Lentamente si chiude sopra di me
ciò che mai avei voluto per la mia vita.
Questo senso d'accida che sopprime l'anima,
impigrisce il mio essere e mette al muro tutto ciò
che ho fatto in tanti anni.
La malattia procede e ha preso la strada della testa,
lentamente a passi sicuri, sa quello che deve fare
e porta al deperimento del mio corpo,
della mia anima e del mio spirito.
Non c'è più benessere in tutto questo,
per nessuna cosa.
Esperienze che un tempo mi allettavano,
ora le rifiuto,
amicizie che allietavano le mie sere,
ora le respingo.
Quando riuscirò a capire che solamente
reagendo a tutto questo, posso veramente
venirne fuori.
A volte basta crederci.
E io sono tanto stanca, anche per crederci.
Sono stanca come quelle persone che hanno vissuto
trent'anni correndo e quando capiscono
che hanno perso la strada
e si fermano,
non trovano più nulla davanti a loro
e inesorabili arrestano il passo.
Non riesco più neanche a leggere le favole della buonanotte,
chiudo il libro senza osservarle, cancello dalla mia testa
la loro spensierata esistenza.
Non riesco a fare più nulla che non sia obbligato
o che non sia per accondiscendenza
verso la persona che ho davanti.
Non sto vivendo ora, il fatto
che io io respiri, non mi fa sentire diversa
da nessun altro animale su questa terra.
Io che della diversità avevo fatto bandiera.
La malattia sta prendendo piede
e lentamente logora e cammina dentro di me.
Una sorta di impotenza fa si che io possa solamente
respirare e attendere.
So che potrei reagire.
ciò che mai avei voluto per la mia vita.
Questo senso d'accida che sopprime l'anima,
impigrisce il mio essere e mette al muro tutto ciò
che ho fatto in tanti anni.
La malattia procede e ha preso la strada della testa,
lentamente a passi sicuri, sa quello che deve fare
e porta al deperimento del mio corpo,
della mia anima e del mio spirito.
Non c'è più benessere in tutto questo,
per nessuna cosa.
Esperienze che un tempo mi allettavano,
ora le rifiuto,
amicizie che allietavano le mie sere,
ora le respingo.
Quando riuscirò a capire che solamente
reagendo a tutto questo, posso veramente
venirne fuori.
A volte basta crederci.
E io sono tanto stanca, anche per crederci.
Sono stanca come quelle persone che hanno vissuto
trent'anni correndo e quando capiscono
che hanno perso la strada
e si fermano,
non trovano più nulla davanti a loro
e inesorabili arrestano il passo.
Non riesco più neanche a leggere le favole della buonanotte,
chiudo il libro senza osservarle, cancello dalla mia testa
la loro spensierata esistenza.
Non riesco a fare più nulla che non sia obbligato
o che non sia per accondiscendenza
verso la persona che ho davanti.
Non sto vivendo ora, il fatto
che io io respiri, non mi fa sentire diversa
da nessun altro animale su questa terra.
Io che della diversità avevo fatto bandiera.
La malattia sta prendendo piede
e lentamente logora e cammina dentro di me.
Una sorta di impotenza fa si che io possa solamente
respirare e attendere.
So che potrei reagire.
8 commenti:
Asha dove sei? Dove sei a lodar vittorie e giochi d'acciaio. Asha dove sei a lottare contro tutti..Asha dove sei..gli eroi non si fermano mai... nemmeno con lacrime in gola e i pugni chiusi..Asha dove sei...
ho letto più volte il tuo post, ho cercato di capire, se ti potrà servire per riflettere su te stessa, ti lascio un passo dal Libro del Tao
"La vera saggezza non é conoscere gli altri...E' saggio chi impara a conoscere se stesso" Lao-tzu.
eppure...conosco chi ha passato 8 anni in più, rispetto al "previsto", non pensandoci su, chiudendosi addosso...
continue, not shutdown
finchè c'è la speranza di tornare a vivere (e c'è, vedi ultimo verso), non ci si è ancora arresi...
vai e torna vincitrice, Asha
.....E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire ....
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore.........
What do I do to ignore them behind me?
Do I follow my instincts blindly?
Do I hide my pride from these bad dreams?
And give in to sad thoughts that are maddening?
Do I sit here and try to stand it?
Or do I try to catch them red-handed?
Do I trust some and get fooled by phoniness,
Or do I trust nobody and live in loneliness?
Because I can't hold on when I'm stretched so thin
I make the right moves but I'm lost within
I put on my daily facade but then
I just end up getting hurt again
By myself [myself]
I ask why, but in my mind
I find I can’t rely on myself
I can’t hold on
To what I want when I’m stretched so thin
It’s all too much to take in
I can’t hold on
To anything watching everything spin
With thoughts of failure sinking in
If I
Turn my back I’m defenseless
And to go blindly seems senseless
If I hide my pride and let it all go on then they’ll
Take from me ‘till everything is gone
If I let them go I’ll be outdone
But if I try to catch them I’ll be outrun
If I’m killed by the questions like a cancer
Then I’ll be buried in the silence of the answer
by myself
I ask why, but in my mind
I find I can’t rely on myself
How do you think I’ve lost so much
I'm so afraid that I'm out of touch
How do you expect... I will know what to do
When all I know Is what you tell me to
Don’t you know
I can’t tell you how to make it go
No matter what I do, how hard I try
I can’t seem to convince myself why
I’m stuck on the outside
Proprio perchè sta tutto nella nostra testa... nella nostra testa possiamo trovare la forza di combattere.
Ti sono vicina, ti abbraccio...
...è già passato tempo, so che sarà diverso....
e tornerai a reagire...ne sono sicura..
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