giovedì, luglio 31, 2008

E' ora ...

E' ora di tornare a pescare nel proprio mare.
Troppo ho girovagato pensando di trovare di meglio.
Forse il mio meglio è proprio il mio mare.

Voglio tornare ad abbandonarmi nelle sue onde.
Magari isolandomi e non pensare a nulla.
... Non pensare ...
Come se fosse così semplice!

Ho bisogno di silenzio.
Ho rotto un puzzle e mi sono ripromessa di rimetterlo a posto.
Ora sono stufa di vederlo sparso sul tavolo.
Sono rimasti i pezzi più difficili da mettere, ma piano piano
posso farcela.

Ora voglio stare un pò da sola.
Per vari motivi, non sarà più possibile commentare nel mio blog.
Ho bisogno che anche i miei pensieri rimangano
come bottiglie buttate nel mare.

Se vorrete raccoglierle, serbatele nel cuore.

martedì, luglio 29, 2008

Il mio Male.

Mia figlia Bianca
Piccolo Tesoro.
Il mio Male consiste nel non avere più i tuoi occhi.
Con quelli tu guardi il bellissimo mondo con aria di sfida,
qualunque cosa è un'avventura, un gioco.
Mi mancano i tuoi occhi, piccolo cucciolo.
Quando eri piccina, attraverso te, io sono rinata.
Ti debbo la vita, una vita piacevole che mi ha allargato il cuore.
Ricordo le tue mani, quante foto ho fatto alle tue mani e ai tuoi piedini,
il tuo primo bagno e conservo una ciocca di capelli biondi.
Il mio Male è non riuscire a guardare le cose come fai te.
Spesso mi trafiggi con gli occhi dicendo "Basta Mamma, basta litigare"
Hai ragione tesoro, Mamma sba
glia.
Non dovrebbe farvi partecipe del suo dolore, dovrebbe tenervi fuori.
Per molto tempo ce l'ho fatta, ora non riesco più.

Mio Figlio Valentino
Mio dolcissimo Uomo.
A te debbo notti insonni.
Che anche tu abbia capito che qualcosa non va?
Non riusciamo a spiegarci le tue urla e il tuo carattere
d'apprima di fattezze Angeliche, ora tutt'altro.
Spero che arrivino presto le vacanze per poterti stringere a me
e farti capire che ci sono.
Voglio stare con voi, tutto il tempo che Dio mi concederà.
Mi dispiace di essere lontana, di non comprendervi.
Sto ascoltando le vostre richieste di aiuto,
non temete.

Farò del tutto perchè questo finisca.
V'adoro.

Anima.

Tu puoi chiedermi
anche l'anima
quando hai le mani su i miei fianchi
quando la tua bocca
solca i rii del mio piacere
e cerca di far sua
sino all'ultima goccia
del mio nettare.

Tu puoi prendere
ciò che chiedi
quando desideri il mio corpo
quando con la schiena accarezzi
le mie curve
facendomi sentire solo tua.

Tu puoi possedere
ogni parte della mia pelle
quando fai l'amore con tutta me stessa
quando desideri il mio piacere
che esplode prima del tuo
e di questo fai il tuo godere.

Tu puoi chiedermi
anche l'anima.

Vorrei ...


Non posso offrirti
la vita intera,
perché tanto tempo
è già passato.

Non posso offrirti
quello che meriti,
perché tu meriti tutto
e io non sono tutto.

Io sono poco
e solo poco posso offrirti.

Ma vorrei infinitamente
poterti dare
questo poco.

Strano Bisogno


Questo strano bisogno di appartenere.
Eppure mi chiamavano Spirito Libero,
mio padre non è mai riuscito a fermarmi.
E ora desidero appartenere.
Ero io che comandavo, che guidavo.
Ora voglio essere guidata, desiderata, bramata.
Strano Bisogno di possesso che ora è in me.
Annienta il mio carattere dominatore e orgoglioso.
E' un desidero che nasce dall'interno e che non si placa
se non nello stremare delle forze
nell'essere totalmente appagata dalla veemenza delle condizioni.
Strano Bisogno, quasi necessità.
M'hai domandato se ci fosse prima?
Prima di cosa?
Prima di te, io, non ero viva.

lunedì, luglio 28, 2008

I sogni muoiono all'alba

E i miei sogni muoiono all'alba.
Non c'è modo di tenerli con me, di tenere la loro essenza,
lo gioia che mi danno.
Sbatto violentemente contro la reatà, sanguinando.
E mentre apoggio il palmo della mia mano al mio volto,
ricevo ancora calci in faccia.
Giaccio a terra come tanto tempo fa, so quello che aspettarmi.
Incordo la pancia, arrivano i primi calci.
Non sono quelli che fanno male, ne il sangue dal naso.
E' la ripetitività degli eventi che lacera la mia anima,
il non poter spezzare questa catena.

Quante volte dovrò morire per sentirmi ancora viva?

venerdì, luglio 25, 2008

Le tue spalle


Le tue spalle
sono
torri di ferro
splendore sublime del sangue e vita

del colore di un braciere ramato
Nel silenzio del tempio di passione
dormo accanto al tuo corpo,
fervida
segno dei miei baci sulle tue spalle
segno del morso ardente del serpente
Le tue spalle sono direzione di preghiera per i miei occhi bramosi
Le tue spalle sono pietra
dove appoggio la fronte in adorazione.

mercoledì, luglio 23, 2008

Cara - Lucio Dalla


Cosa ho davanti,
non riesco piu' a parlare
dimmi cosa ti piace,
non riesco a capire,
dove vorresti andare
vuoi andare a dormire
quanti capelli che hai,
non si riesce a contare
sposta la bottiglia
e lasciami guardare
se di tanti capelli,
ci si puo' fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni
e per i miei che sono cento
non c'e' niente da capire,
basta sedersi ed ascoltare
perche' ho scritto una canzone
per ogni pentimento
e debbo stare attento
a non cadere nel vino
e finir dentro ai tuoi occhi,
se mi vieni piu' vicino...
la notte ha il suo profumo
e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno

Ma per uno come me, poveretto
che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto...
che pena...che nostalgia
non guardarti negli occhi
e dirti un'altra bugia
a...almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo
e tu che mangi il gelato
tu corri dietro il vento
e sembri una farfalla
e con quanto sentimento

Ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano,
puoi volarmi nella mano
ma so' gia' cosa pensi,
tu vorresti partire
come se andare lontano
fosse uguale a morire
e non c'e' niente di strano
ma non posso venire
e la notte cominciava
a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava
di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo
e ho detto ole' sono perduto
tu corri dietro il vento
e sembri una farfalla
e con quanto sentimento
ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano,
puoi volarmi nella mano
la notte sta' morendo
ed e'cretino cercare di fermare
le lacrime ridendo
ma per uno come me l'ho gia' detto
che voleva prenderti per mano
e volare sopra un tetto
lontano si ferma un treno
ma che bella mattina
il cielo e' sereno
buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce
e cosi' sia...

Stranamore



E' lui che torna a casa sbronzo quasi tutte le sere
E quel silenzio tra noi due che sembra non finire
Quando lo svesto, lo rivesto e poi lo metto a letto
E quelle lettere che scrive e poi non sa spedirmi
Forse lasciarlo sulle scale è un modo di salvarlo

E tu che hai preso in mano il filo del mio treno di legno
Che per essere più grande avevo dato in pegno
E ti ho baciato sul sorriso per non farti male
E ti ho sparato sulla bocca invece di baciarti
Perché non fosse troppo lungo il tempo di lasciarti

Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore

E l'alba sul Danubio a Marco parve fosforo e miele
Una ragazza bionda forse gli voleva dire
Che l'uomo è grande, l'uomo è vivo, l'uomo non è guerra
Ma i generali gli rispondono che l'uomo è vino
Combatte bene e muore meglio solo quando è pieno

E il primo disse: "Sì, non vuoi comprare il nostro giornale"
Gli altri: "Lo teniamo fermo tanto per parlare"
Ed io pensavo: "Ora gli dico sono anch'io un fascista"
Ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa
La mia paura non bastava a farmi dire basta

Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore

Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore

Ed il più grande conquistò nazione dopo nazione
E quando fu di fronte al mare si sentì un coglione
Perchè più in là non si poteva conquistare niente
E tanta strada per vedere un sole disperato
E' sempre uguale, è sempre come quando era partito

Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave
Ha più ferite che battaglie e lui ce l'ha la chiave
Ha crocefissi e falci in pugno e bla, bla, bla fratelli
Ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio
Io che non parto e sto a guardarti che rimango sveglio

Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore
Forse non lo sai, ma pure questo è amore

martedì, luglio 22, 2008

Room of Angel - Silent Hill

You lie silent there before me - tu menti silenziosamente prima di me
your tears they mean nothing to me - le tue lacrime non significano nulla per me
the wind howling at the window - il vento che ulula alla finestra
the love you never gave - l'amore che mai hai dato
I give to you - te lo io a te

Really don't deserve it - in verità non lo meriti
but now there's nothing you can do - ma ora non c'è più nulla che tu possa fare
so sleep in your only memory of me - e allora dormi nell'unica memoria che hai di me
my dearest mother - mia carissima madre

Here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnananna per chiudere i tuoi occhi, arrivederci
it was always you that I despised - Sei sempre tu che io ho disprezzato
I don't feel enough for you to cry oh well - non mi sento ancora di piangere abbastanza, oh bene
here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnannanna per chiduere i tuoi occhi, arrivederci

So insignificant - così insignificante
sleeping dormant deep inside of me - quel vulcano inattivo che è dentro di me
are you hiding away lost - tu stai nascondendo una strada persa
under the sewers - sotto le fogne
maybe flying high in the clouds - o forse stai volando fra le nuvole
perhaps you're happy without me - potresti essere contenta senza di me
so many seeds have been sown in the field - moltissimi semi sono stati seminati nel terreno
and who could sprout up so blessedly - e chi li farà nascere in benedizione
if I had died - se solo fossi morta
I would have never felt sad at all - non mi vorrei mai essere sentita così triste
you will not hear me say I'm sorry - tu non mi sentirai mai chiedere scusa
where is the light - dove è la luce
wonder if it's weeping somewhere - mi chiedo se ha qalche parte sta piangendo

Here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnananna per chiudere i tuoi occhi, arrivederci
it was always you that I despised - Sei sempre tu che io ho disprezzato
I don't feel enough for you to cry oh well - non mi sento ancora di piangere abbastanza, oh bene
here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnannanna per chiduere i tuoi occhi, arrivederci


Here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnananna per chiudere i tuoi occhi, arrivederci
it was always you that I despised - Sei sempre tu che io ho disprezzato
I don't feel enough for you to cry oh well - non mi sento ancora di piangere abbastanza, oh bene
here's a lullaby to close your eyes good-bye - c'è una ninnannanna per chiduere i tuoi occhi, arrivederci

good-bye
good-bye
good-bye
good-bye

E tu come stai?


Ho girato e ho rigirato
senza sapere dove andare
ed ho cenato a prezzo fisso
seduto accanto ad un dolore
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
e mi fanno compagnia
quaranta amiche le mie carte
anche il mio cane si fa forte
e abbaia alla malinconia
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
tu come vivi
come ti trovi
chi viene a prenderti
chi ti apre lo sportello
chi segue ogni tuo passo
chi ti telefona
e ti domanda adesso
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
Ieri ho ritrovato
le tue iniziali nel mio cuore
non ho più voglia di pensare
e sono sempre più sbadato
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
tu cosa pensi
dove cammini
chi ti ha portato via
chi scopre le tue spalle
chi si stende al tuo fianco
chi grida il nome tuo
chi ti accarezza stanco
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
tu come stai?
non è cambiato niente no
il vento non è mai passato tra di noi
tu come stai
non è accaduto niente no
il tempo non ci ha mai perduto
come stai?
tu come stai?

Clandestini

Siamo tutti clandestini in un mondo senza terra.
Ora ho occhi smarriti come quando non ritrovi visi famigliari.
I miei sogni diventano nebbia e si dissolvono al sole di altre persone.
Odori acri sconvolgono i miei pensieri e confusa trascino i miei piedi.
Non so dove sono, ma riconosco vagamente ciò che mi circonda.

D'un tratto mi sveglio, i miei occhi si chiariscono.
Gli odori tornano ad essere familiari, il calore tollerabile.
Parlo la mia lingua e mi nutro delle mie cose.
Riesco a sorridere.

Perchè debbo sentirmi Clandestina nella mia terra?

lunedì, luglio 21, 2008

Ad occhi chiusi

Legami le mani.
Sai che mi piace
essere docile
morbida ai tuoi occhi.
Usa le mie calze di seta
che velano di nero
i desideri.
So che ti piace.
Ma non voglio guardare
la tua fame.
La voglio soddisfare
ad occhi chiusi.

E se grido in silenzio
sfiorami la bocca
come solo tu sai fare.
Ti ascolterò indifesa
mentre racconti le tue fantasie.
Le farò mie, mi sentirai tremare.

Sarò nelle tue mani.
Lo sai quanto mi piace.
Placa la mia sete
tu la sai provocare.
E so quanto ti piace.

Non sciogliermi,
se te lo chiederò
possiedi fino in fondo
questa dolce pazzia,
senza pierà.
Sarò la tua insinuante malattia
penetrerò il tuo sangue
fino all'ultima goccia
e tu mi sentirai sotto la pelle.
Ma non mi liberare.
Voglio giocare
a questo strano gioco
fino a perdere il cuore.

Lo tieni stretto tra le labbra
e sogni...

venerdì, luglio 18, 2008

Ora vorrei andarmene.
Vorrei fuggire al mare e immergere i piedi nell'acqua fredda.
Quel freddo toglierebbe da me la sensazione di esser morta.
Aspetterei la sera e poi piangerei in modo da non esser vista.
Piangerei così tanto da addormentarmi.

Sognare, sognare cosa?
Tante volte mi chiedono se i sogni posso essere realizzati,
possono essere anche distrutti, con poco, in un attimo.

Sono capace di grandi entusiasmi,
di voli proibiti ad alta quota ...
e di grandi cadute.

Ora sogno di dormire, stremata dalle lacrime.
E poi?

Non voglio pensare ora, lasciatemi dormire.

Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L’ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia.

Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non è sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi

Jacques Prévert


Nuda son nata
come son nata vivo
Piccola son nata
e troppo in fretta cresciuta
ma non son mai cambiata
e nuda vivo.
M’ha fatta l’amore
l’amore che mi ha fatto festa
l’amore che mi ha fatto fata
dov’è mai andato a cacciarsi
l’innamorato che avevo
che mi faceva piacere
che mi faceva sognare
che mi faceva ballare
Ballare al ritmo della sua bacchetta
Era il mio direttore d’orchestra
Io il suo corpo di ballo

Jacques Prévert

giovedì, luglio 17, 2008


C'è un posto che temo.

Anche se il verbo temere non è quello più esatto.

C'è un posto nei nuovi autobus.
In fondo, dietro ad una specie di vetro separatore.

Sembra di stare in vetrina eppure le persone ti ignorano più del normale.
Là la realtà è sospesa oppure si riesce a guardare "la realtà", qualunque cosa questo termine denoti, in una maniera diversa.
Noti signori attempati strusciarsi con maliziosa e repentina giocosità tra signorine distratte.

Oppure signore ritardatarie, che interrompono il chiacchiericcio con una ipotetica interlocutrice e che muovono il loro telefonino con piccoli e deliziosi ritmi e poi, per interminabili secondi, sono congelate nella visione (ammirazione? O che altro?) di qualche bel giovane ...

E quasi è palpabile il loro improvviso desiderio che improvvisamente scema al sentire nuovamente una vocina di vespa proveniente dal suddetto telefonino.

Seduta in quel posto si vedono giochi di sguardi. Sembra quasi leggere un po' i pensieri della gente.
Poi un giorno due bellissime ragazze accanto a me.
Una con chiaro accento napoletano.
Bellissime. Si baciano. E ciò mi sconvolge. Mi turba.
Ma sono turbata dal fatto che sembra che ci siano solo loro e invece l'autobus è pieno.
Un altro giorno, una lei giocarellona giocava eroticamente con il suo lui.
E poi, l'ultima volta che mi sono seduta in quel posto, la mia lettura veniva disturbata dall'assordante rumore leggero dei fogli di un giornale gratuito caduto a terra.
Distrattamente raccolsi il giornale porgendolo alla ragazza che solo allora notai.
Nei suoi occhi mi persi.

Io ero persa.
Per fortuna, qualcosa di automatico e gentile rispondeva al mio posto.
E quando, per prendere il giornale, la sua mano sfiorò la mia compresi quale incredibile alchimia tantrica avrebbe potuto nascere tra me e quella sorridente sconosciuta.

Ma ora in autobus viaggio quasi sempre in piedi.

mercoledì, luglio 16, 2008


Alcuni dicono che la pioggia è brutta.
Non sanno che permette di girare a testa alta,
col viso coperto di lacrime.

Erotismo ...

Tante volte, spesso, mi fermo a pensare. Mi piace pensare a situazioni intriganti, particolari e sorridere accendendo i miei sensi.
Perchè no? A volte mi chiedo se quello che è Eros per me lo è per gli altri. Probabilmente no.
E spesso taccio delle mie fantastie e dei miei pensieri perchè per morbosi e maniacali potrebbero essere scambiati.
Piacevole sarebbe poter condividere tutto quello che dentro la mia testa frulla, con qualcuno che possa veramente capirlo, non giudicarlo e assecondarlo.
Trovare qualcuno con cui è possibile affinare questi miei istinti e abitudini fantastiche, poterle porre nella realtà.
Un mio amico mi ha confidato di sentirsi un pò diverso per delle sue particolari passioni ed io ho replicato con le mie.
Abbiamo riso assieme e scrollati di dosso un pò di quella polvere, probabilmente gettata sia da noi stessi che dai tabù, che avevamo sulle spalle. Tutto ciò è stato veramente piacevole.
Fa "calore" sentirsi compresi, rispettati anche in questo e ti fa sentire un pò meno fuori dal mondo, dalle abitudini sociali.
Certamente si è speciali e particolari, certamente ognuno ha in se una piccola perversione che accende in maniera particolare i propri sensi ... e allora ... perchè non comunicarla a chi ci sta a fianco e farla "utilizzare" al massimo delle nostre aspettative.
Penso che il sesso sia un unico momento dove è possibile chiudere fuori il mondo e tenere dentro solo quello che si desidera. Perchè non farlo al meglio?
Probabilmente perchè già è tanto difficile comunicare normalmente con chi ci è vicino ... figuriamoci questo ...
Rimarrà nei nostri desideri proibiti, nelle nostre immagini fantastiche e se sarà ... sarà unico e meraviglioso.

martedì, luglio 15, 2008

Come back ...

Fosse possibile tornare indietro ... dove vorreste tornare voi? Se fosse possibile per un attimo poter rivivere un momento che voi avete passato, delle vostre sensazioni, dove vorreste essere?
Chi è mamma da poco vorrebbe rivedere per la prima volta suo figlio piangere dopo il parto. Chi si è appena sposata, rivedere gli amici che lanciano riso e petali di rosa all'uscita della chiesa. Chi si è laureato vorrebbe vedere per l'ultima volta la faccia dei professori della commissione.

Ognuno ha un suo momento.

Io vorrei un bacio. Vorrei riavere nel cuore quelle sensazioni di quel bacio. Non è una bella sensazione è la più brutta di tutte, un bacio d'addio. Un bacio d'addio all'amore vero, all'amore puro.

Vorrei poter rivivere quelle sensazioni perchè queste mi possano ora dare la forza di andare avanti. Perchè il dolore dei dolori è sicuramente più duro di quello che sto provando ora. E potrei addirittura provare piacere in questa situazione, riprovando quelle emozioni.

Vorrei riprovare il dolore più grande della mia vita, per dirmi che ora sto bene. Vorrei poter iniziare nuovamente a respirare e guardare indietro e dire che tutto è passato, tutto è finito e che ora è nuova vita.

Ma non riesco. Il dolore dei dolori è ben cosa più grande.

The scientist - Cold play



Come up to meet you, tell you I’m sorry, - Sono venuto per incontrarti

You don’t know how lovely you are. - Non sai quanto sei bella

I had to find you, tell you I need you, - Dovevo trovarti per dirti quanto ho bisogno di te

Tell you I set you apart. - Dirti che t'ho trascurata

Tell me your secrets and ask me your questions, - Dimmi i tuoi segreti e fammi le tue domande
Oh, lets go back to the start. - Ricominciamo tutti da capo


Running in circles, coming in tales, - Correndo in cerchio, si vedono le code
Heads are a science apart. - Le teste sono in un silenzio a parte

Nobody said it was easy, - Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile
It's such a shame for us to part. - E' così un peccato dividerci

Nobody said it was easy, - Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile

No-one ever said it would be this hard, - Nessuno ha mai detto che sarebbe stata così dure

Oh take me back to the start. - Portami indietro all'inizio


I was just guessing at numbers and figures, - Stavolo solo calcolando cifre e numeri
Pulling your puzzles apart. - Mettendo i tuoi problemi da parte
Questions of science, science and progress, - Problemi di scienza, scienza e progresso

Do not speak as loud as my heart. - Non parlano forte come il mio cuore

And tell me you love me, come back and haunt me, - Dimmi che mi ami, torna e assillami
Oh and I rush to the start. - E corro verso l'inizio

Running in circles, chasing tails, - Correndo in cerchio, rincorrendo le nostre code

And coming back as we are. - Tornando indietro a quello che siamo

Nobody said it was easy, - Nessuno ha mani detto che sarebbe stato facile
oh its such a shame for us to part. - E' così un peccato dividerci

Nobody said it was easy, - Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile

No-one ever said it would be so hard. - Nessuno ha mai detto che sarebbe stata così dura

Im going back to the start.- Sto tornando all'inizio

venerdì, luglio 11, 2008


Adoro la panna montata, lo zucchero filato.
Adoro il miele, quando cola sulla tua pelle.
Adoro le piume, il solletico.
Adoro il mare, il sale sulle labbra.
Adoro la pioggia e il profumo di terra.
Adoro le candele, la cera che brucia per pochi istanti il mio corpo per diventare poi una seconda pelle.
Adoro gli orologi, osservare il tempo scorrere.
Adoro i cani, morirebbero per il proprio padrone.
Adoro i gatti, sanno attendere, e io devo farlo se voglio che il tuo piacere diventi il mio.
Adoro i pavimenti freddi, la sensazione di gelo sulle ginocchia, sul viso, sui glutei, sul bacino.
Adoro le fragole, il mio premio estivo.
Adoro il latte, perchè mi rende forte.
Adoro il tuo sapore, salato, non posso farne a meno.
Adoro il tuo profumo, nessun odore eccita i miei sensi all'infuori di questo.
Adoro il gelato, che gela le mie labbra.
Adoro chinare il capo sotto il tuo sguardo indagatorio.
Adoro restare ad occhi chiusi per ore.
Adoro appartenere.
Adoro le corde.

Ed ogni giorno adoro qualcosa in più. Adoro crescere per te, diventare un'altra. Ciò che gli altri non possono vedere, ma solo, forse, immaginare. Chiudere la porta di casa e spogliarmi della mia maschera per restare nuda innanzi a te. Per essere quella che sono. Quella che sono sempre stata. Quella che sarò.

Adoro il morso delle manette che stringono i polsi. Mi fanno sentire tua. Come se la tua presenza, impalpabile, potessi sentirla ogni secondo. Adoro svegliarmi al mattino e non avere le forze per vestirmi.

Adoro il mio dolore, il tuo godimento.

A Tribute to ...


Ora ti vedo.
Inginocchiato su questo marmo.
Hai aspettato che tutti andassero via,
sei stanco ...
Vorresti dirmi tutto quello che hai negato,
stringermi,
baciarmi,
urlare il mio nome.
Troppo tardi.
Il tempo ... Amore mio ...
Ha portato via i miei sorrisi,
Sono quì, immobile.
Il mio corpo ancora crede che non mi hai mai amata,
ma l'anima vede la tua disperazione.
Ti guardo.
Sono sopra di te.
L'ultimo Addio.
Solo un sussurro ...
" Ti Amo "
Ti giri di scatto.
Forse ... Mi hai sentito ...

E sogno di rimanere chiusa fuori dalla tua porta.
Non ho paura, non ho vergogna di essere nuda e baciata dal sole.
Sto solo attendendo il mio turno, un turno che mi uccide.
Quando entrerò, ti guarderò negli occhi sensuale come una gatta,
sarò fantastica, la migliore delle amanti, la più eccitante delle donne,
la tua unica ossessione.
Farò tutto ciò che so che ti farà impazzire e il cui ricordo non potrà abbandonarti.
Il giorno dopo ritornerò ad attendere fuori dalla tua porta
il mio turno.

mercoledì, luglio 09, 2008

Rosso Relativo


La voglia scalpitava
strillava tuonava cantava
da notte fonda nel petto di
Paola oh Paola...
la noia quella sera era troppa
e cercava chiamava
duecento principi
e invece lei era
la dama del castello
il tuo e' un rosso relativo
senza macchia d'amore ma
adesso cantera' dentro di te
per la gran solitudine e
forza amati per questa sera
che domani torni in te...
ma non ti diverte perche'
vuoi qualcosa di piu' facile...
la timidezza c'era ma svaniva
scappava di notte si dileguava
dagli occhi di
Paola oh Paola...
giocava a rimpiattino nascondeva
e mostrava cercava
il cacciatore e invece lei era la
preda dentro il bosco
il tuo e' un rosso relativo
senza macchia d'amore ma
adesso cantera' dentro di te
per la gran solitudine e
forza amati per questa sera
che domani torni in te...
ma non ti diverte perche'
vuoi qualcosa di piu' facile...
e non riposi piu'...
solo lo schermo e tu
e provo pena
tastiera e anima
uh uh uh uh...
posso dimostrarti adesso
che ha ben altre forme il sesso
la voglia scalpitava strillava
tuonava cantava
da notte fonda nel petto di
Paola oh Paola...
la noia quella sera era troppa
e cercava chiamava
duecento principi e invece lei era
la dama del castello
il tuo e' un rosso relativo
senza macchia d'amore ma
adesso cantera' dentro di te
per la gran solitudine e
forza amati per questa sera
che domani torni in te...
ma non ti diverte perche'
vuoi qualcosa di piu' facile...
il tuo e' un rosso relativo
senza macchia d'amore ma
adesso cantera' dentro di te
per la gran solitudine e
forza amati per questa sera
che domani torni in te...
ma non ti diverte perche'
vuoi qualcosa di piu' facile...
il tuo e' un rosso relativo

martedì, luglio 08, 2008

Credetemi quando affermo che la parola ferisce più della spada. Il corpo ha un modo di "riparare" agli errori e alle ferite che la testa e il cuore ancora non conoscono.
Da tutti si può imparare anche dal nostro corpo. Vorrei avere la sua forza di rimarginare le ferite e le lacerazioni che affliggono la mia anima nello stesso modo ... guardandole e vedendo che il tempo le fa rimarginare, rimane un piccolo segno per "ricordare" ciò che è stato, ma tutto finisce li.
Invece la mia testa continua a pensare, non guarisce e continua ad ammalarsi ... non riesce a staccarsi dal pensiero, dal dolore, dalla solitudine.
E più vado avanti e più mi accorgo di aver fatto del male e che neanche quello si è rimarginato nelle persone. Tante volte mi guardo dietro e vedo tutto quello che avrei potuto fare, che ho fatto. Ho sulle spalle un bagaglio di ricordi che mi piacerebbe poter cancellare, scordare.
E ho diffidenza nelle mie possibilità, nelle mie capacità di capire gli eventi, nelle mie reazioni a volte troppo emotive.
Persone che entrano ed escono nella mia vita, sono meteore roventi che comunque lasciano un segno sulla mia pelle.
Guardo ciò che ho ora, che ho ottenuto con tanta fatica ed era ciò di cui in passato andavo fiera. Ne vado tutt'ora fiera, fiera dei miei figli, di come crescono e del loro cuore purò, dolce e spensierato. Che possano mantenerlo sempre.
Spesso nella mia testa non ci sono solo pensieri dolci e sereni. Tante volte si affolla il dolore, il caos e il passato.
Sento una grande oppressione nel mio cuore e capisco di aver proprio sbagliato l'implementazione iniziale della mia vita. Chi ben comincia è a metà dell'opera. E chi ben non comincia? Continua in un guazzabuglio di informazioni, sensazioni, che con l'andare del tempo, anche se le situazioni di risolvono, non possono far altro che gravare dentro noi stessi.
A volte ho la sincera e ferma volontà di terminare tutto. Mi trovo decisa e senza paura anche in questo. Non è più un'idea, spesso è un bisogno, un'esigenza.
Poi guardo negli occhi i miei figli, sento ancora le sensazioni dei baci di Valentino sulla mia pancia, il calore del suo corpo contro il mio, il sentirlo abbandonato e sicuro nelle mie braccia. Rivedo tutti i disegni di Bianca che portano tutti il mio viso, le sue risa ad alta voce, i suoi mille discorsi articolati su quello che vorrebbe e che desidera... e mi dico che non posso lasciarli. Che debbo impedigli di fare degli sbagli, per quello che è possibile, che segnino il loro futuro interiore.
Il futuro dell'anima.
Che è molto più complesso del futuro reale della persona. Una persona può aver tollerato o patito molto, ma se la sua anima è pura e non corrotta, potrà per sempre risollevarsi.
La mia non è pura, non è sana, la mia anima è dannata.
E come un'anima dannata arde lentamente per non bruciare mai. E' l'eterno supplizio che sto pagando per aver fatto così tanto del male, per non aver capito, per non aver avuto una guida, per aver troppo sbagliato.
Ora so, so quanto fa male, non posso tornare indietro, non posso curare la mia anima, non posso porre fine alla mia vita. Posso solo attendere.
Attendere che il mio cuore smetta di soffrire e si indurisca e non ricordi più il dolore passato. Attendere che la mia testa smetta di ricordare tutto quello che mi è accaduto, il dolore che ho provocato e che mi è stato inflitto, smetta di pensare.
Attendere la fine inesorabile di una vita che ho sempre sperato essere felice, allegra per lo meno inun futuro remoto.
Ancora spero. Ancora spero in un avvenire felice, in giornate di sole, il risa spensierate ... ma è difficile, sempre più difficile, sempre meno probabile, ma spero ancora.

lunedì, luglio 07, 2008

Tu no sabes - Don Omar

Cuanto me duele que, no estes aqui! - Quanto me duole che, non stare qui!
Tu no sabes cuanto duele que no estes aqui! - tu non sai quanto mi duole che tu non sia quì
Tu no sabes cuanto duele tanta soledad! - tu non sai quanto duole la solitudine
Tu parecer no sabes que se siente llorar. - tu non sai che i tuoi pensieri si sentono piangere
Sin tener a nadie que te venga a consolar. - senza avere nessuno che ti venga a consolare
De seguro si supieras estarias aqui. - di sicuro se sapessi staresti qui

Tu no sabes cuanto duele que no estes aqui! - tu non sai quanto mi duole che tu non sia quì
Tu no sabes cuanto duele tanta soledad! - tu non sai quanto duole la solitudine
Tu parecer no sabes que se siente llorar. - tu non sai che i tuoi pensieri si sentono piangere
Sin tener a nadie que te venga a consolar. - senza avere nessuno che ti venga a consolare
De seguro si supieras estarias aqui. - di sicuro se sapessi staresti qui, con me

Aunque sin ti, tan vivo! - benchè senza te, tanto vivo
Deseando morir, pensando! - desiderando morire, e pensando
Que sera de ti, - che sarà di te
Y buscando una razon para volve a vivir, - e cercando una ragione per ritornare a vivere
Con todo, - con tutto
Y el mundo a mis pies, - ed il mondo ai miei piedi
Tan solo. - tutto solo
Sin poderte ver, teniendo! - senza potersti vedere, avendo
Una sola fe, - una sola fede
Y es volverte a ver - e girarti a vedere
Para volver a crecer. - per tornare a crescere

Y tu no sabes cuanto duele que no estes aqui... - e tu non sai quanto mi duole che non stia quì
Y tu no sabes cuanto duele que no estes aqui... - e tu non sai quanto mi duole che non stia quì
Y tu no sabes cuanto duele que no estes aqui... - e tu non sai quanto mi duole che non stia quì
Y tu no sabes cuanto duele que no estes aqui... - e tu non sai quanto mi duole che non stia quì

(Cuanto me duele que no estes aqui...)
(Cuanto me duele que no estes aqui...)

Tu no sabes cuanto duele que no estes aqui! - Quantotu non sai quanto duole che tu non sia qui
Tu no sabes cuanto duele tanta soledad! - tu non sai quanto duole tanta solitudine
Tu parecer no sabes que se siente llorar. - non sai che il tuo pensiero si sente piangere
Sin tener a nadie que te venga a consolar. - senza avere nessuno che ti venga a consolare
De seguro si supieras estarias aqui. - di sicuro se sapessi staresti quì
(Cuanto me duele que no estes aqui...)
Pues tu no sabes cuanto duele que no estes aqui! - perchè tu non sai quanto mi duole che tu non sia quì
(Cuanto me duele que no estes aqui...)

Tu no sabes cuanto duele tanta soledad! - tu non sai quanto duole la solitudine
Tu parecer no sabes que se siente llorar. - non sai che il tuo pensiero si sente piangere
Sin tener a nadie que te venga a consolar. - senza avere nessuno che ti venga a consolare
De seguro si supieras estarias aqui..., conmigo - di sicuro se sapessi staresti qui, con me
A volte mi sento solo un'immagine riflessa nello specchio. Le immagini riflesse possono dare emozioni, sentimenti, ma non causano effetti tangibili sulla realtà. E così mi sento oggi.
Mi sento come una bellissima donna allo specchio che tutti possono guardare, rimirare, capire, adorare, ma nessuno può toccare o può cambiare la sua vita.
Ho provato a cambiarla io stessa. Ho provato a parlare con le persone dall'altra parte dello specchio, ma vedono solo nella loro immagine ciò che vogliono vedere e non quello che sto facendogli vedere.
Non mi interessa la comprensione, la consolazione degli eventi. Voglio che capiscano il mio stato d'animo.
Ho gridato aiuto per lungo tempo, mi sono sentita sola e abbandonata, incapace di far capire le mie idee e le mie opinioni. Quando sollevavo dubbi e perplessità mi è stato detto di pazientare, di aspettare, di prender tempo.
Bhe, il tempo l'ho preso (perso?) e pure tanto, tre lunghi anni ad aspettare che qualcosa cambiasse (o cambiassi io magari?).
Ora, che sono io la prima a dire che ho terminato il tempo e che non sono più del parere di continuare ad attendere e provare, tutti mi dicono che vogliono parlare, che vogliono provare a risolvere, che non posso comportarmi così, che debbo dare una seconda possibilità, che sono madre di due figli (sempre più un deterrente alla vita che una gioia ...) e altre cose.
Non avete capito. Non sto chiedendo aiuto.
Ho smesso di farlo.
Non sto chiedendo aiuto, tanto meno sto chiedendo una mano per risolvere la questione (avreste potuto farlo anni addietro e non vi siete mossi), sto solo comunicando una mia decisione.
Io lascio.
Ma il mio lasciare non è il finire di lottare, è iniziare una nuova lotta. Quella vecchia l'ho persa è inutile perpretare in opere che non andranno mai a buon fine.
Smettetela di darmi il vostro aiuto, non ne ho bisogno. Conservate le energie per qualcosa di diverso e statemi ad ascoltare quando tornerò chiedendo aiuto.
Il tempo è finito, le mele non sono mature ... sono già cadute a terra e sono concime per nuovi fiori che voglio che sboccino.
Ho atteso tanto, tutto il tempo che mi è stato richiesto. Ho fatto anche tutto quello che mi è stato detto. Ho detto tutto quello che andava detto. Ho chiarito tutto quello che andava spiegato, più volte, continuamente.
E tutto ciò a cosa è servito? A farvi pensare che sono una paranoica, che non si accontenta di quello che ha (casa, lavoro, marito e figli ... che chiedere di più?).
Mi dispiace, come al solito sono l'ennesimo dolore.
Ritorno ad essere nuovamente la "Ninha Mala" che avete sempre guardato con la coda dell'occhio, che avete a volte evitato come una malattia, che avete sempre giudicato e mai cercato di capire.
Ritorno Ninha Mala perchè quella è l'unica strada per dare a me un futuro migliore, come donna e come madre e, ai miei figli, provare a dare un futuro migliore che non consisterà sicuramente in "possibilità economiche" ma in serenità, in sostegno, in comprensione e in un eterno amore.

Servono ancora altre parole?

giovedì, luglio 03, 2008

Quante volte in preda ad un'esasperazione interiore ho buttato all'aria tutti i cassetti della mia camera e gettato tutto quello che conservavo da tempo, ricordi, scartoffie, fotografie.
Ogni tanto ho bisogno di cambiare, di rimodernare tutto. Ho bisogno di questo oggi!!!
Sono decisa, voglio tornare a casa e buttare tutto all'aria, voglio cambiare, cambiare profondamente, cambiare tutto quello che mi fa star male, che mi fa dormire, assopire e lentamente morire.
Ho bisogno di riprendere la mia vita e smettere di essere solamente seduta per terra con la mia musica che nessuno capisce o riesce a sentire.
Ho bisogno di continuare ad averti vicino, ad essere sorretta in ogni momento e di provare a camminare, anche se questo vuol dire camminare da sola.
Ho capito che non sai neanche tu in che direzione andare e che cosa vuoi fare ... allora inizio io!
Via tutto, tutto quello che è vecchio, brutto, inconcludente ... cambio tutto e pulisco tutto, tolgo tutto quello che mi fa male e rinizio da capo.
Voglio questo, voglio provare!
Se poi mi sarai vicino cammineremo assieme, altrimenti andrò dove il cuore mi porta. E porterò con me i miei cuccioli.
La strada migliore non è scappare, non è andare via e lasciarmi sola costringendomi a vivere dove comunque non potrei cambiare nulla o fare nulla per migliorare. La strada migliore è curarsi dei tuoi figli, hanno bisogno di te!!!

martedì, luglio 01, 2008

Questa mattina avrei voluto mandarti un bacio.
Vorrei che ogni volta che tu aprissi gli occhi incrociassi il mio sguardo.
Vorrei poterti sorridere e dire "buon giorno amore"
e tenerti la mano per ore e parlare
invece di fuggire al lavoro o alla vita quotidiana.
Vorrei che il tempo per una volta si fermasse
e ci concedesse il momento di amarci per l'eternità.
Vorrei che in quel momento avessimo parole da dire,
vorrei poter ridere, fare l'amore, mangiare assieme a te.
Non preoccuparmi degli altri o delle maschere da indossare.
Vorrei poter fare tutto quello che ci piace,
girare per negozi e comprare tutte quelle piccole cose
che rallegrano la giornata,
che esaltano una tavola imbandita o
semplicemente inebriano le nostre passioni.

Vorrei che qualcuno mi dicesse
ora
come posso avere tutto quello che chiedo.