lunedì, gennaio 04, 2010

Infrango lo specchi nelle mani
per non continuare a vedere l'immagine
dei miei pensieri svanire
di istante in istante.

Corrono veloci le gocce
cadenti dai miei occhi vitrei
che hanno perso la voglia di credere
in un attimo in più di noi.

Scorrono le dita asciugando e spandendo
sui frammenti di vetro
gli ultimi singhiozzi di nostra dolcezza
racchiusi in un cassetto lontano.

Infine tento invano di ricomporre lo specchio
con il triste tremolio della mano
consapevole che ciò che si rompe
difficilmente torna intatto.

Ho cercato svariate volte, mia cara Nonna,
di ricomporre quel vaso che ruppi
anche se tu mi sorrisi dolcemente
annunciando l'irreparabile sentenza.

Vorrei tornare indietro ora che il tempo scorre
non per mutare ciò che fu
e che non rimpiango minimamente,
ma per carpirne l'essenza ancora una volta.

Viverne ogni istante con la consapevolezza
che tutto era intatto e puro
come quando mi persi nel tuo sguardo
e tu mi chiesi se avevo paura.

Riprovare le stesse emozioni
che nel tempo si perdono
e quasi si ha l'impressione che siano fantasie,
sogni mai vissuti, realtà parallele.

Stendo un sorriso sui vetri frantumati.
L'ultima lacrima cade.
Ma non è amara.
Non lo è stata mai.

3 commenti:

prendimi l'anima ha detto...

ci vuole tempo affinchè diventi amara..un abbraccio

Ormoled ha detto...

Assaporare al massimo le emozioni, gli insegnamenti, gli sguardi al primo colpo ci porta indubbiamente ad un livello superiore di coscenza di se. Tutto quello che ci siamo persi del passato, è perso, anche cercando di recuperare, la possibilità di assaporare al massimo la prima volta non tornerà. Però ci restano le prossime prime volte ed è un peccato farsi sfuggire le prossime.

Julien Sorel ha detto...

Il percorso di una lacrima traccia lunghe strade che accompagnano per sempre.Il suo tocco sulle labbra le fa dischiudere,penetrando la dolcezza e percorrendo itinerari sino al cuore.L'anima si fa bagnare di quel nettare che ne imprime l'essenza.Una spada che penetra nel ventre,ci si spinge sopra ad essa e ne sorgano ,non sangue,ma lacrime non amare.