domenica, marzo 14, 2010

Mi avevi Bendata
ma completamente libera di Agire
"se mai avessi avuto il coraggio ..."

Il Silenzio Circondava la Stanza e il mio Corpo.
Sentivo Acivolare sulle mie Gambe
qualcosa di Sconosciuto che mi Studiava.

Non intendevo Muovermi,
ogni tua Parola ha quasi sempre un Senso.

Correvo con la mente dietro al suo Percorso
mentre entrava dolcemente nella Pelle,

incidendola sottilmente;
una connessione fra il Piacere e la Paura.

Capii ciò che era
quando saltarono sia il Top che avevo indosso
che gli Slip, senza Sfilarli.

Era Tagliente.
E accarezzava la mia Carne.

Per quanto fossi Eccitata,
Respiravo a malapena e ascoltavo il tuo Odore.
Unico sentore di ciò che avevi in Mente.

Era strano non essere toccata da nulla
che fosse Morbido e Caldo.

Il Freddo Acciaio Scorreva sulla mia Carne
come fosse Burro, ancora non Ferendola.

Non so che cosa desiderassi di più in quel momento,
se tu la Smettessi e mi Baciassi, ponendo fine a tutto
o se cercare di afferrare il tuo Polso
guidando i tuoi movimenti su di me.

Persi l'attenzione,
Mi mossi Accidentalmente, mi tagliai il Palmo.

Rimasi ferma non comprendendo cosa fare,
se muovermi ancora o aspettare.

Sentii la tua Lingua Lenire il mio Dolore,
dolce Calore a posto della Gelida Lama.

Riprendesti così
a Circumnavigare il mio Corpo,
quasi attendendo la Soluzione di questo Rebus.

Intenzionalmente mi ferii nuovamente tra il Collo e la Spalla.

Avevo ora la tua bocca sui miei Brividi
che bramava i miei umori.

"Ogni cosa ha il suo prezzo da pagare".

Sorrisi.

Ora sapevo cosa dovevo fare.

1 commento:

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Il filo sottile tra il piacere e il dolore non deve essere mai spezzato....