venerdì, aprile 27, 2012


Sto bene fra le tue Braccia Calde,
che cingono le mie Spalle facendomi sentire Sicura.
I Rari momenti dove ci Scambiamo noi Stessi, sono senza Remore.

Paradossalmente, questo Inferno dove sono Sprofondata,
non è Così Male come voleva Apparirmi in Passato o nei Pensieri
Non tutte le Persone sono portate alla Canonicità di Rapporti e Sentimenti.

Esistono quelli che Possono e Intendono creare Situazioni Diverse,
condividere se Stessi Mordendo la Vita, senza lasciare nulla al Mondo.
Quelli che, della propria Carne hanno fatto un Commercio. E ne sono Fieri. 

Anime estremamente Deluse, Evolute, Mentali,
Terrorizzate forse da quello che i Legami possono Comportare.
Ma Cognitive e non semplicemente Libere come Altri vorrebbero far Credere.

Penetrabili Difficilmente, Estremamente Logiche,
abituate a muovere le Fila della Vita, la loro e la nostra, con Disinvoltura.
Come se quello hanno sotto le Mani, fosse Musica di uno Spartito Conosciuto.

Così sto bene fra le tue Braccia Calde,
cingono le mie Spalle facendomi Sentire Sicura di tutto quello che Ho,
scordando quel Passato Opposto, fatto di Insicurezze, Delusioni e Assenze.

giovedì, aprile 26, 2012

Immutabilmente


Potrei effettuare qualsiasi tipo di Congetture sui tuoi Ragionamenti,
o su tutto quello che di Te ancora non so e che non Chiedo.
Vorrei a volte essere nella tua Testa. 
Ed Ascoltare.

Senza avere il Bisogno di mettere le Parole una davanti all'altra,
basterebbe uno Sguardo, un cenno del Capo, per capirci,
come i migliori degli Amanti sanno fare. 
Alla Perfezione.

Ma le mie Mani rimangono irrimediabilmente Gelide,
il mio Cuore non riesce ad Esultare dell'Avvenire,
Blocco i Pensieri in Singhiozzi Impiccati.
Semplicemente.

Domandarsi se questo Nuovo modo di Reagire e di Agire
fosse incline alla mia Reale Natura e Modo di Essere
ora è del Tutto Scontato.
Sono così.

Innegabilmente ero in Piedi a braccia spalancate davanti ad un Burrone,
per gioco hai posto una Mano dietro alla mia Schiena
e mi hai Spinto dove non sapevo di Andare.
Nel Vuoto.

Cadendo ho visto scorrere tutta la mia Vita, le Emozioni, le Persone,
tutto quello che mi aveva Nuociuto, Indignato, fatto Sorridere,
ciò che Desideravo, che non Volevo.
In un Attimo.

Ed ora che la tua Mano ha afferrato la mia prima che Sprofondassi,
è come se io stia attendendo ancora l'Impatto col Suolo
e non mi curo della tua Presenza.
Così è.

E così sarà fin quando le tue Parole riusciranno a Svegliarmi
da questo stato di Limbo dove sono stata Messa
e dal quale non ho Esigenza di uscire.
Immutabilmente.

martedì, aprile 24, 2012


Ho Avuto così tanti Coltelli Bloccati dentro di Me
che quando mi hanno dato in Mano un Fiore,
non sono Riuscita a capire di cosa di Trattasse.

Ci vuole Tempo.

Questa Notte


E stanotte ho sentito l'attrito delle tue Unghie sulla Pelle,
non sei in grado di Comunicare se non in Difesa.
Intraprendere un discorso semplice, ancora è troppo difficile per Noi.

Per Noi che ci siamo Graffiati così tanto l'Anima,
che rimaniamo inermi ogni cosa che accade
e non riusciamo a manifestare quello che Abbiamo dentro.

Continuiamo a Ledere quelle Ferite che sono ancora aperte.
Se non lo fossero, non ci sarebbe veramente nulla ancora fra Noi.
Invece ci facciamo del male a vicenda. Ci accusiamo.

Probabilmente non siamo in grado di gestire un rapporto,
senza alcuna configurazione iniziale, non lo abbiamo mai fatto.
Non abbiamo mai compreso cosa eravamo l'uno per l'altra.

Abbiamo ricoperto così tanti ruoli, abbiamo confuso le Parole,
i Ragionamenti, le mie Emozioni e le tue mancate Regole.
E forse cerchiamo una strada per reagire a tutto questo.

Ma, per arrivare a cosa, mi sono chiesta questa Notte.
Effettivamente non credo di essere ancora nei tuoi Pensieri,
o che tu possa aver Piacere nell'intraprendere nuovamente un Rapporto.

Anche perché non sapremmo di nuovo come Gestirlo,
anche alla Luce di tutto quello che ora ti Appartiene e mi Appartiene
e tutto quello che volontariamente hai Lasciato cadere in un Tacito Silenzio.

Sei sicuramente un Congegno che si Spegne da Sé,
te l'ho sempre detto. E di cui non ho mai compreso i meccanismi
perché esulano totalmente da qualsiasi stereotipo normale di Vita.

Ed alcune volte questa accezione è stata un complimento.
Ora forse non lo è, perché ti porta, come sempre,
ad avere un atteggiamento di Contrasto e mai di Costruzione.

Ma alla fine, come dicevo prima ... Costruzione di che?
Che cosa desideri ancora da me?
Quale senso hanno le tue parole se poi non hanno un proseguimento?

lunedì, aprile 23, 2012

Il Nulla negli Occhi


Senza Parole. Esattamente.
Quegli Occhi completamente Vuoti.
Prima li Percepivo come Incantatori e pieni di Vita.

Ma senz'altro avevi Ragione Tu.
Ti ho sempre Sopravvalutato, non eri quello che Credevo.
Non avevi assolutamente Pensiero, Riflessione e Mistero.

Eri Solo Terra, sparsa per il Mondo.
Senza alcuna alternativa di Cambiamento e Crescita.
Grettitudine Mentale e Evolutiva.

Non sei stato in Grado di una Frase sensata.
Forse l'Ignorarmi sarebbe stata la Mossa migliore,
invece di inscenare una Patetica Amicizia che non Esiste.

Sono Rimasta male Francamente.
E senza un'Alternativa Valida al Nulla
che ti Stai Creando intorno e che gli Altri iniziano a Notare.

venerdì, aprile 20, 2012

La Tua Croce


Ho perso la tua Croce, Amor Mio.
L'ho dimenticata in mezzo alle Pieghe della tua Pelle
durante il Nostro ultimo Amplesso.

Oscillante fra i Battiti e il mio Collo,
Bruciava di un Calore che neanche tu m'Hai Regalato.
Sfregiava il mio Seno incuneandosi nel Cuore.

Così l'ho Sfilata mentre mi Prendevi. Fingendo di Adorarla.
L'ho tenuta nella Mano fino all'Ultimo momento. L'Ultimo Bacio.
Poi ho aperto i Palmi lasciandola Cadere.

Nudo sul mio Letto, giacevi Adone di Terra.
Ho carezzato la tua Carne ancora Matida dei miei Umori,
scorrendo con i Polpastrelli su tutti i Nostri Errori.

Ho perso la tua Croce, Amor Mio.
L'ho incastonata fra le Bugie e le Omissioni della tua Vita,
durante il Nostro ultimo Tradimento.

Mentre mi abbracciavi, circondandomi di Baci,
t'ho avuto Violentemente. Crudelmente. Senza Cuore.
Non ti sei Accorto di Nulla. Ti sei lasciato Fare.

Leccando il tuo Piacere hai scordato Lei.
L'hai chiusa in uno dei tuoi Mille Cassetti. Eclissandola.
E te l'ho lasciato fare.

Ho conficcato le Dita attraverso le Costole,
per arrivarti di Nuovo dentro l'Anima,
per Sussurrarti quelle Parole che non avresti Voluto Sentire.

Ho perso la tua Croce, Amor Mio.
L'ho fusa fra i Nostri Esseri, Liquefandola fra il mio Orgasmo
e i tuoi Occhi Sgomenti, durante il Nostro ultimo Attimo.

Come è Semplice indirizzare la tua Vita.
Plasmare le tue Idee e le Emozioni.
Come ci si Sente forti, quando non si ha Niente da Perdere.

Perchè Tu sei il Nulla.

giovedì, aprile 19, 2012

Terra e Tempesta


Tendo le mie Mani sulla Vita.
Chiudo gli Occhi ricordando Attimi non Eterni.
Le Emozioni sono diventate Labili.
Lo sapevamo Entrambi mentre ci Baciavamo per l'Ultima Volta.

Continuo a Sognare e mischiare Realtà con Fantasia.
La mia Mente plasma situazioni che mai si Avvereranno.
Così Vivo Situazioni parallele a questo Presente.
Ancora con Te.

Non c'è più Passione nei miei Desideri.
Non agogno più il tuo Corpo, forse neanche la tua Anima.
Vorrei solo cancellare tutto ciò che è Stato.
Per non aver Nulla di cui Esser stata felice e non Esserlo adesso.

Cerco razionalmente di comprendere cosa ci Lega.
Eppure non c'è Niente che tu m'hai dato che io non Abbia.
Forse ogni Vittima rimane legata al suo Boia.
Se ne Innamora inconsciamente.

Dovremmo Distruggere queste Codipendenze.
Comprendere che non c'è nulla di Buono nell'Appartenere.
Che se vogliamo Veramente qualcosa non dobbiamo Attendere.
Ma dobbiamo fare del tutto per Prenderla.

Ho sempre avuto la Sensazione che gli Eventi nelle tue Mani
fossero del tutto Casuali e mai portati da un Tuo lavoro.
Che tutto ciò che ti Circondasse fosse completamente Inutile.
Che ti fosse cascato Sopra come Pioggia.

E che anche io fossi stata Temporale.
Piacevole per un'Estate arsa dal Sole cocente della Solitudine.
E una volta che tutto questo fosse stato Rigenerato,
avessi visto le Complicazioni dovute a un tal Connubio.

Ed è stato nettamente più Lineare aprire un Ombrello
che affrontare la Tempesta che si batteva forte sulla tua Terra.
Forse cambiare addirittura Paese sarebbe stato più Semplice.
Perdendo tutto quello che avevi Vissuto.

E così hai fatto. Hai girato le tue Spalle alla tua Terra.
A tutto quello che avevi Costruito, che avevi Mutato, che avevi Imparato.
E ti sei diretto altrove, stupendoti della mia Rabbia e del Rancore.
Come se fosse la cosa più Semplice e Normale di questo Mondo.

Fuggire dalle Persone, dagli Eventi, dalle Problematiche.
Per una Persona che nulla ha da Perdere se non Se stesso
e che non ha un'Alta considerazione di ciò che è,
dovrebbe essere Estremamente Semplice e senza Riflessione.

Così continuo ad Abbattermi sulla nostra Terra,
quella che hai lasciato senza Controllo e senza Amore.
E se prima era fondamentalmente Distruzione e Disperazione,
ora sono nati i Germogli dal Dolore e dalla Delusione.

Ho smesso di Piovere. E sono rimasta a guardare.
M'abbattevo su me stessa, mentre tu come al solito,
mi avevi lasciato libera di farlo e sola a prenderne le conseguenze.
Così mi sono Fermata e ho atteso.

Ed ora è tornato il Sole. Debole dietro alla cortina di Nuvole.
E sai, qui si respira della Buona Aria fresca. Ed è tutto così Leggero.
Da quando non ci Sei. Da quando non vedo il tuo Viso interdetto.
E stranamente Sorrido e sono Serena.

Forse per la prima volta da quando ti Conosco.

mercoledì, aprile 18, 2012

Black Dalila


Black Dalila,
le tue Braccia stringono in Seno e l'Anima tutta,
le Spalle si affossano fra le Pieghe del Collo e i Pensieri.

Un tè alla Vaniglia non può togliere questo Amaro dalle Labbra,
ma tu continui a Camminare al di sopra degli Eventi e delle Paure.
Non stai Tremando, Amore mio, è solo un pò di Te che se ne va.

Respira a fondo, come a Schiacciare quel Vuoto nello Stomaco.
Non guardare il Cielo proprio ora. I Tuoi Occhi non sono pronti.
La Libertà di Volare si conquista con delle Ali buone.

E Noi le abbiamo Sporche di questo Catrame, che non se ne va.
Lasciati carezzare in questa Notte, mentre con i Piedi sposti le Lenzuola.
Fammi Innamorare di quella Luce che è Riflessa nel tuo Sguardo.

Con un Sorriso e una Risata sei capace di Schiarire l'Aria.
la tua Bocca disegnata, incornicia le tue Sensazioni Inespresse.
Come sarebbe essere Felici, Black Dalila?

Ma forse è proprio questo a cui non siamo abituate.
Il Dolore lo sappiamo domare, possiamo tenerlo a Bada, giocandoci a Dadi.
Ma della Felicità temiamo la sua Instabilità.

E l'immenso Boato quando tutto torna alla Normalità.

martedì, aprile 17, 2012

Dolce Comprensione


Essere parte della Tua Argenteria.
Collocata li. In Attesa di un tuo Gesto.

Scendere dalla Libreria stando Attenta.
A non far Rumore, a non rovinare il tuo Tappeto.

Sorridere Dolcemente come mi hai Insegnato.
Muovermi sinuosa. Camminare accarezzando il Manto Nero.

Arrivarti davanti e accucciarmi sulle Caviglie.
Posare la mia Testa fra le tue Gambe, socchiudere gli Occhi.

Girare intorno alla tua Poltrona.
Saggiare la Pelle delle guance, sfiorarti le Labbra.

Posare la mia Bocca sul tuo Collo.
Giocare dolcemente con i Lobi delle tue Orecchie.

Scendere con le Mani lungo il tuo Petto caldo.
Slacciarti la Camicia da dietro, per arrivare ai Pantaloni.

Sentire i Tuoi Respiri Profondi. Ancora una volta.
Attendere Tremante.

Continuare ad Sfiorare la Pelle con le Dita.
Scendere con l'altra Mano lungo i miei Fianchi.

Sentirlo Freddo, Tagliente. Liberatorio.
Sorridere inclinando la Testa da una Parte.

Come se stessi Cantando una Ninna Nanna,
l'Ultima Dolcissima Litania di un Requiem già Scritto.

Affondare la Lama nella Tua Carne.
Sentirla Entrare Velocemente. Inaspettatamente.

Godere di ogni Tuo Sussulto, Fremito, Parola Impiccata.
Respirare nelle Membra stanche. Di tutto quello che ho Passato.

Ora lo Compendi vero?

mercoledì, aprile 11, 2012

Cinestetica


Forse dovrei Smettere.
Cerebralmente non è un Cibo appagante.

Esistono veramente poche Persone in grado di Darsi.
E di Elargire, con cognizione di Causa, Luogo e Misura.

Poi il Gioco può essere Fine a Se Stesso.
Ma perché Provare se non Per Riuscire?

Trascinarsi tanto per Impiegare il Tempo.
Non ha alcun Senso.

Hai Ragione Milord, Esistono Altruisti ed Egoisti.
Ma negli Altruisti,a cui appartieni, inserirei tre Sotto Categorie.

Visivi, Auditivi e Cinestetici.
Moltissimi i Primi, Strani i Secondi, Rari i Terzi.

Per quanto Preferisca di Lunga i Visivi,
appartengo alla Categoria dei Cinestetici.

E per me l'Assenza Emozionale è Fonte di Diniego.
Il Corpo può provare quello che Desidera, ma se non c'è Connessione...

Tutto Decade.
Come un Vecchio Castello lasciato a Se Stesso. Meraviglioso e Inutile.

Ho ancora l'Amaro in Bocca, Sottile Veleno.
A volte l'Appetito inganna la Gola e lo Stomaco.

Cedere non è mai Cosa Migliore, come Insegnano.
Ma cosa posso farci. Sono Volubile.

Te lo avevo detto.

venerdì, aprile 06, 2012

... Senza ...


Viene da Lontano. Solo per Scoparmi.
E' un Ruolo Nudo, che non abbiamo Mascherato.

Come se al Mondo non ci Fosse tempo per Illudersi.
Pochi Preamboli e Futili Parole. Quello che Vogliamo è Qui.

Sto perdendo le mie Connessioni Mentali.
Tutto diviene così Macchinoso e Scontato.

Il Gioco e l'Affinità che si era Creata all'Inizio,
non è stata Alimentata e tutto sta Decadendo. Come un Domino.

C'è l'Altra parte di Me che non sto Nutrendo.
La sto Ingabbiando per cercare di Resuscitare ciò che era Morto.

La Passione che Lui aveva Ucciso dentro di Me.
Quel fare l'Amore e non preoccuparsi di Nulla. Che doveva essere Naturale.

E che invece era così Forzato, Violentato, Programmato.
Mesi di Repressione Esercitata sulla Carne e sul Cuore.

Poi il Cuore è Dipartito, Spaccandosi in Mille Pezzi.
Come se prima Fosse stato Gelato. Ghiacciato.

E sono "Maturata" a detta Tua, ho tolto l'Illusione.
Perchè Nessuno dà Qualcosa per Nulla.

E forse anche Innamorarsi è un Patto che va stipulato Prima.
Questa volta non Regalo Scatole con pezzi di Me, ma Editti.

E una volta Sottoscritti non Possono essere Mutati.
Guardare dall'Alto le Persone e poter dire "Te lo avevo Detto"

E andarsene con la Stessa Serenità con cui Varchi la mia Porta.
Senza alcuna Speranza, senza alcuna Parola, senza Pensieri.

giovedì, aprile 05, 2012

Non Accorgersi ...


Lui dice di non averti Riconosciuto.
Che non eri Tu quella sera. Che sei Vuoto.
Completamente.

La disperazione nello Sguardo Sgomento.
L'immensa Solitudine ti sta Mangiando l'Anima.
Quella che non sapevi di avere.

La Felicità di Attimi passati non è Bastata.
Non sono sufficienti i Ricordi per Vivere.
La loro Mancanza è Devastante.

Stai chiudendo gli Occhi a Tutto.
Anche al Senso della Vita che non ti Dai.
Sei Ostinato e Testardo come al Solito.

L'Unica mia Speranza è che tu non te ne Accorga.
Che continui a Respirare e a Muoverti.
A Sorridere e Scherzare con le tue Maschere.

La tua Pelle è così Fredda oggi.
Le mie Carezze sono lontane e sperdute.
Non riconoscerei il Tuo Odore.

La Nausea è l'unica cosa che ci fa Sentire Vivi.
Innesca in Noi il meccanismo della Difesa.
Un Equilibrio che si sta Rompendo a Momenti.

Ora so che ogni Uomo trova la sua Dannazione.
Un Rettile può cambiar Pelle ma non cambia il Cuore.
E spero ancora che tu non te ne Accorga.

Che sei Morto. Anche se puoi Respirare.

lunedì, aprile 02, 2012


Esistono Rapporti Inclassificabili.
Non sono Amore né Amicizia.
Sta a Noi inventare una Definizione.

E io li chiamo Tossici.

Non sei abbastanza Nuda quando sei Nuda.

L'increspatura della Pelle ti è Drappo Regale,
la Criniera disciolta velo brunito,
l'incedere tuo Gesto studiato,
le tue molli parole artificio di Maga,
l'Anima si nasconde tra le curve ciglia,
come alpestre Cerbiatto tra rovi amici.

Non sei abbastanza Nuda quando sei Nuda.

Il mio Occhio attento scorge mille ritrosie,
infinite pause, beccheggi del Piacere,
il mio orecchio estenuati battibecchi,
del si e del no.

Non ho scelta T. Amata dovrò spogliare
persino la tua Nudità.

Nudo


La Maturità nei Rapporti non Esiste.
Esiste solo l'accettazione di ciò che ti viene Proposto.

E' un Gioco che devi saper Bilanciare,
contravvenendo o seguendo le Regole imposte.

Tutto è Possibile, non ci sono Limiti.
Basta chiudere gli occhi e Fidarsi.

Ma Fidarsi di cosa?
Di un Sorriso che Beffa la Vita e di uno Spirito Noir.

Di un qualcosa che Anni fa non avresti preso in Considerazione
e che l'Aridità e la Consapevolezza appena acquisita, ha Mutato.

Chiudere in una Scatola il tuo Vero Essere,
Regalarlo solo attraverso i tuoi Singhiozzi Impiccati.

Tralasciare Eventi e Storia quotidiana,
forse Inventare un Personaggio e Vestirlo di Notte.

Lo Sgomento del Ritornare alla Realtà,
piano piano s'attenua. Diventa Impercettibile.

Bipolarizzare la Vita, Cambiandone gli Ideali, lo Scopo.
Plasmare con le Mani tutto ciò che è Sogno.

Ma Stavolta, Riuscire a Sfiorarlo con le Dita,
entrargli nella Carne e fissarlo negli Occhi.

Forse è proprio questo che Crea il mio Distacco.
Il Credere fermamente che i Sogni si Possano solo Lambire.

Ma non Toccarli.

Così continuo a Cibarmi della tua Carne Diafana,
delle Lenzuola Umide dell'Odore dei tuoi Umori.

Della tua Bocca Disegnata e Ritoccata al Momento,
di Occhi Vivaci e Tremanti come Acqua d'Oceano.

Dei tuoi continui "Come Stai ...",
e delle mie Mille e Mille Domande Inabissate.

Per poi Svegliarmi la Mattina e Rimuovere Tutto.
Indossare i Miei Tacchi e il mio Tallieur. Il mio Sorriso Migliore.

Perchè, come dice Nudo ...

"... è Nella Vita di Tutti i giorni che mi Travesto.
E quando sono con Te, sono il mio vero Me Stesso ..."