mercoledì, marzo 10, 2010

Invictus

Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Son Io il signore del mio destino.
Son Io il capitano dell'anima mia.

- William E. Henley

4 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

grandi parole
grande film

fenice ha detto...

davvero bellissimoooo.....
il film il tuo blog mi fa venire la pelle d'oca........ un abbraccio+

enzo ha detto...

La vita è una dura prova, l'ascia della sorte è sempre lì, pronta a tagliarci il respiro.
Non sono il signore del mio destino, piuttosto cerco di affrontare il giorno con consapevolezza e con la forza che necessita e, soprattutto, che riesco a trovare.

La Discesa dei Chili Odiati ha detto...

il film non l'ho visto...belle parole ! Siamo noi i capitani della nostra anima, gli artefici del nostro destino!