venerdì, maggio 22, 2009

E le mie mani sono ancora sporche,
sporche di te e del tuo Essere.
Non riesco a lavare il tuo Odore,
il tuo sangue dalle mie Labbra.

Rimango attonita a guardarti giacere
su questo letto sconosciuto
dove entrambi ci siamo ritrovati.

Infinita la tua Dolcezza che scontra con la mia Rabbia
che vuoi provare sulla tua pelle,
che fai provare sulla mia,
scusandoti successivamente di averla usata.

Ti guardo e i miei occhi tremano,
non riesco a capire come tu mi senta così
e riesca a fare quello che nessuno è in grado di sognare
neanche.

Potrebbero passare notti e giorni
che noi saremo li a studiarci,
di mille frasi è composto un pensiero
e noi fra questi ci perdiamo, per non uscirne.

Un salto nel virtuale non fa altro
che accendere la scintilla di una inarrivabilità
blanda, di un sogno proibito.
Timore nel tuo cuore, sfiducia nel mio.

Ora lascio che sia il moto perpetuo del nostro essere
a lavare la nostra Anima,
spalanco le braccia al martirio
e con un grido libero me stessa dal supplizio.

Sento il tuo odore,
ora immobile nel letto,
sento il tuo respiro,
ora accanto al mio,
le tue gambe cercarmi.

Di un Bacio,
solo di quello ho bisogno.

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