domenica, agosto 02, 2009

Il Gigante e la Bambina

Mi sono seduta guardandoti disegnare,
avevi lo sguardo di chi creava opere d'arte.

Fissa sul tuo foglio, sporco di colore e sabbia,
con le dita segnavi la tua creazione.

Per un attimo gli strepiti e le urla giocose
degli altri bambini si sono fermate
e davanti a me c'eri tu con la tua forza.

Una forte malinconia di quello che stava per accadere
mi pervadeva. Quel senso di libertà che avrei provato
di li a poco, mi destabilizzava.

Mi sono seduta davanti al tuo tavolo di legno nero,
e tu riservavi a me sguardi dolci e taciti assensi.

Sei stata la mia serenità per un lungo attimo,
hai fatto si che i miei pensieri svanissero
e un estasiato sorriso disegnasse le mie labbra,
come nelle tue creazioni.

Una lacrima ha solcato il mio Cuore
mentre mi rendevo conto di essere orgogliosa di ciò
che avevo davanti, che era stato frutto del mio impegno,
della mia perseveranza, della mia capacità di ascoltare
e del tuo meraviglioso Essere, Bianca.

E mi sono per un attimo sentita così inadatta
al tuo essere puro e cristallino,
alle tue domande schiette e divertenti,
alle tue bugie dette saltellandomi intorno
e mischiando draghi e fate per renderle inverosimili.

Pensieroso è invece il tuo fare,
eternamente attento a tutto quello che intorno accade
come un Solitario Cavaliere che non abbassa mai
la sua soglia di attenzione al mondo.

Sei il primo a proteggere il tuo primo Amore,
tua Sorella, e non permetti a nessuno
di poterla accostare, senza il tuo consenso.

Elargisci sorrisi difficilmente a chi non conosci,
ma riesci veramente ad amare chi scegli.

Mi sento sicura nelle tue braccia,
nulla può toccare il mio cuore
e ci sei tu a donarmi mille e mille baci
ogni volta che abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi.

Mi prendi per mano quando sono triste
e mi porti a vedere che in cucina bolle l'acqua della pasta,
che nell'acquario c'è una nuova pianta,
che sopra al tuo letto è apparsa una ragnatela,
che il disegno ad acquerelli si è bagnato
e tutti i colori sono stati mischiati, sapientemente.

Sei il dettaglio che fa Amare il Mondo,
sei tutto quello che i Grandi scordano col tempo
e che dovrebbero iniziare ad amare nuovamente.

Un giorno mi chiedesti perché le foglie piangono.
Non riuscivo a capirti.
Mi hai messo le scarpe e mi hai portato di sotto in giardino.

Era presto, ed ogni foglia aveva addosso una goccia di rugiada.

E mi guardavi con quel sorriso furbetto
di chi ne sa una di più di te
e che ha tutta la voglia di condividere le sue scoperte.

Avevi un fazzoletto in tasca e iniziasti ad asciugarle,
poi, come tutti i bimbi, ti dimenticasti del Dolore e corsi all'altalena.

Valentino, ora sei accanto a Bianca,
disegnando un tratto col tuo colore
ogni volta che la tua attenzione si tranquillizza.

Parli poco, è vero, ma riesci a comunicare tutto quello
di cui hai bisogno. Sei un grande ascoltatore
e questo gli altri non lo hanno capito.
Capito che debbono stare attenti a ciò che dicono,
a quello che fanno o ai gesti che ottemperano,
perché a te non sfugge nulla e una tua parola
detta al momento giusto, riecheggia nel tempo e nei ricordi.

Il mio Gigante e la mia Bambina.

4 commenti:

Silvia... ha detto...

... SEI MERAVIGLIOSA ...
ed è bello che tu lo scopra attraverso i tuoi figli !!

NERO_CATRAME ha detto...

Ho i brividi e un sorrriso a leggere queste righe,due meraviglie e come poteva essere diversamente e leggendo il tuo descriverli,il tuo saperli osservare,le loro sfumature in ogni semplice e piccolo dettaglio ritrovo tante cose,dalla fantasia oratrice di una piccola donna alla silenziosa comprensione di Konan.Nulla al caso.E la silenziosa armonia del suono del mare,del suo silenzio fa tacere tutto ciò che c'è intorno,anche solo per un istante.Non lasciarti dire che sei inadatta,non permettere che te lo facciano credere,il tuo sguardo non è perso nel vuoto,è il vuoto che lo circonda e uqndo hai davanti loro e sempre li hai nel cuore,quel vuoto è pieno.
Cucculo!

Lorenzo ha detto...

Ti devi rassegnare.
Tu sei superiore.
Non puoi mancare.
Magari sei destinata a soffrire.
Ma non puoi non essere.

Squilibrato ha detto...

Ha una bacchetta della batteria in mano?

Il post-it c'è sempre.
Da la forza.