Gelidi brividi correvano sulla mia schiena,
mentre questa veniva dolcemente appoggiata al muro
accanto alla porta di ingresso della tua casa.
Non proferendo alcuna parola,
ma guardandomi negli occhi,
come in una danza, mi avevi accompagnata.
Con una mano avevi afferrato i miei polsi
e li avevi alzati sopra di me, bloccandomi.
Ti avevo chiamato l'altra sera, perché ero in confusione,
la mia testa continuava a farmi del male,
le anime si mescolavano ad altre,
con i loro pensieri e il loro ricordo di dolore.
Tu volevi il mio piacere e la mia eccitazione,
mentre mi guardavi negli occhi e facevi scorrere la tua mano,
lentamente, fra le mie gambe.
Ero completamente destabilizzata da questo,
confusa e presa dalle tue movenze,
ma avevo voglia di assecondarle,
lasciarmi andare.
Ad un tratto la forza mi comprimeva contro il muro violentemente,
mentre la tua mano freneticamente ricercava
la chiave del mio piacere.
Mi hai stretto ancora nella tua morsa,
era quello che desideravo...
...essere desiderata.
E così forte eri dentro di me
che mi dimenavo e non riuscivo a respirare.
E più continuavo a muovermi e a sfuggire
e più ti immergevi, con la furia e la passione che sai darmi.
In qualche momento non riuscivo neanche a poggiare
un piede a terra, tanto la tua veemenza sollevava
il mio corpo.
La mia testa finalmente non c'era,
non ascoltavo i pensieri, ma solo le tue mani.
Ero venuta solo per parlare, mi ripetevo,
per sfogare il mio malessere, e sorridevo,
e sapevi che farlo sarebbe stato solo il prolungare il mio dolore,
rivangare il passato.
Così hai ottemperato la scelta migliore,
staccare la mia testa e darmi coinvolgimento,
farmi rendere conto che a volte nella vita
non esiste solo quello che io non riesco ad ottenere
dagli altri.
Ma può essere piacevole concedere
quello che gli altri desiderano da me.
mentre questa veniva dolcemente appoggiata al muro
accanto alla porta di ingresso della tua casa.
Non proferendo alcuna parola,
ma guardandomi negli occhi,
come in una danza, mi avevi accompagnata.
Con una mano avevi afferrato i miei polsi
e li avevi alzati sopra di me, bloccandomi.
Ti avevo chiamato l'altra sera, perché ero in confusione,
la mia testa continuava a farmi del male,
le anime si mescolavano ad altre,
con i loro pensieri e il loro ricordo di dolore.
Tu volevi il mio piacere e la mia eccitazione,
mentre mi guardavi negli occhi e facevi scorrere la tua mano,
lentamente, fra le mie gambe.
Ero completamente destabilizzata da questo,
confusa e presa dalle tue movenze,
ma avevo voglia di assecondarle,
lasciarmi andare.
Ad un tratto la forza mi comprimeva contro il muro violentemente,
mentre la tua mano freneticamente ricercava
la chiave del mio piacere.
Mi hai stretto ancora nella tua morsa,
era quello che desideravo...
...essere desiderata.
E così forte eri dentro di me
che mi dimenavo e non riuscivo a respirare.
E più continuavo a muovermi e a sfuggire
e più ti immergevi, con la furia e la passione che sai darmi.
In qualche momento non riuscivo neanche a poggiare
un piede a terra, tanto la tua veemenza sollevava
il mio corpo.
La mia testa finalmente non c'era,
non ascoltavo i pensieri, ma solo le tue mani.
Ero venuta solo per parlare, mi ripetevo,
per sfogare il mio malessere, e sorridevo,
e sapevi che farlo sarebbe stato solo il prolungare il mio dolore,
rivangare il passato.
Così hai ottemperato la scelta migliore,
staccare la mia testa e darmi coinvolgimento,
farmi rendere conto che a volte nella vita
non esiste solo quello che io non riesco ad ottenere
dagli altri.
Ma può essere piacevole concedere
quello che gli altri desiderano da me.
6 commenti:
Perche'dare se stesse ad un uomo che ti desidera veramente....e' dannatamente bello!...Un bacio Stella.
è però la scelta migliore ?
Sempre lasciarsi desiderare...un pochino:)
Lasciarsi andare al desiderio,mentre la mente viene attraversata solo dal piacere,catturare un sogno e renderlo reale.
Ti assicuro, mi sono accorto solo ora del tuo commento sul mio blog in inglese. E' passato certo qualche giorno ma presto vengo da te. Per discuterne.
Ciao e a presto.
Se il piacere è vero piacere e non soltanto momentanea anestesia dal dolore, allora va tutto bene. Hai concesso quel che gli altri desiderano da te o hai avuto quel che tu desideri dagli altri?
Posta un commento