Ed esiste sempre e comunque un dialogo dentro noi.
O con noi.
L'esperienza insegna che siamo i più grandi mentitori a noi stessi.
C'ho messo tempo prima di mettere seduto il mio Io e di dirgli di smettere di dirmi quello che volevo sentire e di non farmi vedere la realtà.
Ha abbassato gli occhi e mi ha risposto che la realtà non gli piace e che non voleva essere l'ennesimo che mi faceva del male.
Ho sorriso e ho compreso perchè cercasse sempre di illudermi, di farmi vedere un'altra dimensione.
Voleva proteggermi.
Allora ho preso il mio Io per mano.
Gli ho fatto giurare che non mi avrebbe più mentito e l'ho riportato dentro me.
Ora cammino con una forza in più, lui ha capito che insieme possiamo fare molto e qualche volta lo accontento.
Mi sdraio su un campo di margherite e gli chiedo di raccontarmi come sarebbe la mia vita se ... e lui è un mago.
Mi fa vedere quello che voglio, sa quello che voglio sentirmi dire, sa amarmi, coccolarmi.
E chiudo gli occhi ascoltando la sua voce e immaginando tutto quello che mi sussurra.
A volte si addormenta dentro me stessa.
E allora piano piano mi alzo, mettendo le braccia attorno alla pancia per tenerlo cullato e non svegliarlo.
Sta sognando i suoi stessi sogni.
Quello che mi racconta.
E una lacrima bagna il suo cuore arido e lui non lo sa, ma sto cercando di farglielo tornare a battere.
Prima o poi ci riuscirò.
E sarà un battito all'unisono con il mio.
E' l'unica cosa che manca a me e il mio Io.
Un battito all'unisono che possa dirmi che sono viva e che i miei sogni sono di nuovo vivi e che corrono, respirano, sognano e amano con me.
E posso ridere, urlare, piangere e correre verso ciò che desidero.
E che ora sta dormendo sognando nelle mie braccia.
Cammino verso casa, lo cullo con i miei passi.
Sorrido. Una lacrima. Ma non è amara.
O con noi.
L'esperienza insegna che siamo i più grandi mentitori a noi stessi.
C'ho messo tempo prima di mettere seduto il mio Io e di dirgli di smettere di dirmi quello che volevo sentire e di non farmi vedere la realtà.
Ha abbassato gli occhi e mi ha risposto che la realtà non gli piace e che non voleva essere l'ennesimo che mi faceva del male.
Ho sorriso e ho compreso perchè cercasse sempre di illudermi, di farmi vedere un'altra dimensione.
Voleva proteggermi.
Allora ho preso il mio Io per mano.
Gli ho fatto giurare che non mi avrebbe più mentito e l'ho riportato dentro me.
Ora cammino con una forza in più, lui ha capito che insieme possiamo fare molto e qualche volta lo accontento.
Mi sdraio su un campo di margherite e gli chiedo di raccontarmi come sarebbe la mia vita se ... e lui è un mago.
Mi fa vedere quello che voglio, sa quello che voglio sentirmi dire, sa amarmi, coccolarmi.
E chiudo gli occhi ascoltando la sua voce e immaginando tutto quello che mi sussurra.
A volte si addormenta dentro me stessa.
E allora piano piano mi alzo, mettendo le braccia attorno alla pancia per tenerlo cullato e non svegliarlo.
Sta sognando i suoi stessi sogni.
Quello che mi racconta.
E una lacrima bagna il suo cuore arido e lui non lo sa, ma sto cercando di farglielo tornare a battere.
Prima o poi ci riuscirò.
E sarà un battito all'unisono con il mio.
E' l'unica cosa che manca a me e il mio Io.
Un battito all'unisono che possa dirmi che sono viva e che i miei sogni sono di nuovo vivi e che corrono, respirano, sognano e amano con me.
E posso ridere, urlare, piangere e correre verso ciò che desidero.
E che ora sta dormendo sognando nelle mie braccia.
Cammino verso casa, lo cullo con i miei passi.
Sorrido. Una lacrima. Ma non è amara.
3 commenti:
Una lacrima materna, si direbbe.
P.S.
Gli ho fatto giurare che non mi avrebbe più mentito e l'ho riportato dentro me.
(lodevole)
d.
Grazie
Questo è tra i post più belli che ho letto, ho un brivido.
Sai sono belli questi regali, inconsci, che fai parlando di te. Ne faccio tesoro.
Un abbraccio.
Ciao
Posta un commento