Lentamente Pioveva.
Seduta sulla soglia della Finestra,
guardavo spegnersi la Sera.
Avevo voglia di te.
Lo avevi trovato scritto
fra le mie Parole,
senza alcuno stupido pudore.
Le ore sono trascorse
come Piccole Gocce d'Acqua
scivolate fuori da un Rubinetto.
Le due di Notte.
Anche la mia Pelle
si era stancata del Freddo mantello
che la Notte le aveva Regalato.
Così con due passi ero nel Letto,
rannicchiate le gambe allo Stomaco,
con le Mani stringevo le Caviglie.
Mi domandavo se questo mio desiderarti,
potesse farti male in qualche modo,
potesse destabilizzarti o disgustarti a volte.
Ragionamenti nel Silenzio.
Così ho chiuso gli Occhi
cercando di far Spazio nell'Anima,
Sgomberarla dal Dolore.
Lentamente ho preso ad accarezzarmi
per lenire ogni senso di inutilità,
di vuoto, di solitudine.
Tutta quella fame che è dentro
e che non riesco a tranquillizzare.
In alcune sere ruba anche i miei Sentimenti.
Ed ho Sognato.
Il Mare aperto, le corse in spiaggia,
i viaggi in moto e posti mai visti,
la tua Pelle Dolce e le tue Mani.
Le lunghe notti passate con una Birra,
le risate Calde e Sudate dell'Estate,
gli Amici sui quali poter contare.
I voli in Aereo e lingue sconosciute,
cibi mai assaggiati e le tue smorfie,
ballare tutta la Notte in un'altra Musica.
Ed ogni sera dormivo in un letto diverso
e giravo lo sguardo ed ero Sola.
La mattina quando mi svegliavo mi eri accanto.
Ma iniziava un nuovo viaggio
e dovevamo partire.
Colazione in fretta verso nuovi Mondi.
L'unica Nota Stonata
rimaneva la mia Fame di te,
della tua Carne, del tuo Odore.
La Mattina.
Mi sono svegliata piangendo,
ma non era Dolore, non era Tristezza.
Era la Fame tramutata in Rabbia.
Perché non desidero altro che Te
e non c'è nessuno che possa Sfamare
quello che è nel mio Stomaco.
Ho asciugato con i Palmi, gli Occhi.
Un Nuovo giorno, un Nuovo Mondo.
Guardavo il Soffitto.
"Ero stanco, sono crollato ieri sera ..."
e ho sorriso ancora, allargando le braccia nel letto,
legata a quella Croce che con Amore avevo scelto.
1 commento:
..molto bella.
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