venerdì, dicembre 28, 2012

... Time to Be ...

E' il Tempo.
Si, probabilmente è proprio Lui
che con aria Paterna china la testa
e ti da Ragione.

Sorrido.
Irrompe sulle Labbra come fosse Verità,
il Respiro si fa più profondo
e tutto sembra più Semplice.
Vivido.

E' trascorso molto Tempo,
ma le mie Scelte erano giuste.
E ora raccolgo i Frutti del mio 
Attendere.

Rivedo Volti, senza più trasalire,
fatti di quella tristezza unica 
e senza alcun Futuro.
Immobile.

Io, che di strada ne ho fatta tanta,
che di Gioie posso raccontare
che di Amici ho gli abbracci.
Sinceri. Io.

E questo Mondo,
seppur piccolo, nascosto,
sussurrato, di cristallo,
è Meraviglioso.

E' il Tempo,
diceva mia Nonna,
"Devi saper attendere Sarah"
e io la guardavo impaziente.

Ma aveva Ragione.
A me il Tempo fa crescere, muta,
da possibilità, nuove occasioni.

Per gli altri è solo un Giorno in meno,
un taglio nelle dita che da fastidio,
le solite voci nelle orecchie,
la gente alla porta.

Senti ora come Respiro,
Amor mio?
Senti il Silenzio di questa Stanza,
che prima mi faceva Paura?

Ora è Perfetto.

sabato, ottobre 27, 2012

Piccola Roxanne


Sfrontato sei Entrato in Casa,
chiudendo velocemente la porta dietro di te.
Sorridevi Spavaldo alla tua Ennesima preda,
la Ragazza che tu chiamavi "Piccola Lady".

Finendo di conversare al Telefono di Lavoro,
mi hai preso il mento in un gesto di affetto,
come si fa con un Bimbo al primo incontro,
scompigliandone i capelli, successivamente.

Tenevo le mani in tasca e mi guardavo in giro.
Fuori dalla finestra c'era parcheggiata la tua Auto.
Un Land Rover Grigio dai sedili in Pelle e i fanali Grandi.
Decisamente fuori dalle mie aspettative.

Chiudendo la chiamata mi hai tirato a te,
baciandomi Voracemente, come se la Passione
non potesse far a meno di Attendere.
Stringevi la Carne come per Saggiarne l'Esperienza.

Poche parole e ti avevo addosso, 
facendo fatica a respirare e a muovermi come avrei voluto.
Il tuo Desiderio era evidente nelle mie Mani,
mi guardavi soddisfatto di ciò che riuscivi a fare.

Durasti poco, sia la prima, che la seconda,
che la Terza volta. Discorsi già sentiti.
L'eccitazione, una Donna più Giovane, il Desiderio,
la mia Innata capacità di Sbloccare i tuoi Freni Inibitori.

Avrei dovuto sentirmi Felice di tutti quei complimenti,
mentre guardavo in alto il Lampadario nella Stanza
oscillare leggermente alla Brezza prima del Temporale.
Il Freddo induriva i miei Capezzoli con cui amavi giocare, parlando.

Stranamente non ricordo neanche tutti i tuoi Discorsi
ai quali sorridevo senza alcuna Pretesa,
come si Conviene alla Migliore Dipendente della Maison de Cosetta.
L'Uomo che sapeva Amare le Donne. Farle Godere. Pensavo.

E io sfregavo i miei Piedi l'uno contro l'altro
cercando di ricordare dove avevo messo quella Sciarpa che amavo,
che mi aveva Regalato la Nonna molti anni prima.
Tenevo le mani sotto i Glutei nudi per Scaldarle.

Poi si è fatto improvvisamente tardi per le tue Parole,
i miei Ragionamenti già Sentiti, la Pelle scossa dal Freddo,
le Emozioni prese in Prestito agli Amanti 
che Dio aveva Ucciso per non essere superato in Amore.

Rimanevo Gelida appoggiata alle Coperte,
come una Scultura di una Madonna in attesa del Cristo.
Andandotene Sorridevi soddisfatto di non so cosa.
Infilasti il Giubbotto di Pelle Nera prima di salutarmi.

"Non conosco neanche il tuo Nome Piccola Lady"
Tenevi ancora stretto il mio mento fra le tue Mani
che odoravano di dopo Barba appena messo 
e di Burberry mischiato alla Tempesta che incombeva.

"Roxanne. Mi chiamo Roxanne"

giovedì, settembre 20, 2012


Evidentemente non è il Fumo che mi Ucciderà.
Lo ripeto da Giorni mentre vedo questi Scorrere.
Incessantemente.

La Vita è Ingiusta. Ti Crolla addosso mentre Respiri.
Come una Tempesta inonda il tuo Corpo.
Gelandoti l'Anima.

Ed è sempre una Scommessa arrivare a scoprire
dove trarrai l'ennesima Forza per andare avanti.
Negli Occhi di un Figlio.

Perché se il Dolore tu puoi Tollerarlo sulla Pelle,
non permetti che lo stesso possa accadere a Lui.
Urli al Mondo.

Evidentemente non è il Fumo che mi Fermerà.
E mi sdraio su questo divano spoglio del nostro Amore.
Della Passione.

Tento di riprendere i Lembi della mia  Esistenza,
così tanto logorati da divenire Impalpabili.
Diafani Contorni.

Sento le Grida e i Lamenti. Mi svegliano Ogni Notte.
Non riesco più a Dormire, vago per la Città.
Silenziosamente.

Trascino le mie Membra da un Terrore all'Altro.
Non c'è più Speranza nel mio Sguardo.
Incosciente.

Evidentemente non è il Fumo che li Dissolverà.
Il Fumo non si trasformerà in Dolore per Essere Cacciato.
Immantinente.

Nulla si Dissolve al contatto con la Realtà,
come è stato della tua Presenza. E' bastato un attimo.
Impercettibile.

Non è più così Freddo come lo Era Allora,
quando la mia Carne non incontrava la tua.
Indifferente.

Ora non c'è più tempo per pensare alle Banalità,
ai continui Sotterfugi, Litigi e Menzogne.
Altezzoso Egocentrico.

Evidentemente non è il Fumo che mi Allontanerà.
Da cosa poi se sono ancora sola su questo Divano?
Ti Odio.

lunedì, agosto 27, 2012


Ho atteso a Lungo che le mie Membra trovassero Ristoro
non più fra le tue Braccia e le tue Parole,
ma dentro me Stessa e i miei Pensieri.

Il Tempo scorre Imperturbabile e non ha Pietà,
la medesima che il mio Cuore avvizzito non Elargisce più,
per ogni tuo Patetico Pianto, per ogni tua Frase di Circostanza.

Credo che la mia Forza alberghi finalmente
nel non aver più nulla da Perdere, da tenere in considerazione,
da proteggere fra le Mani come un Cristallo prezioso.

Ho perduto l'Amore, per le Persone, per gli Uomini,
per quegli attimi che quotidianamente costellano la Vita,
quell'Amore totalitario e senza secondi fini.

Sono scomparsi gli Amici, o quelli che si vantavano di essere tali.
Il loro posto è stato preso da mazzi di Fiori e Pagine di Libri,
accatastati in un Angolo e Soggetti alle Intemperie del mio Essere.

Si sono dissolte le Emozioni. Quelle Pure di un Bacio di una Carezza.
Il Sussultare del Cuore rimbalzante sull'Anima, la Morsa allo Stomaco,
l'attanagliare del Respiro nella Cassa Toracica.

Guarite le Ferite ai Polsi, sulle Braccia.
Cicatrizzati assieme ai miei Sentimenti, nelle Pieghe della Pelle.
Gelati i Brividi che prima Tempestavano la mia Carne, rendendola Viva.

Gli Occhi sono sempre gli Stessi.
Forse sono solo quelli a ricordami ciò che Ero con un velo di Nostalgia.
La ragazza sorridente e allegra. Oltre ogni Evento, ogni Limite.

Stranamente Respiro ancora in questo Corpo che stento a riconoscere.
A volte serro lo sguardo e Volo lontana nei Ricordi.
E ho dimenticato i volti di chi Era con Me e rallegrava i miei Giorni.

Probabilmente siamo tutti di passaggio per queste Lande
e il Volere di chi ci ha imposto questa Esistenza,
è più forte di quello che ognuno di Noi porta al suo interno.

Non recrimino nulla delle scelte fatte. 
Mi hanno permesso di essere ciò che sono e che dimostro.
Non mi pento di alcuna Parola detta, di ogni Carezza Elargita. Di ogni Bacio.

Fondamentalmente ho scoperto di essere una creatura Solitaria,
poco avvezza alla solidità dei Rapporti e alle Regole.
Cullo il mio Essere scrivendo nella Notte Pensieri senza Direzione.

Necessiterebbero le tue Mani a massaggiare questa Anima dissacrata.
Ma ora ho troppo da fare per Perdere il mio Tempo in Stupide Coercizioni.
Ora non ho più nulla da Perdere.

Compreso Te.

mercoledì, luglio 11, 2012


Nessuna Parola oltre Queste

lunedì, luglio 09, 2012

Ero così Stanca questa Notte.
Inizia a diventare complicata tutta questa Esistenza.
A volte perdo i Colpi e Crollo. Stremata.

Il Mio Carattere mi Impone di tenere tutto Sotto controllo,
I miei Impegni, gli Eventi che Accadono, la tua Vita.
Forse dovrei Liberare i Pugni e lasciar Andare tutto.

Ma c'è sempre quel Qualcosa dentro me che mi fa Avanzare,
risolvere i Problemi altrui, passare le Notti al telefono con un Amico,
Trovo ancora la Forza, anche se non so Dove.

Poi quando mi fermo accade il Disastro.
Cosa ho nelle Mani? A volte vedo Solo Sabbia.
Altre volte vedo le tue Labbra che dicono di Amarmi, i Volti delle Persone.

Spesso sposto le Gambe nel mio Letto e lo sento freddo.
Come Vorrei non avere il Desiderio di Condividere la mia Esistenza
con qualcuno che possa Capirla, Condividerla e Sostenerla.

Mi rendo conto di Essere ancora molto molto Fragile
e di non poter Chiedere a Te nulla di Diverso da quello che è.
Anche se Poi quello che Abbiamo mi Piace e non saprei cosa chiederti.

Così Rimango piena di Interrogativi e Senza Soluzioni.
Bramerei un'Illuminazione che possa di nuovo cambiare la Vita,
che la Renda così Speciale, Piena di Progetti e Costruttiva.

Vorrei poter mettere a Terra dei nuovi Ideali
e Costruire sopra il mio Mondo. Il mio Impero.
Ed Esserne Fiera. Essere Felice. Orgogliosa.

Ultimamente Moltissime Persone mi manifestano il loro Calore
ed è così Inaspettato e Nuovo per Me. Rimango a Cuore Aperto.
Probabilmente si percepisce un'Energia Positiva.

Il Tutto è Lentamente ricambiato.
E, come dici tu Amore mio, se dovessi iniziare ora ad Avere
tutto ciò che ho Seminato nella Vita, dovrei iniziare a Godere di Gusto.

Perchè tu sei l'Ottimista che mi cambia le Giornate.
Io col mio Pessimismo, assesto il Tiro un pò più in Giù.
Per poi Scoppiare a Ridere Assieme.

Ma forse il Segreto è proprio non Aspettarsi nulla,
Vivere serenamente giorno dopo giorno,
agendo solamente quando se ne ha Bisogno.

Il Problema è che non ne sono Capace.
E che cerco sempre di Essere al Meglio per Chiunque.
A Volte perdo di Vista che Cose che Dovrebbero Essere Fondamentali.

E' un Gran Rischio Vivere come sto Facendo io,
Anche tu mi hai Insegnato che non si Può arrivarle tutte.
Poi ci Guardiamo, Scoppiamo di Nuovo a Ridere.

E Rimane tutto Così.

giovedì, luglio 05, 2012

Parole

Forse è proprio questa Attesa senza Risposta che Uccide.
Ho Capito che le Persone non si muoveranno mai per Te.
Ma solo per puro Egoismo. Per Loro.

Non ha quindi Senso attendere che le Cose Cambino.
Perchè se gli Altri tenessero a quello che Hanno,
o volessero qualcosa di Diverso, Tutto sarebbe già Mutato.

Quindi ascolto Fiumi di Parole. Ne ho ascoltati tanti negli Anni.
Erano Fantastiche, col Cuore in Mano, pieni di Desideri.
Poi non ho trovato Nessuno che fosse in Grado di Perseguirli.

Anche Chi mi ha detto di Amarmi, di non lasciarmi Mai,
o chi mi ha Offerto una Spalla per Piangere o Per Parlare,
poi Difficilmente è stato in Grado di mantenere ciò che ha Promesso.

Quindi ora sono Stanca.
Di tutta questa Illusione che mi Porto avanti nel Tempo.
Di Star Male e di Sentire dentro tutta questa Rabbia.

Stendo le Mani con i Palmi in Avanti.
Voglio allontanare tutto da Me.
Non ha più Senso Nulla.

Nel mio Cuore c'è Solo un Desiderio.
Dolore e Morte.
Ed è così Forte che non riesco a mandarlo Via.

mercoledì, luglio 04, 2012


Respira a Fondo. Non fa Così Male.
Probabilmente chi è abituato ad Affondarne,
Non ne conosce il Dolore Profondo nella Carne.

Sentila Entrare. Non Piangere. Non è più Tempo.
Occhi negli Occhi voglio continuare a Guardare.
Lentamente Reclinarti il Capo. Carezzarti.

E Non c'è Molto altro da Dire che non sia nel mio Sguardo,
in Questo Sorriso che Oramai trasuda Delusione.
A tutto c'è un Inizio e una Fine.

Forse basta solo capire il Limite da Varcare
e quando è dietro di Te, Serrare la Porta.
Questa volta la Lama è per Te.

martedì, luglio 03, 2012

Stacca ... Così ti vai a Far Male. Veramente.
Sono Seriamente Preoccupato per Te.
Meglio Ora che Poi.
I Tuoi Pensieri e il tuo modo di Agire non è Sano.
E' un qualcosa che non ti Appartiene.
Non ti Riconosco più.
Ti Prego Fermati.

C'è qualcosa dentro che non riesco a Comprendere.
Che mi fa essere Così Perfetta. Tranquilla. Sorridente.
E quel Dolore, che mi da il Lait Motive per andare avanti.
Gaetano dice che da ogni persona dobbiamo imparare qualcosa.
Forse quel Qualcosa è proprio quello che non sono mai Riuscita a Fare.
Quella sensazione dentro di Beatitudine che non ho mai provato.
E ora sento che la Voglio più di Prima.
Anche se la  Strada, come sempre, non è quella convenzionale.

Ho Paura per te, non ti Riconosco.
Come sei Cambiata in tutto questo Tempo.
Che cosa t'hanno Fatto. 
Non puoi fermarti a ciò che ti è Accaduto.
Devi andare Avanti. Scorda tutto.
Dimentica tutto. Tieni solo l'insegnamento.
L'Esperienza di tutto questo e vai Avanti.
Chiudi tutto quello che devi Chiudere.
Fallo per Te. Non lasciarti andare per questa Strada.
Non è la Tua. Non t'appartiene.

Sono completamente convinta che tu abbia tutte le Ragioni.
Mi hai sempre parlato come un Fratello.
Ma questa volta non ho intenzione di seguire i tuoi consigli.
Non c'è Desiderio più grande, per quanto m'accorga sia Delirio,
di quello che sto Nutrendo ora nel Cuore.
E mi sconvolge quando razionalmente penso a quello che Desidero.
Ma è così dolce. Come Leccare la Lama di un Coltello.
E attenderne il Taglio. Preciso, Leggero, Sottile.

Deliri. Sarah. Stai Delirando ancora.
Tutte le tue Idee sono completamente al di Fuori della Sanità.
Se non ti conoscessi Bene penserei che stai Scherzando.
Che è tutto uno Scherzo e che prima o poi salterai fuori Ridendo.
Ma non stai Ridendo e il Sorriso che hai in Volto, non è Felicità.
Smentiscimi ora, Abbracciami, dimmi che è tutto un Incubo.

Percorro le Quattro Strade Tutti i Giorni,
cambiando vestito, colore dell'Incarnato, Movimenti,
Tono della voce e Trucco.
Solo i Miei Occhi di Ghiaccio sono Simili in tutte le Quattro Mie Strade
E Profondamente l'una Odia L'altra.
Lasciami Andare. E Dimmi che mi vuoi Bene.

Uno, Due, Tre

Indossare quel Completo che ti piace tanto,
solo per il gusto di vedere quello sguardo sorpreso
e il tuo Desiderio crescere.

Giocare con tutto ciò che so Essere Eccitante,
guardarti in modo Licenzioso, come tu fossi solamente mio.
Lasciarmi Bramare senza alcun Limite.

Chiudere diametralmente gli Occhi.
Sognare Lui e le sue Mani sulla Schiena.
I Suoi Baci sussurrati e le Carezze nelle Notti d'Estate.

Abbassare i Pugni lungo i Fianchi,
smettere di Lottare e di Combattere senza alcuno Scopo.
Cadere in Ginocchio davanti a Te scordando le Inibizioni.

Prendere il tuo Piacere fra le Labbra e ascoltare il tuo Respiro.
Le Dita fra i Capelli in piccoli Movimenti Veloci.
Percepire il tuo Desiderio al Limite del Controllo.

Sospirare dove ora è Così Dolce l'Aria.
Perdersi sulle sue Labbra di Fragola Disegnate.
Nel Profumo delle Rose selvatiche, nella Notte.


Morire dentro Lentamente con la Consapevolezza
che tutto quello che Sto Vivendo non lo Desidero.
E' solo l'Ennesimo Tentativo di Ingannare il Tempo e il Vuoto.

Lascio che le tue Mani stringano la Carne
Si Immergano in Umori non Tuoi, Tocchino le mie Labbra Socchiuse
Tirino i miei Capelli e Spingano il mio Viso contro questo Divano.

Tutti i Posti vissuti assieme, gli Animali Selvatici.
Le Chiese dove abbiamo trascorso Lunghe Ore a Raccontare.
Le Risate rincorrendo i Nostri Ricordi.

Sento crescere quel Vuoto nello stomaco.
Pervade immantinente tutta la mia Anima.
Non c'è Tempo di Reazione Ora, posso solo Attendere.

Aspettare che tutto il tuo Impeto sia Dentro di Me,
che trascorrano questi Attimi che mi dividono dal Prossimo.
Abbandono le mie Forze e i miei Pensieri.

Sorridimi Ancora come Allora.
Sistema gli Occhiali sul Naso e fammi annusare il tuo Corpo.
Lasciati Baciare al Chiarore di Questa Notte.

Vienimi a Prendere e Fuggiamo.
Andiamo Lontano come Abbiamo sempre Sognato.
Lasciamo qui tutta questa Vita.

Scordiamo chi Siamo, il nostro Passato.
Guardami negli Occhi e lasciati Andare.
Siamo Senza Limiti. Nudi l'uno davanti all'Altro.

"Quanto Sei Bella, Dio quanto Sei Bella"
e non t'ho mai creduto. Fossero le tue Ultime Parole.
Le Avessi marchiate sulla Pelle.

"Ci vediamo la prossima Settimana, 
lavoro permettendo, se non ho imprevisti, se ..."
Troppi Se. L'Amore non li Contempla.

Senza una risposta ti Sei rivestito e hai sceso le scale.
Sono rimasta a guardare il Soffitto senza Muovermi.
Perchè non si può Desiderare di Morire e Ottenerlo?

Ascoltare questo grande Dolore nello Stomaco,
non sapere come Calmarlo ne Sedarlo.
Essere stanca nelle Membra ma non nella Testa.

Trascinarsi fino al Cassetto e Aprire la Scatola.
Un solo Sorso e tutto Passa all'Istante.
Il mio Sogno Farmacologico ha Inizio.

lunedì, luglio 02, 2012

BorderLine Diary

Chiusi gli Occhi in un Sonno senza alcun Sogno.
Stremata nella Carne e Dilaniata nel Pensiero, giacevo.
E sentivo solamente il Peso dell'Anima gravare sul mio Corpo Inerme.

Inghiottita in quel Letto, alcova di Sensazioni contrastanti,
di Amori elargiti come una Morte Lenta e Certa,
di altri che m'hanno ripagato con la Stessa Moneta.

Leccare le Labbra dischiuse in una Sensazione Improvvisa,
Colorare la Pelle con l'Inchiostro dell'Intesa,
Marchiare a Fuoco le Parole di una Notte, sull'Epidermide.

Stringere i Pugni legati dietro alla Schiena,
le Gambe sigillate da Corde strette Bene,
Innarcare la Schiena con i Capelli serrati nel le tue Mani.

Rifugiarmi nelle tue Grandi Braccia, dormire serenamente.
Stringermi nel tuo Petto e Sospirare.
Tanto già Sai, Tanto già So.
Serrarmi la Bocca per non farmi Urlare,
"Quanto sei Bella, Dio quanto sei Bella ..."
Chiudere gli Occhi per non Sentire, per non farlo Entrare.

Chiacchierare di tutto un pò, giocare nel Letto.
Spingere con i Piedi le tue Gambe calde.
In un attimo mi sei Sopra. Innamorata nel Sorriso.

Smettere di Pensare sotto i tuoi Colpi incessanti.
Abbandonare le Braccia al Movimento inconsulto.
Respirare il tuo Respiro come unica Arma di Sopravvivenza.

Immergermi nei Tuoi Occhi di Terra.
Veder cambiare la tua Espressione Dolcemente.
Non c'è più il Sorriso, ma il Desiderio.

Ascoltare discorsi Lascivi su tutto ciò che puoi Fare
mentre io Sono legata a questo Letto, alla tua Volontà.
Mentre le tue Dita scorrono sulla Pelle, penetrano la Carne.

Sentirti Entrare dentro di Me,
Viso a Viso, Cuore contro Cuore,
in un'Unica Anima Fusa. Una sola Musica.

Annegare nei miei Sussulti, nel Respiri affannosi.
Morire Lentamente, di una Morte Certa e  Annunciata.
Non Lottare più. Perdersi Consapevolmente per non Tornare.

Urlare di Sensazioni ed Emozioni.
Morire Lentamente, di una Morte Certa e Annunciata.
Lottare ancora. Stringendoti come se non ci fosse un Domani. 

Una volta e un'altra Ancora.
Sanguino con le mie Stesse Mani.
Il Prezzo da Pagare per colmare questo Vuoto.

Masticare i Pensieri e Inghiottirli a Forza.
Saziare momentaneamente tutte le Mie Mancanze.
Creare Arabeschi di Insicurezze e Terrore.

E Straziarmi su Questo Letto,
Matido ora non più solo di un Amore Sacro, Perfetto.
Ma di tutto quello che Sono Diventata e che non Disconosco più.

Aver distrutto degli Ideali di Positività e Bontà.
Averli sostituiti con una Dannazione senza Tempo né Redenzione.
Guardare avanti e perdere Completamente il Senso dell'Esistenza.

Ma Forse non è Vero Nulla di tutto ciò che c'hanno Insegnato.
L'Amore non esiste. Gli Ideali per cui Lottare non Pagano.
Un bel Sorriso e l'Esperienza sono più importanti della Moralità.

Non c'è Dio che possa Perdonare il mio Essere.
Non v'è Anima che reggerebbe questo Dolore.
Mi Chiedo Sussurrando, abbandonata alla Luna, Sola.

Cosa sono io?

venerdì, giugno 29, 2012

Forse, un Giorno, le Cinque



Sai, a volte mi manca 
che tu mi dica "Ti Amo"
Forse dovrei dirtelo non aspettando
che tu me lo Chieda.

(...)
(...)

[stavo Chiedendo, o forse no,
ma tu non stavi Aspettando,
o forse si]

Hai lo Sguardo strano, non lo decifro.

Non è nulla.
Solo Ricordi Passati che Tornano.
E' che sto così Bene.
A volte non lo Comprendo.

Hai gli Occhi strani. Veramente.

[Forse penso troppo Amore.
Quello che ho Dentro non riesco
a Dirlo come Vorrei. Ho paura di 
Sbagliare nuovamente. Farti Male
e poi Vederti Fuggire. Quindi Chiudo.
Serro tutto dentro di Me. Lo so,
non è quello che desideri. Ma il Timore
di vederti di Nuovo andare via
perché non riesco a darti Serenità
e quella Leggerezza di cui hai bisogno,
ma solo problemi che non sussistono,
è più grande di tutto ciò che mi Turba.]

Sto bene, non preoccuparti.
Riposa Ora, continua a Dormire.

[Sei così Bello quando Dormi,
sembri così imperturbabile,
come se nulla possa smuoverti.
Come se io ...]

Ma Che ore sono? E' Giorno Fuori.
E' Tardi, Meglio che tu Vada.

[E' trascorsa una Vita Amore,
anche se sono stati solo attimi.
E ci muoviamo l'Uno dentro l'Altra
per Esserci per Sempre. Come se Perdersi
non Potesse mai Accadere. Mai.
Un Tatuaggio stampato sul Cuore.
Irremovibile.]

Ehi ... Aspetta ... Ti Amo ...

[... Ed era Già Giorno.
Giorno di un Giorno Qualunque.
Uno e Uno ancora ...]

mercoledì, giugno 27, 2012

Una Camera Oscura e Lontana per Dimenticare tutto il Dolore.
Urlare, battere i Pugni a Terra, sapendo che nessuno può Sentire.
Sfogare la Rabbia e il Malessere contro il Nulla.

Il mio Corpo freme ancora difronte a Questioni senza appartenenza.
Vorrebbe recriminare tutto ciò che Sente suo e che non lo è.
Distruggere con le Mani la Fonte della Disperazione.

Ma il Viso accenna un Sorriso, Rincuora gli Altri, Conforta.
L'Anima trova ancora parole di Comprensione e di Supporto.
La Voce scherza con Chi dovrebbe Nascondersi al Solo Sguardo.

E il Corpo Dilania se stesso contro l'Unico Coltello Disponibile.
Ti prende, Ti afferra, Ti punta contro di Se. Il Boia di me stessa.
Scorrono così copiose le Emozioni. E non è Felicità.

Immergo i Palmi in tutta Me stessa, nelle Ferite.
Alzo le braccia come per Benedire questo Gesto Osceno che Perpetro.
Dipingo le Pareti di questa Camera Oscura di Rosso Rubino.

L'Odore acre si Spande per la Stanza, entra nelle Nari ansimanti.
Non si può usare un Cancro per curare la Fonte del Cancro stesso.
Ho capito che neanche la Volontà può bastare a sconfiggerlo.

Mi copro dei Vestiti migliori, gli stessi con cui siamo usciti,
gli stessi che mi hai Tolto su questo letto Umido della Passione,
che hai lanciato contro il Muro mentre mi guardavi negli Occhi.

Ora sono Sporchi del tuo Orrore e delle Parole della Gente,
del mio Sangue e del mio Dolore, della Perdizione di un Momento,
di tutto quello di cui non Dovrei Soffrire e che invece mi fa Morire.

Fai ora l'Amore con me, fallo Veramente.
Non con la Solita Maschera che indosso per non dover abbassare lo Sguardo.
Fissami senza Perdermi e pronuncia quelle Parole.

Violentata nel Corpo, Penetrata nell'Anima, Sconvolta nel Pensiero,
dal tuo Essere non Curante delle Pene che Albergano in me.
Fottimi ora guardandomi negli Occhi.

E dimmi che mi Ami come allora, che è stata tutta una Menzogna.
Che sei Sempre stato un Bugiardo e che mi Ami.
Che stai Mentendo anche Ora ...

martedì, giugno 26, 2012

Trascorrere la Notte a carezzare la mia Pelle,
appoggiata a questo Muro Matido dei miei Pensieri,
di tutti quei Sospiri che sono Rimasti impressi nella Tempera Azzurra.

Spesso è solo la Carne a Urlare la sua Solitudine,
la Mente è impegnata a ricordare le tue Labbra di Fragola,
appena disegnate sopra quel Mento che tieni sempre così in Alto.

Premere con i Pugni sullo Stomaco non basterà
a Sedare tutto questo Vuoto che ho Improvvisamente Dentro.
Si può aver Bisogno di Qualcosa che non si è Mai Assaggiato, Toccato?

Non c'è Consolazione negli Eventi che si susseguono nella Giornata,
li Schivo abilmente indossando Pattini, scivolando sul Ghiaccio,
Freddo di Vita, del Color della Pelle Diafana specchiata nella Luna Puttana.

Desidero Braccia così Avvolgenti da cambiarmi la Giornata.
Il Sesso Ardente e senza Limiti che ho imparato a conoscere.
La Fertilità mentale dei Discorsi e di tutti i nuovi interessi.

I baci dolci mentre Dormi sfinito accanto a me,
i Racconti dei miei e dei Tuoi Viaggi per il Mondo,
le Notti trascorse a Respirare Piano per Paura di Svegliarti.

Desidero. Ma tutto questo l'ho avuto da Persone diverse,
non c'è ne è stata mai una in Grado di incarnare tutto Ciò.
E la mia Fiducia per il Prossimo scema, Lentamente.

O dovrei essere sfiduciata di Me stessa?
Accontentarmi forse, come tu mi chiedi, di quello che mi viene dato?
Sorridere e Ricevere a braccia Aperte anche uno Schiaffo.

Poi mi accorgo che tutto quello che Sono è fonte di Scelte,
di quelle Strade Impossibili che comunque ho Percorso fino alla fine,
lasciando Sgomente le Persone osservarmi incamminare nel Plenilunio.

Sono Orgogliosa di quello che Echeggia il mio Nome,
Gioco con le Cicatrici sulla Carne, le Stesse che mi scadenzano gli Anni,
che mi Ricordano che del Domani non c'è Certezza.

Sarebbe infatti bastato affondare quella Lama ancora più Dentro,
stringere forte i Denti e crederci veramente in quella Notte di Follia.
Ma poi i Loro Occhi, come un Lampo nel Buio... i Loro Occhi m'hanno Bloccata.

E sono caduta in Ginocchio col Sangue che rigava le mie Cosce.
L'Odore acre che mi Penetrava lo Stomaco e il Cuore.
La Consapevolezza di un Amore che Lacera e che Riempe.

Sollevando lo Sguardo il Pendolo ancora Oscillava,
in quel Ritmo Folle che solo io so di potergli Imprimere.
Non si arrestava, non dava tregua a quest'Anima Provata.

Poche forze ancora per Rialzarmi.
Ma ora sto di Nuovo Camminando e non mi Volgo a Guardare.
Non ha senso. Quello che voglio Ricordare è dentro di Me.

E non potrà mai Abbandonarmi.