mercoledì, aprile 29, 2009

E nel ricordo ho solamente il battito del mio cuore
che all'impazzata corre e non accenna a fermarsi.

Signore cosa ho fatto?

Posso veramente essere io la causa del suo Dolore?
Signore, lenisci le mie pene,
ferma la mia testa,
dai a me il suo Dolore.

E lo sento strillare,
sul letto non si muove
mi guarda con gli occhi di chi chiede aiuto,
a me che sono stata il fautore del suo sgomento.

Non posso far altro che coprirlo con una coperta
e iniziare la mia corsa.

E in macchina con lui in braccio
canto una canzoncina per tranquillizzarlo,
lo faccio addormentare
tenendolo serrato fra le mie braccia
per non farlo muovere ulteriormente.

Signore, come posso aver fatto questo?
L'ennesimo dolore.
Signore, Signore.

Arriviamo, corro nel triage,
il medico lo sveglia,
si lagna e piange per dolore.

Con un sorriso e una mossa decisa,
la spalla ritorna nella sua sede
e Valentino smette di urlare.

Mi guarda, mi sorride
e si appoggia alla mia spalla
sospirando.

E' tutto finito.

Mi è sembrato un eterno momento.
Vale dorme mentre io cammino per il triage
per tenerlo sotto osservazione.

Lo sento succhiare il ciuccio
e sospirare profondamente.

Non riesco a tollerarlo,
mi ritornano in mente i miei movimenti,
i soliti, prenderlo per la mano
e portarlo a me.

La testa mi urla dentro,
in un eco infernale.
"Tu sei causa del suo Male"

Piango silenziosamente,
crollo irrimediabilmente.

Lui beato ancora dorme
mentre mi accarezza il collo
si sente al sicuro.

Vittima e Carnefice
con ruoli ben decisi ed invertibili.

Ancora insonnia,
la terza notte.

Inizio a dare segni di squilibrio,
le mie azioni sono lente,
ho bisogno di qualche attimo in più
prima di rispondere a chi domanda.

Signore. Perché?

martedì, aprile 28, 2009

Devo concentrarmi, ritrovare il significato
più recondito e profondo di questo mio vivere.

Cercare qualcosa per cui motivare i miei passi,
passi che non voglio compiere,
ma presto dovrò decidere se farli o meno.

Fino ad oggi sono riuscita a scacciare tutto
dalla mia testa, a non far tornare alla mente
il mio tormento.

Vorrei poter comprare qualcuno
che mi dica cosa fare,
cosa è meglio per me e per chi
mi continua a stare in torno.

E non posso far altro che chiudermi su me stessa,
piegarmi in due sul mio essere
serrare gli occhi e riflettere.

Mio Dio perché?
Perché proprio ora che dovrei essere in grado
di poter vedere avanti a me
vedo solo Nero
e quando altri mi chiedono cosa debbono fare
mi basta un attimo per chiudere gli occhi
e per proferire semplici parole.

Ma questo lo sapevo,
il Dono non è stato dato a me
perché io lo usi con me stessa,
ma perché lo debba usare con gli altri.

Per me c'è vuoto e Nero,
per ogni consiglio che do ad altri,
per contrappasso c'è solo dolore e lacrime,
per ogni mia esigenza c'è il buio più ancestrale.

E sforzo ancora e tento ancora
di carpire il mio futuro
attraverso gli altri,
attraverso le loro esigenze
attraverso le loro movenze.

E' tutto inutile,
la mia strada mi porterà nuovamente
dove c'è ancora più bisogno di me
dove il mio Dono sarà utile
ma come al solito non apprezzato.

E ancora sono qui rannicchiata
a cercare di capire
perché mi dicono che questa non è la mia vita
che mi è stato tolto tanto
e ne ho sofferto e invece di
divenire una carogna cosa ho fatto?

Ho tramutato tutto questo in Amore.

Ma anche questo mi hanno detto essere un errore.
Amare troppo e darsi all'altro è un errore,
non pretendere per è un errore,
non capire che cosa si vuole ottenere dalla vita,
è un errore.

E allora, come ho sempre pensato,
sono un Errore.

Lo sono sempre stata,
fin da piccola, alla nascita,
durante il mio percorso scolastico,
per i miei "amici",
probabilmente anche per chi mi ha dato la Vita.

Ma ora questo lo accetto,
non è un problema.

Devo solo capire dove ancora io debba andare,
se è giusto annullarsi per una sentenza di Morte
o se vale la pena di Vivere e cercare la Morte che più
rispecchia la nostra Anima.

Non voglio Morire per imposizione.

Voglio sceglierlo.

lunedì, aprile 27, 2009

Come il sole all'improvviso - Zucchero

Nel mondo
io camminerò
tanto che poi i piedi mi faranno male
io camminerò
un'altra volta
e a tutti
io domanderò
finché risposte non ce ne saranno più
io domanderò
un'altra volta
Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
male che come il sole all'improvviso
scoppierà scoppierà.
Nel mondo
io lavorerò
tanto che poi le mani mi faranno male

Io lavorerò
un'altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
tanto che come il sole all'improvviso
scoppierà, scoppierà

Nel mondo
tutti io guarderò
tanto che poi gli occhi mi faranno male
ancora guarderò
un'altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
tanto che come il sole all'improvviso
scoppierà, scoppierà

Nel mondo
tutti io guarderò
tanto che poi gli occhi mi faranno male
ancora guarderò
un'altra volta.

Amerò in modo che il mio cuore
mi farà tanto male che
male che come il sole all'improvviso
scoppierà, scoppierà.

Nel mondo
io non amerò
tanto che poi il cuore non mi farà male.

Dedicata appassionatamente a Fra

Velluto Rosso e Legno Nero


Il Veleno Dolcemente entra nel mio Essere.
Non c'è cellula di me che non venga devastata,
irrimediabilmente compromessa.

E lentamente muovo la mia mano,
scrutandola cercando di capire,
chiudo e apro,
guardo e attendo.

Sto cercando di capire ancora gli effetti
di questo Veleno che chiamano Vita.

E' una droga di cui non si può fare a meno,
anche se nel tuo più bel cassetto,
tieni rinchiuso il tuo ultimo Sogno,
il suicidio come ultima speranza
di riabilitazione a tanto Veleno.

E lo copro in un velluto Rosso,
lo ripongo in una scatola Nera Lucida,
lo spingo in un cassetto del mio comodino,
in modo da avere il mio Sogno vicino,
che nel buio più buio possa salvarmi.

E in me questa idea è sempre più viva,
e sempre più presente,
nei miei dolori,
ma anche nelle mie gioie,
come sublimazione della vita,
evento finale di degna traccia,
estrema lode a colori di colei che tanto amai.

E rimango ore a guardare il mio cassetto
con la scatola Nera e il velluto Rosso.

Sento ancora sotto le mani
lo scorrere del legno Nero,
la finezza e l'incanto del Dolce Velluto,
Rosso come il sangue delle mie Vene,
vero come il Sogno che dentro vi ho Riposto.

E ora sorrido, fra me e me,
le giornate sono più lievi.

Ho capito che posso fuggire,
fuggire quando voglio.
Posso aprire quel cassetto
e continuare a Sognare,
il mio ultimo Sogno,
il mio primo Viaggio
in un mondo che forse
non mi rinnegherà come questo.

E in tasca ho un lembo di quel Rosso,
che ora mi fa sorridere.
Lo faccio scorrere fra le dita
quando sento il tormento nel cuore.
Lo sfrego coi polpastrelli
quando tutto si fa Nero.

E' la mia Rossa luce
per un'evidente speranza
di una libertà agognata.

venerdì, aprile 24, 2009

E' ora di tacere, di sprofondare in un silenzio inopportuno,
ma che l'animo altrui rigenera.

E' il momento di prendere una pausa,
se non dalla mia testa, dal mio dire.

E sarà silenzio sui miei lunghi inverni,
sarà silenzio sulle fronde degli alberi,
dove fiori di ciliegio tranquillizzano il cuore.

E sarà silenzio intorno alla mia persona,
la mia ombra piangerà lacrime nere
che la notte terrà strette come perle.

E ora, silenzio.

Lentamente Perdo i Sensi e Tutto si Libera.

Quanto è amara la Vita,
quanto ancora sono disposta a tollerare tutto ciò?

Come può una confidenza di anni tramutarsi
in non rispetto?

Il fatto che ci si conosce da molto tempo,
non vuol dire che se chiedo una cortesia
in un momento di crisi e dolore
(e non lo faccio mai)
tu non debba venirmi incontro
perchè tanto ci conosciamo da tanto tempo
e dirti di No, ora per me, è facile.

E' mancanza di Rispetto.

Quel rispetto che io ho mantenuto per tanti anni,
lo stesso rispetto che volevo nei miei confronti
e che più volte è stato calpestato da loro.

E allora la mia rabbia insorge,
mi chiedo a che cosa serva continuare a portare Rispetto,
a che cosa serva comprendere gli altri,
cercare di mettersi nei loro panni,
migliorargli la vita,
se poi è la tua che distruggono con poche parole,
senza riflettere.

Sto cadendo in uno stato di depressione forte,
mangio tutto quello che è in frigo
e poi lo rimetto, senza problemi.

E poi la mia depressione aumenta,
mi guardo allo specchio,
non riesco a sostenere il mio stesso sguardo,
la testa corre, rimprovera,
il cuore batte e sanguina,
nelle vene quella rabbia che non deve uscire,
deve rimanere sopita.

Continua a apparire nella mia testa
il solito sogno liberatorio.

Un calda vasca,
l'odore di arancio si spandono per il bagno azzurro,
tutto tace, c'è silenzio e sono sola.
Mi immergo nella vasca,
riesco a rilassare il mio corpo.

Sorrido.

Il sangue dai miei polsi si mischia
al calore dell'acqua.

Lentamente perdo i sensi e tutto si libera.

giovedì, aprile 23, 2009

Amarte me mata


Dio quanto è difficile per chi sa cosa vuol dire,
la parola Amore.

Quanta difficoltà risiede in questa parola,
quanta costanza, quanto sacrificio.

"Amarte Me Mata"

E lo farà sempre Amore Mio,
perchè solo chi sa veramente cosa vuol dire Amare,
è pronto a sacrificare il proprio essere per l'altro
o per i frutti del proprio Amore.

Rare sono le persone che riescono a cogliere questo,
solo poche Anime potranno capire cosa ora
io mai stia passando, a cosa mi riferisco.

Amare è una costante,
finire di farlo varrebbe dar via la Vita
e aver sprecato un'intera esistenza,
giorni di sofferenza e lutto,
proprio per nulla.

Chi non Ama non sa Vivere,
chi non Rispetta non sa Amare,
chi non Indietreggia avanti al Dolore
e non spende una Lacrima per l'altro
è così pieno di sé che mai comprenderà
ciò che risiede nel cuore altrui.

"Amarte Me Mata"

Uccide ogni mia più piccola particella
per rinascere a nuova Vita
col tuo nome sulle Labbra.

Perchè è questo che voglio,
senza chiedere nulla in cambio,
senza aspettarmi nulla da Te,
senza voler pretendere indietro
ciò che sono disposta a darti.

"Amarte Me Mata"

Per sempre.

Gomorra - Saviano

Io so e ho le prove.
So come è stata costruita mezz'Italia.
E più di mezza.
Conosco le mani, le dita, i progetti.
E la sabbia.
La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli.
Quartieri, parchi, ville.
A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia.
Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma.
Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto.
Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi, nei palazzi di Varese, Asiago, Genova.

Tratto da Gomorra, il libro di Saviano

Non può piovere per sempre.


Un mio Amico mi ha detto: "Non riesco a tirarti su,
non sono neanche io dell'umore giusto.
Ma ti posso dire che
Non può Piovere per Sempre"

E ho sorriso a queste parole
lette sul mio MSN.

Semplici parole che mi hanno dato un barlume
di speranza, un attimo di riflessione.

Poi una chiamata.

E come al solito mi catapultavo
fuori dall'ufficio per andare a confortare
chi stava più male (veramente?) di me,
a dare conforto, a sorridere e fare battute,
indossando una nuova maschera.

E nel mio cuore, come una macchia d'olio,
si spande il mio Nero.
Questa volta lo accarezzo,
non intendo farlo andare via.

Non so se possa curarmi,
sorreggermi,
o tenermi in piedi.

Ma non voglio che vada via.

Forse è così,
la mia vita è questa,
correre e correre
per chiunque alzi un braccio.

E anche se continuano a dire che
la mia non è altro che una psicosi...

Dolce m'è naufragar in questo mare.

mercoledì, aprile 22, 2009

Vorrei incontrare Chi ora può insegnarmi
a smettere di Piangere sulla mia Anima Malata.

Vorrei smettere di parlare, raccontare di Me
e singhiozzare.

Si, non ho passato nulla,
nulla è passato.

Mi sono accorta che mi è scivolato sopra
come se fosse olio sull'acqua,
ma non l'ho mai eliminato del tutto.

Dio, è ancora tutto dentro di me
e come è facile poterlo tirare fuori e distruggermi.

E ora è proprio questo il cammino che mi accingo a fare
tirare fuori dal mio cassetto ogni singola cosa
ed eliminarla dalla mia vita
lentamente, minuziosamente.

Cancellare.

Per sempre.

La mia Vita.

martedì, aprile 21, 2009

Fatemi tornare a sperare.
Fatemi ritornare a credere che c'è ancora uno scopo
una verità, un momento per cui
vale la pena di continuare a vivere.

Ora vorrei solo essere rannicchiata in un angolo
con la luce spenta, con la mia ombra seduta accanto.

Vorrei mezza bottiglia di rum e un pacchetto di sigarette.

E sicuramente del tempo.

Del tempo per andarmene nei miei pensieri e tornare.

Script Personality

Eh già.
Dopo tanto girare ho "scoperto" di avere una
Script Personality.

Che cosa sia? Ve lo spiego in semplici parole.

E' colei, o colui, che avendo sofferto a lungo e somatizzato
anche i dolori delle altre persone, "decide" di poter aiutare gli altri.
Il tutto sacrificando la propria vita,
per il loro dolore, per la loro felicità,
subendo gli eventi e trovando la forza
di farli sorpassare agli altri ma non a se stessa.

Fin qui, tutto meraviglioso direi.

Il problema è che poi si perde di vista la propria vita,
il proprio bene, le proprie possibilità.
Si divene autolesionisti e si crinano i rapporti
con le persone che si hanno accanto.

Naturalmente ogni medaglia ha il suo rovescio
e non è tutto oro ciò che riluce.

E come al solito, alla fine ognuno sceglie cosa essere,
quando essere e come e se cambiare.

La vita, se vista così, è tutta un gioco di ruolo.
Già delineata nei piccoli passi che ogni giorno si compie.

Tutto sta un giorno ad impazzire e uscire fuori dalle regole.

Un Ultimo Bacio alla Luna

Completamente devastato il mio essere,
rimango quì a tentare di sistemare i miei pensieri,
a far tacere le mie emozioni che così potenti tutto fanno tremare.

E non c'è muscolo del mio corpo che non si muova
come un arco di violino pizzicato da una mano sapiente.

E in me ci sono flash di una vita che non è mia,
degli ultimi attimi della vita di un'altra persona.

E purtroppo ci sono anche le sue sensazioni.

Nella mia testa la voce di qualcuno che non sentivo
da immemore tempo. Troppo tempo per noi
per i quali il tempo non sa lenire il dolore.

E questa volta non ride, non scherza.
E' quell'essere serio che ho sempre sperato di non
dover ascoltare.

Aiuto, chiede aiuto. Chiede comprensione,
chiede un posto in cui cercare chi ha sempre amato,
colei che tutto ha potuto, colei che lo ha riportato
ad una nuova vita in un mondo che hanno sempre odiato.

Le parole dalla mia testa scorrono in gola.

Un ultimo sms che non scorderò mai
e tutte quelle sensazioni che a valanga
ancora devastano il mio essere,
la mia anima, il mio cuore.

Mi rendo conto che quello che per gli altri
non è altro che un deterrente alla vita,
il trascorrere del tempo e la distanza,
per alcune persone non è nulla.

Sappiamo di poter contare l'uno sull'altro,
di poter proferire poche parole e di stare in silenzio,
perchè l'altro capisca, attenda e lentamente lenisca.

Ancora piango scrivendo,
perchè mio Dio non so darmi pace
anche di questo dolore che non è il mio
ma che sento dentro come se fossi io
ad aver perso, come se fossi lei
ad aver finito?

E questa volta non ci sono evenienze per le quali
io riesca a staccare la mia testa
a portarla nel fragile equilibrio di tutti i giorni.

Sento ancora rigare il mio volto,
completamente vuota della mia vita,
completamente assorbita dal dolore degli altri.

Ancora mi stupisco di essere la chiave di volta
di tutto questo mondo del quale non riesco a vedere l'arco
e ultimamente guardando avanti vedo solo Nero.

Dove è quella Luce che mi caratterizzava,
quella che è riuscita a lucidare il Nero degli altri,
la forza del mio essere?

Non sono pazza,
e questo, mio rammarico, lo so per certo.

Non sono pazza,
è questo è il più grande dei miei problemi.

lunedì, aprile 20, 2009

Lorenzo


Sublime è Colui
che sapendo di peccare,
pecca.

Liberamente tratto da Lorenzo

sabato, aprile 18, 2009

A volte il mondo può crollare in un attimo.
Come un castello di sabbia.

Basta capire in cosa si è sbagliato e ripartire.

Che colpa posso avere io se lei continua a piangere per te?
E se ancora continuo a pregare per i suoi baci?

Como no pudiste ver lo que por dentro es
Ya no quiere querer y que le puedo hacer
Quien bajo del firmamento tan linda estrella
Todo fue culpa de usted que la dejo llorando

Si ahora llora sola sola solita las penas de un amor

Che colpa posso avere io?

venerdì, aprile 17, 2009

Come vorrei non riconoscermi in questo specchio,
lo stesso che troppe volte ha riflesso i miei sogni e
inesorabilmente, mi è stato infranto fra i piedi.

E quando sei piccola alzi lo sguardo
e posi gli occhi sopra a quelli dell'altra persona
chiedendoti sinceramente "Perchè?"

Sei veramente confusa, allibita, senza parole,
troppe volte senza quelle parole che oggi potrei dire
ma nessuno mi pone più quelle domande per paura
che ora possa finalmente rispondere.

Quante volte mi sono detta crescendo
"Se accadesse ora, saprei reagire, saprei dire, saprei farmi capire"
e così non è mai stato, mi sono sempre state poste
domande prima del loro naturale corso,
prima che il tempo maturasse gli eventi.

A me sono stati richiesti incredibili salti mortali
a cui la mia mente ha dovuto sopperire
in mille e mille modi diversi.

Ora mi chiedo se questo mio crescere così veloce,
sia un bene o meno, se è la stessa cosa
che mi auguro per i miei figli.

Poi chiudo gli occhi e non penso.

E tutto tace.

Lucidamente di un amore inatteso attendiamo il muoversi.
In ogni nostro gesto, in ogni nostro divenire,
non c'è altro che il compiacere l'altro.

Trovo difficile poter ottemperare a delle modifiche,
caratteriali o fisiche che siano,
principalmente per un amor proprio.

Sono stata sempre dell'idea che ciò
che scuote una donna,
non sia altro che lo sguardo di un altro.

Un altro qualsiasi, uomo o donna che sia,
ma che inserisce dentro di noi i suoi occhi,
che fra le carte della nostra anima,
trovano la giusta chiave per aprire le porte.

E la sera quando usciamo e ci pervade quel brivido
che muta l'umore, ci fa mettere in macchina quel CD particolare
ci fa canticchiare da sole o esplodere in un sorriso magnifico,
nella nostra anima, non ci sono altro che quegli occhi.

Gli stessi occhi che hanno suscitato in noi una domanda,
una curiosità, hanno solleticato quell'essere vivo
che da tanto tempo non sentivamo,
gli stessi occhi che probabilmente non incontreremo più
o se lo faremo non entreranno più nel nostro profondo

mercoledì, aprile 15, 2009

Come una collana di perle bianche sparsa sulla seta rossa,
maldestramente sdraiata sul letto, giacevi.

La tua pelle candida si mischiava all'odore di belladonna
proveniente dalla piccola anfora di creta sul tavolo.

Per nulla disturbata dal sole che lambiva le persiane,
completamente abbandonata al tuo riposo, lentamente respiravi.

Accarezzavo con lo sguardo ogni tuo dito
e spostavo con i miei sussurri i tuoi capelli eburnei dalla schiena.

Ammiravo la grazia con cui i tuoi piedi si erano abbracciati
formando una treccia perfetta.

Non c'era nulla di te che non bramassi,
non c'era nessun desiderio che non avrei accontentato,
non esisteva amore più grande ai miei occhi.

Sarebbe bastata una parola per far si che un solo attimo
divenisse per me eternità.

martedì, aprile 14, 2009

Una tazza di thè verde e due biscotti al burro

Ultimamente non posso far di meglio che restare in attesa.
Strano a dirsi per una donna d'azione come me.

Ma ho bisogno di farmi delle coccole mirate,
puntare a quell'ego che troppo è rimasto chiuso dentro di me
aspettando la persona speciale che sapesse accarezzarlo.

E vi dirò di più, anzi me lo confermerò, che mai è stato
accarezzato da nessuno.
Per quanto tanti abbiano avuto la presunzione di dire
che sono riusciti a entrarmi dentro, a sentirmi,
c'è qualcosa che di me, non carpiranno mai.

Ed ora quel qualcosa ha bisogno di coccole che gli sto
abbondantemente elargendo.

E a volte si sceglie fra la pace interiore e quella spinta
per poter andare avanti non sopravvivendo ma vivendo.
Ora ho scelto la pace interiore e per un
sopravviverò agli eventi.

Dopo che la mia pace interiore inizierà a stancarmi,
ritornerò alla vita come so fare.

Strana attesa con un lieve sorriso sulle labbra,
una tazza calda di thè verde, due biscotti al burro.
Il camino non scoppietta più, ora gli uccelli hanno preso il suo posto
e mi fanno compagnia.
Godo della tranquillità insolita della mia casa,
per un momento e un altro ancora.

Una tazza di thè verde e due biscotti al burro.

venerdì, aprile 10, 2009

Non mi limiterò ad augurarvi solamente una Buona Pasqua.
Con questa immagine che ho scelto, voglio chiedervi
di inseguire sempre i Vostri Sogni e di non lasciarli scorrere.
Di dedicare il Vostro Tempo a chi è caro intorno a voi.
Di non pronunciare mai le parole “Lo farò domani”.
Fatelo oggi, chiamate ora chi vi è nel cuore,
fermate il vostro tempo e dedicatelo a ciò che normalmente rimandereste.

Ora, Buona Pasqua.

giovedì, aprile 09, 2009

Ella Y yo - Don Omar e Aventura



Don Omar:
Ella y yo - Lei e io
Dos locos viviendo una aventura castigada por Dios - Due pazzi vivendo una avventura punita da Dio
Un laberinto sin salida donde el miedo se convierte en amor- un labirinto senza uscita dove la paura si converte in amore
Somos su marido, ella y yo - Siamo suo marito, lei ed io

Romeo:
mi esposa y yo - La mia sposa ed io
igual que ustedes compartimos en la vida un eterno amor - Uguale a voi due dividiamo la vita in un eterno amore
la dama perfecta, toda una belleza, ella es mi inspiracion - La dama perfetta, tutta una bellezza, lei è la mia ispirazione
somos feliz ella y yo (ella y yo) - Siamo felici, lei ed io

Don :
Amigo ella y yo - amico, lei ed io
Solos nos vemos a escondidas para ahogar esta prohibida pasion - Solo ci vediamo in luoghi nascosti per affogare questa passione proibita
Y aunque tiene dueño, yo solo tengo un sueño, ser su protecton - E sebbene abbia un uomo io solo ho un sogno, essere il suo protettore
Somos su marido, ella y yo - Siamo suo marito, lei ed io

Romeo:
oye Don, lucha por amor! - Senti Don, lotta per amore
Don:
no me aconsejes en tu posicion - Non mi dare consigli nella tua posizione
Romeo :
Quizas su marido no mande en su corazon - Forse suo marito non comanda nel suo cuore
Don:
no sabes quien es victima en esta confusion - Non sai chi è la vittima in questa confusione
Romeo:
oye mi pana, lucha por amor! - Senti compagno, lotta per amore
Don:
No, no me aconsejes en tu posicion - Non mi dare consigli nella tua posizione
Romeo :
Quizas ese tipo no mande en su corazon - Forse questo tipo non comanda nel suo cuore
Don:
Tu, no sabes quien es victima en esta confusion - Tu non sai chi è la vittima in questa confusione

Romeo :
Mi esposa y yo, somos felices, dos almas - La mia sposa ed io, siamo felici, due anime
matrices, se lo que es el amor - gemelle, io so cosa è l'amore
Por eso te entiendo y aunque sea casada no te - Per questo ti capisco, e sebbene sia sposata
alejes por temor, no lo hagas Don, oh no no - non ti allontanare per timore, non lo fare Don
noooo - noooo

Don:
Amigo ella y yo, teniamos claro que era una lo cura esta relacion - Amico, lei e io abbiamo ben chiaro che era una pazzia questa relazione
Pero la carne nos llamaba, y la cama nos hacia una invitacion, a solo hacer el amor - Però la carne ci chiamava, e il letto ci ha fatto un invito, solo per fare l'amore

Romeo:
ay ya te esplique, cuando hay personas que se - Ora ti spiego, quando ci sono persone che si
aman el amor tiene que vencer, y ya el marido - amano, l'amore deve vincere, e ora il marito
entiende que perdiò su hembra - capirà che ha perso la sua femmina
ahora es tu mujer, no pueden ganar los tres - Adesso è la tua donna, non potete vincere tutti e tre
y te repito, lucha por amor - e ti ripeto lotta per amore

Don:
No me aconsejes en tu posicion - Non mi consigliare nella tua posizione
Romeo :
Quizas su marido no mande en su corazon - Forse suo marito non comanda nel suo cuore
Don:
No sabes quien es victima en esta confusion - Non sai chi è la vittima in questa confusione
Romeo :
No seas tonto, lucha por amor - Non essere tonto, lotta per amore
Don :
No, no me aconsejes en tu posicion - No, non mi consigliare nella tua posizione
Romeo :
Quizaz ese tipo no mande en su corazon - Forse questo tipo non comanda nel suo cuore
Don:
tu no sabes quien es victima en esta confusion - Tu non sai chi è la vittima in questa confusione

Don:
Amigo, pido perdon yo nunca te fallè, me - Amico, chiedo perdono, io non ti ho mai mancato

traicionaron las ganas de volverla a ver - mi hanno tradito i piaceri di tornare a vederla
Y aunque todavia no puedo creer, lo que este - E sebbene ancora non ci possa credere, quello che
amargo encuentro me hizo comprender pues tu - questo amaro incontro mi ha fatto capire che tu
tanbien llegaste a ese lugar - sei arrivato in questo luogo
Donde tanta veces yo la fui a buscar, y aunque - dove tante volte iosono passato a prenderla, e sebbene
no es facil lo que voy hacer - non sia facile quello che sto per fare
Admitirè que salì con tu mujer - ammetterò che sono uscito con la tua donna
Salì con tu mujer - sono uscito con la tua donna

Romeo:
QUE? - che?
Don:
salì con tu mujer - sono uscito con la tua donna
Romeo:
no, yo no estoy creyendo eso - No, io non ci posso credere
Don
Salì con tu mujer - Sono uscito con la tua donna
Romeo
No no -no, no
Don:
Salì con tu mujer - Sono uscito con la tua donna

Romeo
Que te perdone Dios, yo no lo voy hacer - Che ti perdoni Dio, io non lo farò
Los perdì a los dos y a la misma vez - Vi ho persi entrambi in una volta sola
Ya que todo era mentira cuando ella me decia - Ora che tutto era una bugia quando lei mi diceva
Que se iba pa’ Puerto Rico a vacaciones con su amiga - che andava a Puerto Rico in vacanza con la sua amica
Me mintiò, tu y ella en una cama, haya en Bayamo- Mi mentì, tu e lei in una stanza, in Bayamo
Quizas en Isla Verde o Carolina, cuantosl hoteles ensuciò - Forse a Isla Verde o Carolina, quanti hotal avete sporcato?
Tu tanbien, los odio a los dos - Tu anche, Vi odio a tutti e due

Don:
oye entiende - Senti, capiscimo
que yo soy quien mas sufro con todo esto - Che io sono quello che soffre di più in tutto questo
me mata el dolor - Mi uccide il dolore
Romeo:
fue una traicion - E' stato un tradimento
Don:
Perdì un amigo por la tentacion - Ho perso un amico per una tentazione
Perdon - Perdonami
Romeo
Adios - Addio.

mercoledì, aprile 08, 2009

Stavo pensando tornando in macchina al lavoro e pensavo.
Pensavo che in fondo, piano piano e a volte senza accorgermene,
vinco delle piccole battaglie che un tempo pensavo fossero grandi.

E quando le vinco le accantono da una parte e ne godo
di quello che col tempo, più o meno duramente,
ho guadagnato.

Mi sono detta di non essere sfortunata, anzi.
Penso di essere una brava ragazza in fondo,
di aver condotto la mia vita nel rispetto degli altri
e forse un po' poco di me stessa, ma l'ho deciso io.

Oggi sto cercando di poter portare più rispetto anche
delle mie idee, delle mie ambizioni, delle mie convinzioni.

Sono sicura di potercela fare, basta un po' di impegno
e anche se sbuffo prima di fare qualcosa,
la faccio ugualmente ed è ciò che conta in fondo.

Quindi sono arrivata nel mio ufficio,
ho sbuffato scendendo dalla macchina e ho sorriso al sole
che mi salutava.

Ed eccomi qua, sbuffante e allegra.

Ayer la Vi - Don Omar

Ayer la vi por ahí tomando - Ieri l'ho vista in giro che beveva
Queriendo morir, llorando - Chiedendo di morire, piangendo
Quien le hizo eso a ella, tan bella - Chi ha fatto questo a lei, tanto bella
Que ahoga hoy sus sueños en esa botella - Che affoga i suoi sogni in quella bottiglia
Usted se fue y la dejo en un rincón llorando - Te ne sei andato e l'hai lasciata in lacrime in un angolo
Y aun aquí estoy yo por sus besos rogando - e sebbene io sia quì pregando per i suoi baci
Como no pudo ver lo que por dentro es - come hai potuto non vedere quello che è dentro
Ya no quiere querer y que le puedo hacer - ora non vuole amare e io che le posso fare
Todo fue culpa de usted que la dejo llorando - E' stata tutta colpa tua che l'hai lasciata in lacrime
Y aun aquí estoy yo por sus besos rogando - e sebbene io sia quì pregando per i suoi baci
Como no pudo ver lo que por dentro es - come hai potuto non vedere quello che è dentro
Ya no quiere querer y que le puedo hacer - ora non vuole amare e io che le posso fare
Nadie deja que muera una flor tan bella - Nessuno lascia che muoia un fiore tanto bello
Ni deja sin castillo a una doncella - Ne lascia senza castello una donzella
Quien bajo del firmamento tan linda estrella - Chi ha tirato giù dal firmamento una stella tanto bella
Le pago con sufrimiento y hoy no brilla ella - e l'ha ripagata con sofferenza e oggi lei non brilla
Nadie deja que muera una flor tan bella - Nessuno lascia che muoia un fiore tanto bello
Ni deja sin castillo a una doncella - ne lascia senza castello una donzella
Quien bajo del firmamento tan linda estrella - chi ha tirato giù dal firmamento una stella tanto bella
Le pago con sufrimiento y ya no brilla ella - e l'ha pagata con sofferenza e oggi lei non brilla
Todo fue culpa de usted que la dejo llorando - e' stata tutta colpa tua che l'hai lasciata in lacrime
Y aun aquí estoy yo por sus besos rogando - e sebbene io sia quì pregando per i suoi baci
Como no pudiste ver lo que por dentro es - come non hai potuto vedere quello che è dentro
Ya no quiere querer y que le puedo hacer - ora non vuole amare e io che le posso fare
Todo fue culpa de usted que la dejo llorando - e' stata tutta colpa tua che l'hai lasciata in lacrime
Y aun aquí estoy yo por sus besos rogando - e sebbene io sia quì pregando per i suoi baci
Como no pudiste ver lo que por dentro es - come non hai potuto vedere quello che è dentro
Ya no quiere querer y que le puedo hacer - ora non vuole amare e io che le posso fare
Si ahora llora sola sola solita las penas de un amor - Se ora piange sola sola soletta le pene di un amore
Que sus hojas marchitan - Che le sue foglie marciscano
Ahora llora sola sola solita las penas de un amor- Se ora piange sola sola soletta le pene di un amore
Que sus hojas marchitan - Che le sue foglie marciscano
Todo fue culpa de usted que la dejo llorando - E' stata tutta colpa tua che l'hai lasciata in lacrime

Ayer la vi por ahí tomando… - Ieri l'ho vista in giro che beveva
A volte la vita non da spiegazione di quello che accade.
Lo decide e tu puoi solo seguirlo.
In questi termini si può parlare di "caso" di "fato"
di qualcosa veramente al di fuori del prevedibile,
del ponderabile, del manipolabile.

E non puoi far altro che accettare la carta che ti viene
posta fra le mani e decidere come giocarla.
La stessa carta che potrebbe portarti via dalle mani
altre carte per te fondamentali.

Devi comunque giocarla, andare avanti.
Non ci si può fermare, davanti a nulla, neanche a questo.
Tutto passa, bello e brutto.
Tante volte bisogna solo aspettare e nel frattempo
avere la forza di agire perchè tutto scorra.

Panta Rei.

Prima o poi me lo tatuerò sul corpo.

martedì, aprile 07, 2009

Ella la vuelve loca como se menea

Vorrei ancora avere nelle orecchie la tua voce,
il tuo odore di menta la mattina quando ti svegliavi.
Vorrei ancora avere il coraggio di guardarti negli occhi
e stare le ore ad aspettare che i tuoi si aprissero.
Vorrei ancora poter sfiorare il tuo profilo con un dito
mentre il sole inizia a baciare le tue labbra.
Vorrei poter stringere le tue mani fredde
e ridere di tutto quello che è accaduto nella giornata.
Vorrei poter ricordare la panca di legno dove ci siedevamo
e fumavamo allegre bevendo il tuo thè.
Vorrei poter ricordare tutte quelle volte che volevi mettermi lo smalto
alle unghie e che io storcevo il naso ridendo.
Vorrei poter abbracciarti ancora una volta e sentire le tue risate
così imbarazzate, così semplici.
Vorrei poter camminare nuovamente dentro la nostra casa
e poterti cercare per le stanze senza proferire parola.

Oggi sono distrutta pensando che di te non sentirò più la voce,
che la nostra casa all'Aquila è stata distrutta,
che non c'è più il tuo odore nella mia vita
e che le parole del tuo cuore non leniranno più il mio.


lunedì, aprile 06, 2009

Sono tornata a casa venerdì sera.
Era notte fonda e tutto taceva.

I miei bimbi erano nei loro letti e io avevo ballato tutta la notte,
trascinavo i miei vestiti per il parquet cercando il letto.

Ero stanca, ma felice.
Ero riuscita a rilassarmi e ad essere tranquilla per una sera.

Finalmente avevo lasciato i pensieri a casa,
i problemi nel cassetto,
gli amici nel cellulare,
ed ero riuscita a lasciarmi trasportare dalla musica del reggaeton.

Ho conosciuto un ragazzo, gentilissimo e carino, con lui ho condiviso
parecchi balli. E' stato il ballerino della mia serata.
Veramente piacevole.

Sono contenta e tranquilla.

Mi ci voleva di tornare un pò fuori dalla mia realtà
e perdermi in un'altra.

La vita a volte ha dei cassetti nei quali ci si può perdere,
anche se per una sera.

venerdì, aprile 03, 2009

Ricordo oggi le giornate trascorse dentro casa,
quando Bianca era piccola e tutto profumava di nuovo.
Quando la sua pelle era morbida e inconsistente,
quando dormiva intere giornate e quell'ora che era sveglia,
la passavo a guardarla a baciarla e a vestirla da principessa.

Ricordo oggi il profumo del camino che mi accompagnava
nelle mie lunghe giornate. Ora mi stupisco come facessi
ad annoiarmi e ad avere voglia del mondo esterno,
ora che avrei bisogno di un Piccolo nel letto che mi aspetta,
del mio camino che scoppietta e della torta nel forno.

Forse è proprio vero che ciò che si agogna è quello che
non si può avere per mille motivazioni.
Mi manca essere mamma, non che io non lo sia,
ma probabilmente non lo sono come vorrei
e il futuro dei miei figli, condizionato dai miei impegni,
inizia a spaventarmi.

Passo tutto il giorno al lavoro, raramente sono a casa
prima delle sei e mezza del pomeriggio.
Per ora va bene, c'è un bel resoconto di tutti i giochi fatti a scuola
e di cosa hanno distrutto alla nonna.
Si cena assieme e poi si crolla tutti nel letto.

Ma poi? Quando avranno bisogno di me
per la scuola, per muoversi per le attività,
per uscire con gli amici.
Già mi rendo conto di non essere una mamma
"sociale" e di non aver conosciuto altre mamme
con cui parlare e far giocare i nostri figli.

Mi chiedo a volte se una persona debba veramente scegliere
fra effettuare un percorso di mamma o scegliere il lavoro
e non mischiare le due cose, ma pochissime persone
hanno la fortuna e la volontà di farlo.

Quest'estate i miei bimbi staranno 3 settimane col Papà
al mare, hanno affittato casa e preso l'ombrellone.
Un pò mi piange il cuore a sapere di poter stare con loro al mare
solo il fine settimana e 4 giorni a fine mese.

Vorrei godermeli, sto iniziando ad essere insofferente
col mondo e con ciò che gli altri prendono tranquillamente
senza combattere, quello che tutti chiamano Vita,
senza lottare perchè cambi.

Io in tante cose voglio che cambi, voglio essere
una brava mamma, una di quelle che nel corso degli anni
serve a qualcosa, su cui ci si può contare,
quella che da amore e protezione,
che mantiene i segreti e che è complice, ma che comunque
rimane Mamma e non Amica.
Oggi sono riuscita ad ascoltare musica Latina al solito volume,
i vetri della mia Ford battevano su se stessi e tenevano il mio volume.

E' una buona giornata, sarà il caldo, sarà che sono più tranquilla
lontana da tutto ciò che mi fa star male e ho rigenerato
in parte le mie forze.

Piego la testa dalle parti per distendere il collo,
i miei capelli mi accarezzano i fianchi e mi fanno sorridere.

Si è una buona giornata. Sento che tutto può cambiare
e il sole aiuta la mia testa a stare tranquilla.

Accenno un sorriso.

giovedì, aprile 02, 2009

The crystal Ship - Jim Morrison



Before you slip into unconsciousness - Prima di addormentarti in uno stato di incoscienza
I'd like to have another kiss - vorrei avere un altro bacio
Another flashing chance at bliss - un'altra fugace beatitudine
Another kiss - un altro bacio
Another kiss - un altro bacio

The days are bright and filled with pain - i giorni sono vivaci e colmi di dolore
Enclose me in your gentle rain - avvolgimi nella tua pioggia delicata
The time you ran was too insane - la volta in cui scappasti era follia
We'll meet again - ci incontreremo ancora
We'll meet again - ci incontreremo ancora

Oh tell me where your freedom lies - dimmi dove giace la tua libertà
The streets are fields that never die - le strade sono campi che non muoiono mai
Deliver me from reasons why - liberami dalle ragioni per cui
You'd rather cry - preferiresti piangere
I'd rather fly - preferiresti volare via

The crystal ship is being filled - la nave di cristallo si sta riempendo
A thousand girls, a thousand thrills - mille ragazze, mille fremiti
A million ways to spend your time - un milione di modi di passare il tempo
When we get back - quanto ritorneremo
I'll drop a line - scriverò due righe