lunedì, giugno 15, 2015

... Ring ...


Brillava sul Comodino.
Più che per Gioco che per Amore
lo Indossai.

Roteava al Dito come i miei Pensieri.
Gesti Inconsci mutano in Ragionamenti.
Nuvole si trasformano in Dubbi.

Sensazione Ancestrale provata in Passato,
 un Legame che Legame non era
in quanto privo di Passione e Mente.

L'Anello pesava sul Respiro, 
l'attenzione non svaniva semplicemente.
Mani rovistavano dentro Cassetti Sconosciuti.

Nella Notte tornò a Brillare dove era Apparso,
ma la Mente era in Viaggio verso Strani Orizzonti.
Forse Condivisibili.

"Sono qui perché mi hai preso di Testa"
e quel Complimento sorrideva all'Anima
più di qualunque altro.

Ma un Pregio può essere anche Condanna
se non si conoscono i Meandri più Oscuri
o se non si viene Guidati verso altri.

Così immobile ho atteso nuovamente il tuo Ritorno,
e che sparisse l'oggetto dei miei Pensieri
sperando che anch'essi andassero.

Ma l'arabesco che era Disegnato nel Ferro,
si era insidiato penetrando la Carne,
Alzando l'Epidermide.

Quella Sicurezza e Determinazione
era stata Minata senza saperlo
da un Gesto inconsapevole.

Mentre la Doccia fredda inondava il Corpo,
i Ragionamenti affollavano la Piazza
reclamando una Regale Udienza.

Ad una Regina senza alcuno Scettro,
con un Vestito logoro da Anni,
ma che l'aveva protetta Sempre.

L'Aria austera di chi sa gestire la Guerra,
comandare una Battaglia, prendere Decisioni
ed essere dove c'è bisogno che ci Sia.

Ma che mal Gestiva la Pace, la Quiete,
il Silenzio della Lontananza,
due Occhi Specchio di un'Anima Pulita.

Batteva ritmatamene il Piede a Terra
cercando la Strategia Migliore per l'Attacco.
Prevedendo mentalmente Domande.

Perché l'Attesa la Innervosiva,
bramava avere ancora le sue Mani nei Fianchi,
l'Odore della Pelle sulle Labbra.

Ma avrebbe dovuto attendere,
una Luna, un Sole e un'altra Luna.
Rinnegando un Respiro dopo l'Altro.

Oscillando per Cullare i Ricordi,
di qualcosa di Spontaneo e Lineare.
Sorrideva.

Cosa non aveva Visto?
Dove avrebbe attaccato il Nemico?
Quale era il Fianco debole da Proteggere?

Fin quando l'acqua finì di Scorrere.
Le Dita strinsero il Cuore nelle Periferie del Seno,
scesero cercando di fermare il Tremare continuo.

Nell'Unico modo che Conosceva.
Nell'Unico modo che Placava quelle Voci.
Nell'Unico modo che aveva Imparato.

Brividi scorrevano lungo la Pelle Bagnata.

lunedì, giugno 01, 2015

... InaspettataMente ...


Mettimi le Mani fra i Capelli,
scostami i Pensieri come sai fare.
Sorridi alle mie Debolezze.

Lava via col tuo Umore questo Cielo grigio,
Tempesta ci ha accolto, Vento ci ha separato.
Recidi il mio Dolore alla Radice.

Incredibile come la Causa sia la Cura.
Eterno conflitto fra il Bene e il Male.
Il Giusto e il Perverso.

Distruggi con un Gesto questo Tormento.
Vieni qui e infilami le Dita nella Carne.
Stringi la mia Schiena e toglimi il Respiro.

Prendimi Urlando che sono Tua,
che è stato solo un Terribile Incubo,
che sei di nuovo qui. Per non andartene.

Raccontami di quelle Labbra
che non sanno Baciarti come so fare io.
Dei nostri discorsi senza Tempo e Dimensione.

Della Mancanza. Di questa Mancanza.
Del Silenzio. Di Gemiti e Sorrisi.
Del Sapore del Vino nella Bocca.

Del Dolore, che prende il Ventre,
lo stringe di Forza fino a Scoppiare.
Della Testa che lenisce col Ragionamento.

Del Cuore che è arrivato ad Insultarti,
per quanto tu lo faccia Tacere.
Del tuo Istinto che ti farebbe Fuggire.

Mettimi le Mani fra i Capelli.
Giungi qui, come la Pioggia a bagnare la Pelle.
Inaspettatamente.