giovedì, agosto 13, 2009

Poéte Maudit

Ingoio questi minuti di felicità
che separano la realtà razionale
dal mio irrazionale.

[That is not dead which can eternal lie,
And with strange aeons even death may die. H.P.L. ]


Non ti stupisci neanche più del mio ricercare
nei farmaci il mio equilibrio,
la mia stabilità.

[Non c’è in natura una passione più diabolicamente impaziente
di quella di colui che, tremando sull’orlo di un precipizio,
medita di gettarvisi. E.A.P]


E stento ancora a credere di reggermi
sulle mie gambe, quando per certo so
che il possibile mi ha abbandonato.

[O Dio, dammi il coraggio, la forza di guardare
senza provar disgusto il mio corpo e il mio cuore! C.B.]


Il Mondo nella mia testa ruota assieme,
ciò che col tempo sarà scandito e scisso,
ciò che col timore dovrà essere affrontato,
con una maschera ridente.

[Votre âme est un paysage choisi
que vont charmant masques et bergamasques
juant du luth et dansant et quasi
tristes sous leurs déguisements fantasques. P.V.]


Continuo a lottare contro ciò
che davanti mi si para.
Non ci sono carezze, neanche in quello
che ciecamente, reputavo amore.

[Je veux être poète, et je travaille à me rendre voyant :
vous ne comprendrez pas du tout, et je ne saurais presque vous expliquer.
Il s'agit d'arriver à l'inconnu par le dérèglement de tous les sens.
Les souffrances sont énormes, mais il faut être fort,
être né poète, et je me suis reconnu poète. J.A.R]


Continuano i miei sogni,
scanditi da urla e deliri.
Le mie paure si fanno sentire di notte.
E non c'è verso di scacciarle,
di allontanarle,
di affrontarle nella vita reale.

[L'odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia;
perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute,
il nostro sonno e due terzi del nostro amore.
Bisogna esserne avari. C.B.]


Sono spettri del passato,
ritemprati e tornati forti,
non riesco a combatterli,
non ho forze, non ho sforzi.

[Un tempo sognavo, e per me il mondo del sogno era
più reale dell'esistenza che gli stupidi chiamano realtà,
e più prezioso della mia stessa vita. H.P.L.]


La mia è la Mente di un malato,
di colui che dovrebbe vivere il presente,
lasciando il passato dove è.

[Come nell'etica il male è conseguenza del bene, così, nella realtà,
dalla gioia nasce il dolore.
Sia che la memoria della passata felicità
costituisca il tormento del presente,
sia che le angosce che sono abbiano origine nelle estasi
che avrebbero potuto essere. E.A.P]


Il mio Cuore è arido
e benché cerchi di colmarlo,
mi accorgo che è solo uno stillicidio
nei confronti del mio orgoglio.

[Ogni uomo che non accetta
la condizione della vita umana vende la sua anima. C.B]


Il mio Corpo è un cancro,
nato e cresciuto con me.
Non c'è pace nel disgusto che mi provoca,
orribile e nefasto contenitore d'ambrosia.

[Big dreamers never sleep. E.A.P]

La mia Anima è turpe,
dilaniata da tutto quello che estemporaneamente
permetto, scandito da un bioritmo altalenante,
di piacere e rigetto,
che non mi permette né di godere dell'uno
né di liberarmi appieno nell'altro

3 commenti:

Dioneus ha detto...

Tutto bene Asha?

NERO_CATRAME ha detto...

E' propio quel confine tra il razionale e l'irrazionale che vedo come una linea ipotetica,non trovo l'irrazionale.Ciò che tu non abbia scandito,che non abbia vagliato senza lasciare nulla al caso.
"E stento ancora a credere di reggermi
sulle mie gambe, quando per certo so
che il possibile mi ha abbandonato."
Non c'è parola che non conosca,so che gli spettri attendono in eterno i momenti in cui siamo più fragili per colpire,quando siamo svuotati,quando li lasciamo fare,quando l'onda su cui dovremmo cavalcare senza pensieri si avvolge su di noi portandoci a riva stremati.Con la bocca piena di sabbia e di sale,col corpo stremato dall'altalena del mare si arranca la riva non sapendo se aggrappapparsi per potersi sedere o lasciarsi andare alla forza del mare.

Squilibrato ha detto...

Tutte le anime sono turpi, altrimenti non saremmo tutti sulla stessa barca. Il futuro non esiste, è come una lavagna su cui disegnare coi propri gessetti colorati.
Gli spettri si affrontano dicendo loro che, essendo impossibili da toccare, non possono nemmeno agire su di noi, sul nostro corpo. Quindi che rinuncino, perchè sarebbe tempo perso per loro. Ma non desistono, lo so. Non ascoltarli è un altro dei modi per affrontarli, come abituarvici.

Io non cambierò, se mi vorrai bene così, disordinato di colori come sono.