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col tuo coltello
in modo da ricordarmi di averlo
se decidessi di giocare con te
senza usare i sentimenti.
Il mio essere è cambiato,
scurito dalla notte
e dal manto nero che ho cinto attorno a me.
I miei occhi ora hanno una maschera nera
attorno all'azzurro cristallino,
i miei capelli sono ebano sulla mia pelle di Luna.
Ho voglia di giocare,
per la prima volta lucidamente attratta
da un gioco mortale,
nel quale non ci saranno
ne vincitori e ne vinti
ma solamente chi saprà rialzarsi
dopo la devastazione.
E il mio passato ha fortificato le mie gambe,
teso i miei nervi,
aguzzato logica e ingegno.
Non entro mai in un gioco per far male,
ma quando mi accorgo di esserne dentro,
ne prendo le redini
perché ho imparato a farlo.
Ho voglia di giocare,
ne ha voglia la mia Anima Nera,
ne ha voglia il mio Corpo Esausto,
la mia Perversa Mente.
Il Cuore?
L'ho rinchiuso in una scatola
e ne ho tracciato uno sul mio seno
col tuo coltello
per ricordarmi, alla fine di questo gioco,
di averne uno.
4 commenti:
Pensi sia un gico Asha...Nulla e'un gioco...nulla.
Traccia il cuore sentilo battere...
Mi sembra di ricordare qualcosa tipo qualcuno che i hadetto ,non sei un uomo,sei una crociata,con le sue dovute conseguenze.
gioco di donna?
[sotto ogni gioco di donna c'è un cuore.e mai una Donna,si dimentica di averne uno.perfino quando crede o dice di giocare]
..se nn hai mai visto quel film te lo consiglio...
ti abbraccio
Un gioco al massacro non ha sentimenti, vincitori nè vinti... solo devastazione...
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