lunedì, novembre 30, 2009

Another Way on my Arm. To Forget.

Nel dopo pensi.
Cerchi di darti tempo.
Non t'accorgi della gravità dell'evento indotto.
Ti sussurri che avrai la forza per alzarti.
In fondo lo hai fatto altre volte.

Ma mentre ti parli, rimani immobile.
Il calore dell'acqua calda ti intorpidisce.
Assieme a tutto il resto.
Senti gli occhi chiudersi e riaprirsi.
I pensieri si fanno labili nella testa.

Si perde la cognizione del presente.
Le frasi in un turbinio vengono recise e riaggiuntate.
Nel peggiore dei modi.
Decidi allora che alla tua testa ciò non è bastato.
Perseveri addosso a te stessa.

La testa stacca per il rinnovato dolore.
Sorridi felice a questa nuova scoperta.
Presa dall'emozioni perseveri sulla tua carne.
Provi dolcezza in ciò che accade.
In cuor tuo non trovi altra soluzione.
Diventa così tutto plausibile, tutto normale.

Gli occhi finalmente stremati si chiudono.
Il battito rallenta assieme al respiro.
C'è calma apparente nell'aria che ti circonda.
Non sei mai stata così leggera.
Meravigliosa condizione di un momento.

Non pensi al dopo, non pensi agli altri.
E' l'unico atto egoistico che rivolgi a te, fino allo stremo.
Non si commisurano le conseguenze.
Ora non importa.

E' pace.

domenica, novembre 29, 2009

Tutta la notte.
Se menea.

Mayor que yo.

Por siempre.

venerdì, novembre 27, 2009

La Morte giunse dal suo Compagno.

Lei non s'aspettava quello che sarebbe accaduto
e continuava ad adornare i suoi capelli di Rose Bianche
illudendosi della Purezza dei suoi Sentimenti.

Cantava canzoni saltellando a piedi nudi nel suo Bosco.
Girava su se stessa e nel suo Vestito candido
componendo Arabeschi nella Nebbia della Notte.

Girandosi non trovò più nulla,
solo il manto gelido del Buio.
Si accorse che le canzoni che intonava
erano divenuti lunghi Requiem di Morte.

Smise di Ballare e pose in Mano la Rosa Bianca
che teneva nei Capelli. La sua Purezza.

Si inginocchiò nel suo Bosco,
annusò la Terra per sentire la realtà dell'evento,
estrasse un Athamé e lacerò la sua Pelle.

Il suo Sangue corse piano sulla Braccia di luna
gocciolando sulla Rosa Bianca e Pura.
Aveva capito la sua Dannazione
e che per un puro atto Egoistico
aveva trasmesso ai suoi Figli,
facendoli nascere.

Se solo avesse capito la Sofferenza
che ogni giorno alberga nel suo Stomaco,
che scorre dalle sue Mani,
che uccide nei Ricordi,
non avrebbe fatto il gesto così eclatante
di mettere al mondo due Angeli.

Consacrò così la sua Realtà
in quel Bosco in cui tutto iniziò.

Lasciò la Rosa sporca della sua Impura Vita
sulla Tomba della Luna
scrivendo col Dito Purpureo

"Non Sono Io Colei Che Tu Sognasti"

Riversò le spalle a tutto quello che amava,
s'addentrò fra gli alberi con la testa china,
il Vestito Lacero e Dannato,
i Piedi scalzi e infangati.

Incontrò Lui e lo guardò.
Nulla potè far Lui se non Donarle quello che le Chiedeva.

Così, la Uccise.
Per il troppo Amore.

giovedì, novembre 26, 2009

Diciotto Strade Sulla Mia Pelle

Roboticamente

[Il mio ultimo respiro.]

mercoledì, novembre 25, 2009

Creata di Velluto Vetrato,
Graffio il Mare dei Tuoi Pensieri.

Don Omar - Adios



Solo quería hacerte saber que,
[volevo solo farti sapere che]
quizás no es la mejor forma, pero
[forse questo non è il modo migliore, però]
que de la misma forma que yo
[così come io]
respete tu primer adiós, espero
[ho rispettato il tuo primo addio, spero]
que tu también respetes que
[che anche tu rispetti il fatto che]
esta vez soy yo el que quiero irme
[stavolta sono io a volermene andare]
y que solo espero que puedas reconocer
[e che spero solo che tu possa riconoscerti]
y encontrarte algún día contigo misma y que
[e trovare un giorno te stessa e che]
reconozcas una sola cosa que.
[ammetta una sola cosa]
Yo soy el único que te he amado.
[che sono io l'unico che ti ha amato]
Adiós.
[addio]

Adiós me fui, lejos de ti
[addio, me ne sono andato, lontano da te]
nade lo que llore, pero llegue
[ho nuotato in ciò che ho pianto, però sono arrivato]
solo quise antes de marcharme
[prima di andarmene volevo solo]
decirte que algún día volveré amar
[dirti che un giorno amerò di nuovo]
y si hasta ese día he de llorar no
[e se fino ad allora dovrò piangere]
sabrás de mi te lo puedo asegurar
[non saprai nulla di me, te lo posso assicurare]
y si algún día las cosas andan mal
[e se un giorno le cose dovessero andare male]
y necesitas un hombro donde llorar
[e avrai bisogno di una spalla su cui piangere]
podrás llamar,
[potrai chiamarmi]
quizás querrás que regrese y será tarde ya
[forse vorrai che ritorni, ma oramai sarà tardi]
será tarde ya
[oramai sarà tardi]
quizás querrás que regrese y será tarde ya
[forse vorrai che ritorni, ma oramai sarà tardi]
será tarde ya
[oramai sarà tardi]

Y yo reconozco una cosa que
[ammetto una cosa]
quizás pasará el tiempo
[che anche se passasse il tempo]
y yo no encuentre con quien
[e non incontrassi qualcuno con cui condividere (la mia vita)]
compartir, pero seguiré luchando.
[continuerò a lottare]
Pero a esta guerra tuya y mía
[però, difronte a questa guerra tua e mia]
ya no le puedo decir más que sí.
[non posso far altro che arrendermi]
Seguiré me camino, sigue el tuyo
[continuerò per la mia strada, continua per la tua]
Adiós.
[addio]

martedì, novembre 24, 2009

La Natura non si Cambia

La Natura non si Cambia,
nella Realtà nel Sogno.

Eravamo a casa insieme ad amici,
stavo cucinando bevendo del vino rosso,
mentre gli altri chiacchieravano fra i divani color sabbia,
disperdendo le loro parole in sbuffi di sigarette.

Giravi attorno a me sorridente, come sempre,
cercando ciò che più poteva aggradare i nostri amici.
La tua ragazza, dolcissimamente soave,
parlava con un'amica di lavoro.

Meravigliosa serata,
un'allegria spontanea trasudava dai muri,
tutto sembrava perfetto.

"Riesco a tagliarmi anche con la carta"
sussurravo mentre stringevo l'indice della mano destra
dopo essermi ferita con un coltello.

Ti ho seguito in bagno.
La ferita era profonda e il sangue non si fermava.
Porto il dito alle labbra mentre sei chinato avanti a me
alla ricerca di un cerotto.

Guardo in alto per cercare qualcosa che possa aiutarmi
e non noto il tuo rialzarti di scatto.
Finisci fra le mie braccia.
Mi appoggio alle tue spalle per non cadere
nella vasca da bagno dietro di me.

Sporco il tuo viso del mio Sangue.

I miei occhi si immergono nei tuoi,
l'odore della mia Vita permea nei tuoi Pensieri,
dannandoli.


Rimango dinnanzi a te,
incapace di movimento.

Tirando fuori la Lingua, lecchi il mio Sangue
sulle tue Labbra,
mentre
afferri la mano e la stringi con forza.

Copioso il mio Essere zampilla fuori da me
su di te, scorre scaldando, contaminando
ciò che era puro, irrimediabilmente.


Passo il dito sulle tue labbra, tremando dentro.
Avvicino la mia bocca alla tua fremendo di desiderio
di cibarmi di me stessa, assaggiarmi su di te.

Deliro mordendoti la Carne,
ascoltando il mio Respiro nel tuo
mischiando la Saliva al Rosso Nettare.

Mi stacco in preda alla frenesia,
i miei Occhi vibrano nei tuoi.
Rimaniamo devastati l'un l'altro,
tu di Esserti Scoperto Tale,
io di averlo potuto Fare Senza Pensare.

Chiudo la porta dietro di me,
ritorno al mio desco.

Sorriso in viso e coltello alla mano.
Ora i tuoi occhi seguono il movimento delle mie mani,
la ricerca ora è chiara e precisa.

Rigo volontariamente l'avambraccio,
senza che nessuno possa notare
le sensazioni che stiamo provando.

Si ferma il tuo fiato e i tuoi movimenti al mio incalzare.

Fuggi fuori a fumare una sigaretta.

Sciacquo il mio Essere e la tua nuova Ossessione
sotto i rubinetti del Perbenismo.

Allungo le maniche e imbraccio il mio bicchiere.

Questo Vino Rosso per questa sera basterà
a fomentare ogni tuo Nuovo Tormento.

lunedì, novembre 23, 2009

Ci sentiremo ogni volta vorremo.
Ne sono convinta.

Anche in due mondi completamente diversi.

Ricorda, m'hai giurato di non seguirmi
e di restare accanto a Lei.

Questa promessa spezza le altre.

Ci sentiremo, lo so.
Tornerai alle mura della città
e sarò li ad aspettarti.

Per sempre.

sabato, novembre 21, 2009

Non mi vedrai più piangere.
Non mi ascolterai pregare.
Non noterai i miei occhi imploranti.
Non ti bagneranno le mie lacrime.
Non ti turberanno le mie parole.
Non t'assaliranno i miei dubbi.
Non verrai pervaso dalle mie sensazioni.

[MaiPiù]

Perchè ora è finito il mio tempo.
Serrare le dita
intorno al tuo Nome.
[NonL'HoMaiPronunciato]

Stingere fino a frantumarlo
consentendo ai frammenti
di penetrare la Carne.
[LacerazioneDiPerfettaConsistenza]

Provocare Dolore intenso
paragonabile solo
alla tua Assenza.
[LoroNonPossonoComprendere]

Sperare che questo
distolga la mia testa
dal tuo pensiero.

[SalvamiDaTeStesso]

venerdì, novembre 20, 2009

Live Again

Questa volta è dovuto a me stessa,
l'estrema sensazione che porto nello stomaco
mentre continuo a sentire musica
che sicuramente non aiuta la mia condizione.

E tante spiegazioni non ci sono,
tanta voglia di parlare ancora meno.

Preferisco solcare la mia pelle
con la fredda lama e sperare di alternare
il dolore al tuo pensiero.

Desiderare una volta in più
di lasciarmi andare a tutto questo
che è estremamente più reale
di quanto tu non lo possa essere.

Ti ho detto che nasciamo sparsi per il mondo
e Dio prega perchè le nostre dita
non si incontrino mai.

Non conosco i suoi progetti e il perchè,
ma sono sicura che questo dolore fisico,
oltre a quello mentale che provo,
possa solo farmi capire di essere
nuovamente viva.

Purtroppo.

giovedì, novembre 19, 2009

Love is a Losing Game

La persona sbagliata nell'attimo sbagliato.
Il passo contro tempo.
Il fumo negli occhi.
Il sale nelle ferite.
Le lame nelle mie carezze.
Sangue nel Sangue.

Solo questo so Essere.

mercoledì, novembre 18, 2009

Il Segreto

Secondo una leggenda Talmudica,
quando un bambino nasce,
possiede
la conoscenza di tutte le vite precedenti.

Un Angelo appare
e lo istruisce a mantenere questo segreto.

Pone il dito sulle labbra del bambino
che dimentica tutto.

Una traccia del gesto dell'angelo rimane:
è il piccolo solco tra le labbra e il naso.

Soltanto a questo punto
il bambino
può emettere il suo primo grido.

lunedì, novembre 16, 2009

Voglio Illudermi.

Col dito asciugo le gocce d'acqua
che il barman aveva lasciato cadere sul bancone
poggiando la mia coppa bagnata e dal bordo ricoperto di sale.

Accavallate gambe sullo sgabello di nera pelle,
siedo poggiando il fianco sinistro, unico specchio
della nostra condizione di instabilità.

Lancio sguardi negli occhi vuoti della gente
e nei loro inutili discorsi, sorrido solamente
riuscendo a sognare l'odore della tua pelle.

La tequila lentamente frizza dentro la coppa
insieme al mio bisogno di alleggerire la tensione e di scaldare gli animi
per potermi ancora una volta illudere
che il tuo unico pensiero, prima di salire sul palco,
fosse un sms inviatomi pochi istanti prima.

Lentamente la gente defuisce, come un fiume stanco,
alla vecchia porta di legno di uscita.
Rimango nei miei pensieri e nel silenzio assordante
della distanza.

Sul tovagliolo rosso del locale,
inizio a scrivere sovrapensiero
alcune parole del tuo messaggio, calcando le lettere,
soffermandomi sulle curve.

Con la stessa lena di un Blues,
la tequila scorre di nuovo nel mio bicchiere
con un sorriso del barman,
mentre con lo sguardo, fruga nella mia vita.

Lo lascio fare, come a non rispondere ad una violenza
di cui si sa già l'entità e il danno.

Spero che un giorno smetterai di fare confusione
[ToccheròLeTueDitaLentamente]
Tra il dolore ed il piacere,
[ChiederaiLeMieUnghieSullaPelle]
la paura ed il bisogno di ferire
[ScorderaiIlPerchèDiQuelloCheSiamo]
son certa che un giorno chiameremo tutto questo
[NonCiInteresseràL'AlbaDiUnNuovoGiorno]
col nome giusto
[EmpieCreatureAllaPerpetuaRicerca]
e ritrovata serenità.
[MiMancaIlTuoOdore]


Noi che sappiamo parlare e utilizziamo parole
in ogni occasione.
Noi che delle parole

abbiamo fatto vita e vissuto per esse.
Noi, che non riusciamo a parlarci quando siamo assieme
nello stesso momento.
Noi che abbiamo tutto dentro

e lo esprimiamo solo in fasi diverse,
sicuri e protetti dal sapere

che quello che proviamo ora,
l'altro lo proverà
in un tempo differente, in un altro luogo.

Se io provassi le sensazioni che generano le tue parole
e ti toccassi mentre queste hanno effetto sulla tua pelle,
che cosa accadrebbe?

venerdì, novembre 13, 2009

Probabilmente sarebbe dare un vigoroso colpo di timone
a tutto quello che sono e a dove è direzionata la mia barca.
Per ora ho solo un forte sentore nello stomaco,
stringo fra le mani il legno liscio e trattengo il fiato.

Ora cerco solo quel briciolo di coraggio in più,
o quella condizione che mi getti inesorabilmente
nel baratro della disillusione,
per cambiare rotta alla mia Ammiraglia.

E' necessario a volte operare delle modifiche alla rotta
per quanto brusche esse siano.
Danno il coraggio di non avere più nulla da perdere
e di rimettersi con la testa in quelle cose
che a mano a mano avevano perso di senso.

E ora continuo a stringere forte il legno,
lo sento nelle mie mani,
sento l'acqua che sbatte l'eliche
e il vento che gonfia le vele.

Una sola decisione e cambierò di nuovo
il corso della mia esistenza.

Trattengo il respiro,
ancora una volta,
aspettando l'onda giusta,
rispettando il mio volere
e il mio orgoglio di Donna.

mercoledì, novembre 11, 2009

Ed esiste sempre e comunque un dialogo dentro noi.
O con noi.
L'esperienza insegna che siamo i più grandi mentitori a noi stessi.
C'ho messo tempo prima di mettere seduto il mio Io e di dirgli di smettere di dirmi quello che volevo sentire e di non farmi vedere la realtà.
Ha abbassato gli occhi e mi ha risposto che la realtà non gli piace e che non voleva essere l'ennesimo che mi faceva del male.
Ho sorriso e ho compreso perchè cercasse sempre di illudermi, di farmi vedere un'altra dimensione.
Voleva proteggermi.
Allora ho preso il mio Io per mano.
Gli ho fatto giurare che non mi avrebbe più mentito e l'ho riportato dentro me.
Ora cammino con una forza in più, lui ha capito che insieme possiamo fare molto e qualche volta lo accontento.
Mi sdraio su un campo di margherite e gli chiedo di raccontarmi come sarebbe la mia vita se ... e lui è un mago.
Mi fa vedere quello che voglio, sa quello che voglio sentirmi dire, sa amarmi, coccolarmi.
E chiudo gli occhi ascoltando la sua voce e immaginando tutto quello che mi sussurra.
A volte si addormenta dentro me stessa.
E allora piano piano mi alzo, mettendo le braccia attorno alla pancia per tenerlo cullato e non svegliarlo.
Sta sognando i suoi stessi sogni.
Quello che mi racconta.
E una lacrima bagna il suo cuore arido e lui non lo sa, ma sto cercando di farglielo tornare a battere.
Prima o poi ci riuscirò.
E sarà un battito all'unisono con il mio.
E' l'unica cosa che manca a me e il mio Io.
Un battito all'unisono che possa dirmi che sono viva e che i miei sogni sono di nuovo vivi e che corrono, respirano, sognano e amano con me.
E posso ridere, urlare, piangere e correre verso ciò che desidero.
E che ora sta dormendo sognando nelle mie braccia.
Cammino verso casa, lo cullo con i miei passi.
Sorrido. Una lacrima. Ma non è amara.
[Anche per me.]

martedì, novembre 10, 2009

How You Remind Me.
Se mi conoscessi veramente,
avresti dovuto avere dubbi su tutto.
[non avevo nessun dubbio]

Senza chiedere.

Stanca di elemosinare un abbraccio,
un conforto e di ricevere nuovamente dolore,
accetto la solitudine.
[silenzio senza parole]

Quasi come fosse una liberazione.

Voglio avere tempo,
per curare le mie ferite e non pensare
se ne ho provocate di nuove o di vecchie.

Non pensare agli altri,
una volta soltanto.
[egoisticamente io]

Curare me stessa e andare avanti.

venerdì, novembre 06, 2009

Ho subito un danno.
Le persone danneggiate sono pericolose.
Sanno di poter sopravvivere.
È la sopravvivenza che le rende tali... perché non hanno pietà.
Sanno che gli altri possono sopravvivere, come loro .

Personal Jesus


Your own personal Jesus
[Il tuo Gesù personale]
Someone to hear your prayers
[qualcuno che ascolti le tue preghiere]
Someone who cares
[qualcuno che si prenda cura di te]
Your own personal Jesus
[Il tuo Gesù personale]
Someone to hear your prayers
[qualcuno che ascolti le tue preghiere]
Someone who's there
[qualcuno che ci sia]

Feeling unknown
[ti senti sconosciuta]
And you're all alone
[e sei tutta sola]
Flesh and bone
[carne e ossa]
By the telephone
[vicino al telefono]
Lift up the receiver
[solleva la cornetta]
I'll make you a believer
[ti farò diventare credente]
Take second best
[Il secondo dopo il migliore]
Put me to the test
[Mettimi alla prova]
Things on your chest
[Le cose nel tuo petto]
You need to confess
[Che hai bisogno di confessare]
I will deliver
[Te ne libererò]
You know I'm a forgiver
[Sai che sono uno che perdona]
Reach out and touch faith
[Tendi le mani e tocca la fede]
Reach out and touch faith
[Tendi le mani e tocca la fede]

Your own personal Jesus...
[Il tuo Gesù personale…]

Feeling unknown
[ti senti sconosciuta]
And you're all alone
[e sei tutta sola]
Flesh and bone
[carne e ossa]
By the telephone
[vicino al telefono]
Lift up the receiver
[solleva la cornetta]
I'll make you a believer
[ti farò diventare credente]
I will deliver
[Ti renderò libera]
You know I'm a forgiver
[Sai che sono uno che perdona]
Reach out and touch faith
[Tendi la mano e tocca la fede]
Your own personal Jesus
[Il tuo Gesù personale]
Reach out and touch faith.
[Tendi la mano e tocca la fede]

giovedì, novembre 05, 2009

Soy una Gargola

E la notte non mi fa paura,
è mia amica e mi trasforma,
tirando fuori da me stessa il meglio
di quello che gelosamente conservo di giorno.

E sono una Gargoyle che aspetta il buio,
pietrificata di giorno,
per riprender la vita all'ultimo bacio del sole.

E nell'oscurità mi muovo per cercare
ciò che alla luce posso solo desiderare.

Non potrà mai cambiare questa condizione,
lei è la mia rigenerazione,
la sorella perfetta,
l'amante ideale,
con le sue mani entra nella mia Anima
e se la prende ridandola al mondo.

Ancora una volta, per un'altra notte.

Soy una Gargola.

mercoledì, novembre 04, 2009

Veleggio come un'ombra

Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.
Alda Merini

lunedì, novembre 02, 2009

Era questo che ho cercato.
Non posso ora stupirmi del suo esito.


"And I know that he knows I'm unfaithful
and it kills him inside
to know that I am happy with some other guys
I can see him dying"
Riflettere un solo istante
per far si di avere la decisione
di cambiare l'orizzonte attorno.

E a volte piccole correzioni di traiettoria
portano a lungo andare
a un'inclinazione desiderata.

M'assale il pensiero di non aver tempo,
così bruscamente provo a girarmi
non riuscendo a reggermi in piedi.

Trovo un sostegno ignaro
e una luce acceca i miei occhi.
E' il bello della vita.

Volto così le spalle a ciò che vedo
perché non sono adatta alla felicità
e mi incammino diametralmente opposta.

Percorro così una strada diversa dalla prima
con la consapevolezza dello sbaglio
e l'umida notte a contatto di pelle.

Abbasso la testa e sorrido.
Ho iniziato a camminare.