martedì, marzo 02, 2010

Il fiume continua a scorrere nello stesso letto
in cui era nato.
Perché allora il suo odore mi sembra diverso?

C'è qualcosa che è cambiato
ma è per ora a me impercettibile.

Mentre il silenzio prima mi dava conforto,
mi aiutava a valutare, pensare, riflettere,
ora mi lacera dentro intensamente.

Guardo intorno questa foresta
che ora è circondata da queste montagne
di cui prima non avevo mai visto le sporgenze.

Camminando, pensavo di aver ritrovato me stessa,
i miei valori e il mio scopo.

D'un tratto non riesco a comprendere
il soffiare del vento,
la verde erba che calpesto,
la pioggia che mi batte sul viso.

Mi appoggio ad un albero
e metto il volto fra le ginocchia.

Tutto rovinosamente mi cade addosso.
Torna il buio, ancora una volta.

Il vento mi porta le parole che scrissi nella sabbia.

"Potrai tu salvarmi da te stesso?"


Non ci sono risposte a questo
per quanto, immancabilmente, io continui a chiederle.

2 commenti:

Dioneus ha detto...

Rieccomi, come capita ogni tanto, a rileggerti. Un abbraccio...

Ormoled ha detto...

Asha ciao, son contento di rileggerti, non che siano passati secoli ma mi avevi abituato che postavi on pratica tutti i giorni. Solo mi dispiace per come ti senti. Un abbraccio