Lo faceva entrare ed uscire lentamente dalle sue labbra morbide
e nel frattempo lo guardava intensamente negli occhi.
In lei c'era il profumo dello zucchero filato
aggiunto ad una piccola dose amara.
Lui poteva solo guardarla,
come davanti ad un bellissimo tramonto che non si piò toccare.
Lui si sentì minuscolo come un filo di polvere nell'universo.
"Mi fai male" pensò.
Gli tremava anche l'anima.
Lei, indifferente, continuò a leccare il suo lecca-lecca
sempre con più passione.
Lui rimase incartato nell'espositore del venditore di dolciumi,
insieme agli altri che, come lui,
non erano ancora stati acquistati.
e nel frattempo lo guardava intensamente negli occhi.
In lei c'era il profumo dello zucchero filato
aggiunto ad una piccola dose amara.
Lui poteva solo guardarla,
come davanti ad un bellissimo tramonto che non si piò toccare.
Lui si sentì minuscolo come un filo di polvere nell'universo.
"Mi fai male" pensò.
Gli tremava anche l'anima.
Lei, indifferente, continuò a leccare il suo lecca-lecca
sempre con più passione.
Lui rimase incartato nell'espositore del venditore di dolciumi,
insieme agli altri che, come lui,
non erano ancora stati acquistati.
Rubato a Lorenzo Longhi
7 commenti:
Le tue parole, non so perché, mi hanno fatto pensare improvvisamente che in fondo continuiamo a desiderare quello che non possiamo avere. O forse, quello che crediamo di non poter avere...o forse che se avessimo ciò ci sembra impossibile avere, non lo vorremmo più.
Ti bacio, tesoro.
CU (commento inutile): questo brano nel tuo player è semplicemente stupendo!
slurp
@Vale. Era esattamente quello che volevo dire tesoro. Come sempre sei sulla mia lunghezza d'onda. Stiamo desiderando qualcosa che mai potremmo avere. E per quanto si sforziamo, rimaniamo incartati nello stand dei dolciumi. Possiamo essere appetibili, possiamo incarnare qualsiasi tipo di passione, desiderio, brama e perversione. Non basta, non basterà mai. Perchè chiederemo di più. E la persona dall'altra parte non comprenderà perchè noi lo facciamo. Subentrerà così in lui un senso di frustrazione che lo porterà a nascondersi dietro Silenzi e Bugie, dalle quale non saprà districarsi se non fuggendo. E ciò che non comprenderà è che il dolore che sta provando non è altro che causato da se stesso.
Perchè se avesse teso la mano e avesse preso un altro lecca lecca, semplicemente portandoselo alla bocca, avrebbe fatto la sua e la nostra felicità.
Semplicemente.
Eh no!
Rubato "a" Lorenzo Longhi. (non "da")
lorenzolonghi.blogspot.com
Corretto, mio Sommo poeta ...
Già, semplicemente...peccato che nella vita non ci sia mai nulla di semplice.
Fosse proprio questo lo scopo della vita tesoro mio? Rendere tutto semplice ??? Allora riuscirei a togliere il cartello che ho messo sopra la porta della mia stanza "Ufficio complicazioni affari semplici ..."
Ti adoro mia Musa.
Posta un commento