lunedì, giugno 22, 2009

Temo sia ora che parliamo.
E' arrivata l'ora dove il tuo regalo, non è più un dono.
Ma una agonia.
[girati ora e guardami neglio occhi]

E' ora che tu la smetta di giocare.
E mi liberi da questo marchio
che hai imposto nella mia mente e non riesco a restituirti.
[una lettera scarlatta]

Non mi sembra di averti chiesto nulla del genere,
non io chiesi di essere differente dagli altri,
tanto meno di vivere una vita super partes.
[lo spleen]

E' ora che tu la smetta di ridere,
che riprenda ciò che mi hai dato,
non riesco più a conviverci,
perché non serve a me a salvare gli altri,
non serve agli altri per capire e reagire,
non serve al mondo per essere redento.
[non capisco perchè, aiutami ...]

E' solo la mia Dannazione.
Stillicidio di " ......un bacio".
E' ora che parliamo, si voglio parlare con te che chiamano Dio
e cercare di capire che cosa volevi
e magari di scusarmi per non aver compreso le gioie
che questo veleno mi avrebbe dovuto elargire.
[sono immune a cosa? al nulla?]

O forse non ho compreso come usarlo
e rivelandolo non faccio altro che inabissarmi,
passare da uno psichiatra all'altro
finché non si rendono conto che è reale
e mi lasciano nel mio limbo.
[disperazione della redenzione fallita]

Temo sia ora di parlare.
Se non con te con chi per te,
e cercare di risolvere la mia via e il tuo dono.
[sai dove è. Riprendilo]

Volesse poter dire questo,
anche renderti la vita che mi hai infuso.

1 commento:

UIFPW08 ha detto...

Temo che sia ora che parliamo.
Temo che qualcosa sfugga ai miei occhi piu di quanto possano sfuggire ad un silenzio di parole che continuano ad uccidere. Temo che di veleno ne ho fatto virtu per comprenderne l'essenza pura. Credo in ciò che nèssuno mi può togliere, e non voglio capire.