domenica, maggio 31, 2015

... Alone ...


Dei miei Alti, odio i Bassi.
Quelli che ti riportano alla Realtà.
Tutto ciò che ti rimette con i Piedi a Terra.

E a terra ora sono distesa. Inerme.
Stanca nell'Anima, senza Parole.
Ha senso poco ora. Se non il tuo Odore.

Parole ne ho dette tante. Troppe.
E cosa mi aspettavo dopo tutto?
La Musica era chiara.

Dovevo fare un passo indietro prima.
Quando non eri che un bel Sorriso
che contornava Occhi di Angelo.

Non comprendo ancora
come si possa andare contro un Muro
con la consapevolezza di Andarci.

Quando si soppesa l'Amore, la Passione,
la Voglia di stare assieme e spendersi.
L'armonia di qualcosa di Raro.

E lo si baratta con cosa?
Con ciò che è "giusto".
Che gli altri vogliono per te.

Errore già fatto Amore mio,
conseguenze già vissute sulla Pelle.
Immagini che non passano nella Mente.

Hai avuto tutte le possibilità
per poter comprendere, riflettere,
capire, razionalizzare, paragonare.

E comunque a nulla è bastato.
Perché il Mondo ci tiene ancora sotto.
Spinge con il Piede sulla Testa.

E tu sei Nulla nel Nulla.
E del Nulla ti accontenti.
Credendo che sia Giusto. Credendo.

Ma al di fuori cerchi comprensione
di ciò che sei, di ciò che vuoi,
dei tuoi pensieri. Libertà.

Poi quando trovi tutto questo cosa fai?
Fuggi per la paura di non controllarlo.
Per la difficoltà di non reggere e combattere.

Così ritorni nella tua Vita Stupida,
senza Gioie, senza persone che ti Desiderano
e ti attendono in ogni loro respiro.

Ritorni ad essere un Fantasma.
Il Fantasma di te stesso.
Di quello che sei e non vuoi vedere.

Ti accontenti di essere Nulla,
perchè Nulla ti hanno fatto sentire.
E non è pensabile altro.

Che tristezza.
E io che avrei voluto viaggiare con te,
stare ad ascoltare i tuoi racconti la sera,
bere vino assieme nel letto.

Scambiarci la pelle ogni volta,
lasciarmi entrare dentro ed entrarti dentro,
mettere tutto a soqquadro e uscire.

Per poi affrontare tutto questo.
Tutto questo Assieme.
No.

Torna alla tua Vita.
Alla tua Donna che non conosce neanche
quanto può fremere la tua Carne sotto le mie Labbra.

Torna alla tua Casa.
Che vedi come una Libertà illusoria.
Perchè Casa non sono i muri, ma le Persone.

Torna al tuo Lavoro,
Senza mai una sosta. Correre, Saltare, Compilare.
Stremarsi fino a sera. Per cosa?

Torna a tutto Questo e prendi un bel Respiro.
Tanto grosso da poterti far affrontare tutto.
Senza di Me.

mercoledì, maggio 27, 2015

... Unfaithful ...


Discernere il Reale dal Sogno.
Scostare la Quotidianità ed Abbandonarsi.
Spogliarsi lentamente della Vita.

Quando sono qui sono solo Tuo.
Amo solo Te.
Sei la mia Ragazza.

Frantumare il Presente contro i Muri
della nostra Anima Inquieta.
Sentire le Unghie nella Pelle e Dimenticare.

Come riesci a discernere il Reale
da ciò che Sono io in questo momento.
Non bramarmi ogni minuto della Vita.

Fissami negli Occhi 
negli Instanti in cui il Piacere
devasta le Nostre Certezze più Profonde.

Non l'ho mai fatto Così.
Con tutto questo Trasporto.
Con tutta questa Passione.

Baciami ancora
senza permettere al Respiro
di donare un attimo di Tregua alla Mente.

Non riesco Così.
Non Sei Solo mio.
Uomo in Condivisione.

Scivolano le Mani sul Pentagramma
che hai inciso sulla mia Schiena Diafana.
Note di un Requiem Imminente

Pensi Troppo.
Lascia che sia Così.
Senza avere il bisogno di Cambiare.

Disconnetti i fili dei miei Pensieri
rovistando dentro me Stessa
fino a Sfiancare il mio Corpo.

Ho bisogno di averti Qui.
Che tu sia Mio in ogni Momento.
I Sogni non possono Perdurare Eternamente

Riordina i miei Sospiri
alla fine di tutto questo Sesso
che ci stringe sempre più Forte.

Tu non sei ciò che è Giusto.
Sei ciò che Desidero e Desidererei
se gli Eventi fossero diversi.

Curo le Ferite auto inferte
mente la Luna consola la mia Pelle
mentre di Schiena dormi, Sereno.

Vorrei fermarmi ora.
Prima che tutta la mia Forza Svanisca
Prima che la certezza mi Abbandoni.

Chiudo gli Occhi al gravare del Sonno.
Le tue Mani si fanno presente nella Carne.
Bisogno, Ancora, Sempre.

Ho Paura perchè mi Lascerai
perchè so che un giorno accadrà
e non posso fare nulla.
Il Sudore della tua Fronte
goccia ritmato sulle mie Labbra.
Dimentico ciò che volevo Dirti.

Dimmelo dove posso andare Adesso.
Dimenticare tutto questo.
Ci sarà un Posto dove l'aria non parla di Te.

Gemiti contemporanei irrompono
nel Silenzio della Notte.
Angeli cingono il Volto con i Palmi delle Mani.

Ho voglia di Te ancora.
Penso solo a Te.
Lasciami Sognare.

Inerme giaccio nel Letto,
fissando le Tenebre senza Pensieri.
Non c'è più nulla di Vero.

Sognare cosa?
Ciò che può indubbiamente essere Reale
e per Stupide Congetture non lo è?

Stringo il Cuscino mentre mi Addormento.
Con i Piedi cerco i Tuoi.
Forse per l'ultima Volta.

Vorrei trascorrere con te una Settimana
Cenare con i Tuoi Amici
Stare Insieme Senza Pensieri

Vorrei Te.
Nella Vita.
In Ogni Respiro.

domenica, maggio 24, 2015

... Coro Dissonante ...


Riscopri la tua Libertà nei Gesti,
Pioggia nel Animo, Vento nei tuoi Occhi.
Tempesta in un Mondo dove deve esserci il Sole.

Sciogliamo Brividi congelati dagli Eventi,
Sibilano velocemente sulla Carne,
Impudica e Ignara del Giusto.

Avvalora le Sensazioni che ti Travolgono,
reali solo in questa Stanza e per nostra Volontà.
Altrove siamo solo Automi Standardizzati.

Legami le Mani intrecciandole con l'Anima,
Ragazzo Ribelle solo nei tuoi Sogni
e nelle tue continue Battaglie perse.

Trofeo di questo Premio inaspettato
di una Vita che ci ha reso Incompatibili.
L'ultima voce di un Coro Dissonante.

Siamo la Nota Disarmonica che gli altri indicano,
ma tu non l'ascolti lasciandola Evanescente
come il fumo della tua Sigaretta

L'Anello che portiamo nella Carne, indica Unicità,
Indispensabile essenza di Felicità momentanea.
Trafigge la Pelle Diafana

Spogliati dai Vestiti di Bravo Ragazzo,
lasciati affondare le Unghie nella Schiena,
Segni indelebili del mio Possesso.

Segni che alla Luce del Sole,
svaniscono senza lasciare Traccia
per non turbare quel Fantastico Coro.

giovedì, maggio 21, 2015

... Ancora ...


Fissami coll'Arcano Azzurro degli Occhi
sfiorando lentamente con le Dita, sporche degli Umori,
le Labbra esauste da tutti quei Baci.

Silenzio, non Esistono parole per Spiegare l'Empatia.
Arresi alle evenienze, accettiamo la Clandestinità
sfogando con i Corpi la Rabbia di una Vita invissuta.

Infiltrati, conficcando le tue Unghie nella Schiena,
nella Mente perversamente Rigida e Sconvolta.
Sono io il tuo Mondo.Ora. Qui. Adesso.

Legami i Capelli alle Mani, serrali forte nei Pugni.
Riversa il Capo all'indietro, non sostenendo il Piacere
che inaspettato monta la Pelle, illudendo tutte le tue Barriere.

Ritma vigorosamente il Godimento con la Follia dell'Incoscienza,
urla sconvenientemente nella Notte vischiosa
dei nostri Desideri e Mute Perversioni.

Sussurra d'improvviso il mio Nome, maledendo poi quelle Labbra
alimentate da Brividi tacitatori della Ragione bloccante
Sensazioni Corrotte. Per un solo Momento.

Inghiotti il Sudore provocato dall'Appartenenza della Carne,
Sogna attraverso l'Epidermide ciò che potrebbe esser tuo,
fino a stremare i Confusi Pensieri.

Riversami finalmente Esausto sul Petto,
Dimenticami mentre il Respiro si fa Lieve,
nel peso delle Braccia anneganti nei miei Fianchi.

"No. Non posso. Abbiamo poco tempo.
Vorrei che questa Notte non finisse. Non finisse.
Torna qui. Baciami ancora. Dammi la tua Lingua"

E non c'è sazietà alcuna nei tuoi Baci e nello Sguardo,
nelle Mani curiose di ogni Meandro, 
negli Anfratti della Anima Sfibrata e Diafana.

Fermo. Domandi. Rispondo. Dolore.
Si contrae la Pelle. Lo Stomaco. I Polmoni s'arrestano.
Inghiotti. Stringi i Pugni nelle Lacrime.

Fuggo dalla Presa, ma Comprimi il Petto alla Schiena,
riemergendo dall'Attimo di Smarrimento dentro Me. Riprendi Coscienza.
L'odore Acre del Desiderio è Inebriante e Presente.

Premimi addosso le Emozioni più Severe.
Fottimi forte disconoscendo quel Tempo che Infausto Scorre.
Veloce come Droga. Una Agonia lunga dieci Sospiri.

Occhi che fissano i miei Gemiti
bagnare le Lenzuola sporche dei nostri Peccati,
incapaci di costatarne l'Azzardo.

Non Tremo. Disperdo pezzi di Me, ogni volta.
Riprendi le Mani, Stringendomi a te. Annebbia la Vista.
Pensieri ti assalgono. Il Respiro cambia.

"Cosa pensi?" - "Che non pensavo fosse così"
"Fosse così cosa?" - "Tutto. Mai stato così"
"Ah." - "Torna qui ..."

E ricominciare Ancora. Per quanto Ancora.
Lacrime Ancora. Per sempre forse Ancora.
Per un attimo Ancora. Per questa Notte Ancora.

lunedì, maggio 04, 2015

... Baciami ...


"Dai, indossalo per me ..."
Sorridevi all'inconsueta Richiesta

"E' rosso del Sangue dei Parà"
D'un tratto divenivi Serio mentre lo spiegavi.

"Cosa te ne sembra?"
Dio quanto sei bello vestito così.

Passavo le mani sulle Spalle, spingendo le dita sulle Scapole,
quasi a volerti riconoscere sotto la tua Divisa,
annusando l'odore di ciò che sei.

"Baciami"
Fissami ancora negli Occhi con quel modo di fare,
come se ogni parola fosse un Ordine scaturito dall'alto.

Lentamente sfioro la tua Barba che sa ancora di Noi,
senza smettere di passare le dita fra le Costole,
facendole entrare dentro l'Anima.

Scivolano le tue mani sulla mia Schiena Nuda,
stringendo le Carni senza alcuna remora,
premendo il cinturone sulla Pancia.

"Fai tardi così ..."
chino il viso verso la Spalla, cercando di sottrarmi da te,
temendo di lasciarti addosso ancora i nostri Umori.

Più forte mi serri invece, senza neanche ascoltarmi.
Riprendi da ciò che avevi interrotto, per un solo attimo,
il tempo di Respirare simultaneamente a me.

Il tavolo è freddo sotto la mia Pelle,
le tue Ginocchia fanno spazio in mezzo alle mie,
sono così indifesa circondata dalle tue Braccia.

Mi lascio prendere così,
mentre la il Mondo ancora gira per le Emozioni,
per la Voglia che hai di me costante.

Cade la Testa indietro, sotto i Colpi del tuo Volere,
pianto le Unghie dietro la tua Nuca
mentre tu afferri fra le dita il mio Mento sussurrando ...

"Baciami"

domenica, maggio 03, 2015

... So, In the right Way ...


Ed è stato il tuo Sorriso a sciogliere i miei Ghiacci,
li sentivo colare addosso come una nuova Primavera.
Inaspettata e decisa. Inquietante e Irriverente.

Con le dita scorrevo sul tavolo di Legno,
nelle venature cercavo di perdere il mio Sguardo
incapace di sostenere il tuo.

Pioveva, ed era una dolce distrazione dal tuo Profumo,
camminavo verso la macchina con gli Occhi socchiusi.
Se fosse stato un Sogno mi sarei destata.

Di solito accade sempre prima che qualcosa vada storto.
Mi sveglio e, alzando le spalle, mi rigiro nel letto.
Invece le tue Labbra premevano le mie.

Del dopo ricordo solamente le tue Mani,
alla ricerca di qualcosa di ardimentoso,
del tuo bloccarti per non farmi male e del mio Sussultare.

La Tempesta si faceva sentire ogni volta che esplodeva il tuo Sorriso.
E sapevo che era causa mia. Che lui era Mio.
E che in qualche modo eri Entrato. Non so come.

"Perchè tu sei Mia"
E non c'era altro che volevo sentirmi dire.
Così. Nel modo Giusto.