lunedì, aprile 07, 2008

La paura.

E tu non sei qui.
Ora che la paura cinge il mio cuore, tu non sei qui.
Una calda lacrima dolcemente segna il mio viso e riesce a cadere sul mio petto, è un chiaro segnale. Non sei qui a baciare le mie lacrime.
Ci sono giorni dove loro sgorgano come perle d'acqua che alla mattina brillano sulle foglie degli alberi.
E come un elfo mi dirigo verso il centro della foresta per trovare la mia pace.
Sono sola, tu non sei qui.
E' una voce che riecheggia nel mio essere, nella mia testa, che mortifica le mie carni e dilania il mio cuore. Non riesco a darmi pace amore mio, perdonami. Mi sento sola.
So che non dovrei esserlo, so che i miei sogni mi aiutano ad andare avanti, so che tutto quello che abbiamo costruito vale molto. Ma tu non sei qui.
Il mio cuore batte e lo sento a volte nella testa, sento battere il mio cuore quando il mio pensiero sogna tutti gli stupendi momenti trascorsi assieme. Ma anche se il tuo cuore è vicino a me, anche se il tuo amore è veramente grande come dici che sia, tu non sei accanto a me.
E mi trovo sola ad affrontare ogni cosa del mondo. Devo resistere, debbo andare avanti, devo trascinare il mio corpo al di là della barricata. Debbo arrivare in un luogo sicuro, debbo portare in braccio con me i miei cuccioli.
Ferita, dolorante, loro sono la mia forza. Li tengo stretti a me in un unico abbraccio. E non li sento piangere, sono sicuri che li proteggerò. E continuo a camminare, con gli occhi che sfuggono a destra e a sinistra per scovare il pericolo, per trovare la via giusta, per arrivare prima possibile dietro a quel muro.
Debbo arrivare la, per ora lo debbo fare per loro, debbo portarli al sicuro. Anche se io non sono sicura a cosa vado incontro, loro non debbono sapere, debbono fidarsi, debbono continuare a fidarsi degli altri, di chi dice di amarli, di chi li sostiene, di chi li porta in grembo.
Impareranno a giudicare, a capire le azioni compiute dagli altri e a scegliere. Ma ancora io debbo reggere per loro.
E continuo a camminare per la foresta. Ho i piedi che mi fanno male, le braccia doloranti. Ma sotto la coperta che tengo al petto ho i miei cuccioli che riposano beati. E acquisto forza guardandoli e vado avanti. Ma tu non sei qui.
E continuo a sognare, a ricordare i giorni felici, soffoco i singhiozzi per non svegliarli ... potrebbero capire che sto fingendo. E corro sotto la pioggia per trovare riparo. Li nutro col mio amore e li faccio riposare dolcemente al suono della mia voce.
Dormite piccoli miei, la mamma vi protegge.
Riprendo il mio cammino, cerco la pace per me e i miei angeli, cerco la forza e la sicurezza, cerco serenità e, perchè no, piacere. Voglio vivere e so che se non sacrifico qualcosa di mio, poi le mie gioie ne pagheranno le conseguenze.
E vado avanti per loro nell'oscuro della foresta così fitta che ci possa nascondere, così fitta da non vederne l'uscita.
Mi sento sola, dove sei mia luce? Perchè ti manifesti a lampi e non rimani accanto a me?
E' chiedere troppo al sole di non tramontare? Di scaldare per sempre il mio cuore? E' troppo chiedere di vivere felicemente?
Perchè essere felici per una vita intera sarebbe quasi ... sopportabile.
Ma stringo al cuore i miei bimbi, li riprendo in braccio, scende la notte. Debbo andare, mi faccio forza guardando i loro visi felici e tranquilli. Stringo loro al cuore, una lacrima imperla ancora il mio viso e riesce a cadere sul mio petto. Guardo ancora il cielo. La luna mi fa compagnia e io penso che non c'è nessuno vicino a me per baciare le mie lacrime.

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