martedì, giugno 02, 2009

La Musa Malata

Ahimè, povera musa mia, che cos'hai stamane?
I tuoi occhi vuoti sono popolati di visioni notturne,
e vedo sul colore del tuo volto riflettersi alterni,
freddi e taciturni, follia e orrore.

Il succube verdastro ed il folletto rosa hanno versato in te,
dalle loro urne, la paura e l'amore?
E d'un pugno dispotico e ribelle l'incubo
ti ha forse annegata al fondo di un favoloso Minturno?

Vorrei che esalando odore di salute il tuo petto
fosse frequentato sempre da pensieri vigorosi
e il tuo sangue cristiano scorresse a ritmici fiotti,
come i suoni numerosi delle sillabe antiche
ove regnano volta a volta Febo,
padre di canzoni e il grande Pan, signore delle messi.


Le fleur du Mal

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Charles Baudelaire..
una poesia bellissima, l'ho sempre pensato.
Bacio.

Lorenzo ha detto...

Non è facile essere Musa...
fonte di continua ispirazione e perdizione per il suo Dio...

prendimi l'anima ha detto...

adoro Baudelaire..un abbraccio

Unknown ha detto...

Non esplode dal nulla un vulcano Sarah.. persone false,parole facili, in due anni di blog sono successe tante cose ne ho viste tante e forse anche troppe.
Dolori di una vita passata e mai dimenticati dei quali ancora oggi porto i segni mi fanno essere troppo fragile,troppo indifesa nel percorso della mia vita non mi sono state date armi per difendermi. Oggi me le sono costruite, so'chi sono e so'cosa questi miei occhi hanno visto, ho visto tante cose che tengo per me perche'io ho una sola parola.

Il calore,l'affetto l'Amore l'ho cercato ovunque senza pero'mai elemosinarlo. Ho dato sempre tutta me stessa alle amiche cosi' come agli amici..

Ma oggi ho paura di me stessa e maggiormente degli altri specialmente quando si tratta dei deja vu

Eppure dio solo sa'quanto....
A presto Anima Mia

Julien Sorel ha detto...

O musa del mio cuore, amante dei palazzi, avrai tu, quando Gennaio libererà i suoi venti, nella nera noia delle sere

nevose, un tizzone che scaldi i tuoi piedi violacei?

Rianimerai dunque le tue spalle marmoree ai raggi notturni che filtrano attraverso le imposte? Al sentire borsa e palazzo

a secco, raccoglierai l'oro delle volte azzurrine?

Bisogna che tu, per guadagnarti il pane d'ogni sera, dondoli, come il chierichetto, l'incensiere, cantando un Te Deum cui

non credi?

Oppure, come un saltimbanco a digiuno, mostrerai le tue grazie e il tuo riso molle d'un pianto che non si vede per far sì

che il volgo si sganasci dalle risate?

Diverse e susseguenti queste due odi di C.Baudelaire.
I tempi cambiano e le persone no,abbiamo solo un modo differente di affrontare e assorbire le cose,e una maniera diversa poi di porci agli altri.
E nel nulla,in quello che sbalordisce nel non ritrovare ciò si vuole da noi,pochi riescono a senetire la musica del flauto di Pan e apochiè permesso di udirlo.

alice ha detto...

è sempre un piacere...

Squilibrato ha detto...

Ogni mattina gli occhi sono popolati da visioni notturne. Sono le nostre visioni.

fatasilente ha detto...

ogniuno di noi ha la sua musa..
la mia per ora si è rifugiata in un angolo della mia anima che ancora non trovato...probabilmente è un periodo di stanchezza e sofferenza..quindi fantasia..ispirazione..armonia..sono celati in essa..speriamo sia un momento breve..io amo scrivere ciò che sono, e lei è colei che mi da una mano ad esprimermi...uscira ne sono sicura...uscirà
una buona giornata
da....

(`’•.¸(`’•.¸*♥*¸.•’´)¸.•’´)
´¨`♥… Fata Silente…♥´¨`
(¸.•’´(¸.•’´*♥*`’•.¸)`’•.¸)

darklady ha detto...

Non mi prenderanno mai Asha non mi avranno mai, piuttosto morta.

Anonimo ha detto...

ciao Asha,
stavo leggendo qualcosa di questo autore e guardacaso volevo postare qualche suo pensiero anche io.
complimenti, belle scelta..Molto bello !
ci sentiamo...

darklady ha detto...

Cio'che ho chiesto agli abissi prima di buttarmi e di aver cancellata la mia mente.sono stati due nomi,ho implorato di non scancellarli e ricordo bene che uno di questi era
Asha.
Sei importante per me tanto quanto forse non sai e neppure riesci ad immaginare.

Paul Gatti ha detto...

Ho capito che siete un gruppo di persone che amano il nero. Dovrò indagare meglio su di voi.