domenica, aprile 04, 2010

Touchè

Ho una scarsa Predisposizione a prendere gli Eventi
in modo Easy. Tutto mi entra dentro Emozionalmente.
Mi sono sempre chiesta se questa mia caratteristica
sia assorbita, anche incosciamente, dalle Persone.

Nella poltrona di questo piano bar,
ascolto Valeria cantare le nostre canzoni.

La sua voce calda pervade il mio Animo,
proprio in questo momento di gelo, Lei riesce ad arrivarmi.

Sollevo, chinando il capo, l'ennesimo drink.
Ai suoi ricci rossi e alle mie labbra nere lucide.

"Posso?" - "Prego..."
E gli feci cenno di sedersi. C'erano pochi tavoli.

Aria trascurata, barba incolta.
Scivolava dentro alla sua sciarpa Calda.
Sicuro di se avanzava.


"Vuoi?" - "Raramente Rifiuto"
Confessavo, mentre mi penetrava fermamente con lo sguardo,
mentre mi offriva
una sigaretta
che aveva appena estratto dal pacchetto.


Era tempo che non mettevo in bocca una Lucky.
Ho sorriso istintivamente ad un ricordo,
schiudendo gli occhi lo vedevo guardarmi divertito.

"Ti faccio sorridere?" - "Hai un bel viso. E una gran bocca"

Piegai la testa da una parte, fissandolo.
"Touchè..." Era quello che mi serviva stasera.

Versai del vino rosso dalla sua bottiglia,
a me e a lui. Non si mosse, come se quel gesto fosse naturale.

"Perché sola?" - "Non lo sono più sbaglio?"
Non ho voglia ora di parlare.

Non credo ti interessi sapere perché sono sola ad un bar,
fumo malboro touch, bevo vino rosso
e sprofondo nel Ghiaccio dei Suoi Ricordi.

Valeria intona una Canzone Dolcissima,
stasera sono tutta sorrisi e perbenismo, alzo di nuovo il calice.

Lui mi afferra l'altra mano.
"Vieni ..."

Il tempo di posare il bicchiere
ed eravamo in mezzo ai tavoli, in piedi, senza vergogna alcuna,
ad ascoltare i nostri respiri mischiarsi.

Lentamente passa una mano dietro ai miei capelli,
portando la mia testa sulla sua spalla
L'odore di buono pervade il mio corpo rilassandolo.

Chiudo gli occhi e mi perdo nella musica.

Dolcemente mi culla come se sapesse le mie mancanze,
come se capisse il dolore nel quale cammino e la sua cura.

Mi lascio fare, non ho forza di reagire, non voglio farlo.

Valeria asseconda i miei bisogni,
continuando a cantare musica blues e soul.

Velocizza il passo alla fine, chiudendo una figura,
ruoto su me stessa, mi lascia leggermente cadere fra le sue braccia.

I nostri visi si sfiorano appena,
prima che la gente inizi ad applaudire rompendo il momento.

Riprendo a respirare battendo le mani,
mi congedo momentaneamente salutando un'amica.

Quando torno al tavolo,
il conto era pagato e c'era una rosa rossa sopra un biglietto.

"Estasiato dalla sensualità del tuo Essere,
fortunato l'uomo a cui hai pensato tutta la sera.
E' stata una magnifica illusione poterne prendere le veci,
anche se per poco.
Non cercare il tuo odore e il tuo ferma capelli,
sono con me accanto ai tuoi ricordi.
- David."

1 commento:

Silvia... ha detto...

... in piccolissimi istanti sappiamo essere ciò che siamo ed è divino chi sa renderlo unico ... sei splendida, sempre