Stupidi Stereotipi bloccano inesorabilmente
il bisogno che abbiamo dentro di Vivere
ciò che continuiamo a Negarci.
Cado nuovamente in quella Tela
che hai tessuto con Inconsapevoli Mani,
le stesse che mi Accarezzano prima di Dormire.
Mi ritrovo intrappolata in tutto quello
che abbiamo sempre detto non essere
significante per Noi.
Quando parliamo la Realtà svanisce
e i Pensieri tornano Risoluti
sulle nostre Labbra di Fragole Rosse.
Ma la Quotidianità e il Mondo
condiziona Ignaramente tutte le nostre
mosse, anche quelle più Semplici.
Così prendo la Moto e giro follemente
fino a schiantarmi contro il primo albero.
Torno con le Mani nel Fango.
Ma mi Rialzo per strisciare fino a dove
il Cielo è visibile, e cado Rovescia a Terra,
continuando a Piangere interrottamente.
Tiro fuori la mia Pistola,
da tempo custodita da mio Padre,
che oggi Silenzioso ha assistito alla sua Rinascita.
Sparo alle Nuvole che mi ricordano Te,
alle Foglie che si muovono Libere,
ai Rami che cercano di Accarezzarmi.
E rinnego nuovamente Dio,
per tutto ciò che manca alla mia Pelle,
alle mie Sensazioni e che potrei avere, ma non con Te.
Tremanti e stremate, le mie braccia cedono,
ho la Pistola sul ventre e Piango Sogni Abortiti,
che nuovamente Sigillano con la loro Cera il mio Cuore.
Esplodo nuovamente contro il Sole,
così Reale, Terreno e così Lontano.
Troppo per chi vive nell'Ombra di un Desiderio.
Rimetto il mio Ardore nella fondina,
rialzo la Moto accasciata nei Rovi
e riparto per le curve verso non so dove.
Per poi ritrovarmi qui a scrivere,
come un Essere qualunque che vaneggia
davanti alla sua Disillusione.
Buon San Valentino Amore.
Ovunque tu sia.
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