E distesa sul letto noto il ritmico muoversi
del mio piede destro
ricordando delle canzoni che suonano nella testa.
Mentre tutti dormono
faccio scorrere nella mia fantasia
le immagini di posti mai conosciuti,
ma accoglienti come intimi confidenti.
Il caldo scivola sulla mia pelle,
passo un dito lungo la tua schiena nuda.
E' meraviglioso
sentire le tue ossa sotto le mani,
scorrerle dolcemente sotto i palmi.
Appoggio la mia fronte nei tuoi capelli
mentre sei in piedi avanti a me
con le mani lungo i fianchi.
Non ho voglia di parlare adesso,
ma non devo neanche dirtelo,
anche tu non ne hai.
Lentamente ci sediamo a terra,
avvolgo con le mie gambe il tuo torace
rimango con la testa sulla tua schiena
a contare gli attimi che ci uniscono.
Per un momento riusciamo a chiudere fuori
quel mondo che ci impregna i vestiti
che appesantisce l'anima
che non riesce a farci respirare.
Rimango sulle note
dei tuoi respiri.
Candele si accendono dolcemente
intorno ai nostri corpi
che stranamente non s'illudono
dell'avvenire.
Ne sollevo una mentre guardo i tuoi occhi
senza emozioni, senza paura, senza contatto.
Lascio cadere gocce di cera calda sulla tua pelle,
la tua bocca sussurra,
le mie dita scorrono nel calore liquido.
Gocce sulle tue labbra
che verranno poi ripulite dalle mie.
Gocce sul nostro petto
perché i battiti del cuore le rimuovano.
Gocce sui nostri sessi stanchi
perché le emozioni divengano devastanti.
Appoggio il mio petto al tuo.
Velocemente rovescio sopra di noi
l'intera nera cera dell'ultima candela
che sporcando i nostri corpi bianchi
unirà ciò che è sempre stato diviso.
I tuoi sguardi si immergono nei miei.
del mio piede destro
ricordando delle canzoni che suonano nella testa.
Mentre tutti dormono
faccio scorrere nella mia fantasia
le immagini di posti mai conosciuti,
ma accoglienti come intimi confidenti.
Il caldo scivola sulla mia pelle,
passo un dito lungo la tua schiena nuda.
E' meraviglioso
sentire le tue ossa sotto le mani,
scorrerle dolcemente sotto i palmi.
Appoggio la mia fronte nei tuoi capelli
mentre sei in piedi avanti a me
con le mani lungo i fianchi.
Non ho voglia di parlare adesso,
ma non devo neanche dirtelo,
anche tu non ne hai.
Lentamente ci sediamo a terra,
avvolgo con le mie gambe il tuo torace
rimango con la testa sulla tua schiena
a contare gli attimi che ci uniscono.
Per un momento riusciamo a chiudere fuori
quel mondo che ci impregna i vestiti
che appesantisce l'anima
che non riesce a farci respirare.
Rimango sulle note
dei tuoi respiri.
Candele si accendono dolcemente
intorno ai nostri corpi
che stranamente non s'illudono
dell'avvenire.
Ne sollevo una mentre guardo i tuoi occhi
senza emozioni, senza paura, senza contatto.
Lascio cadere gocce di cera calda sulla tua pelle,
la tua bocca sussurra,
le mie dita scorrono nel calore liquido.
Gocce sulle tue labbra
che verranno poi ripulite dalle mie.
Gocce sul nostro petto
perché i battiti del cuore le rimuovano.
Gocce sui nostri sessi stanchi
perché le emozioni divengano devastanti.
Appoggio il mio petto al tuo.
Velocemente rovescio sopra di noi
l'intera nera cera dell'ultima candela
che sporcando i nostri corpi bianchi
unirà ciò che è sempre stato diviso.
I tuoi sguardi si immergono nei miei.
6 commenti:
Ti lascio un saluto veloce. Dopo una pausa forzata sono tornato. Spero tu stia sufficientemente bene. Tornerò per leggere i tuoi ultimi post e aggiornarmi.
Ciao
Luciano
sempre belli ed emozionanti i tuoi post
Le candele non sono l'illusione del divenire,ma una lenta e potente luce di emozioni.In silenzio,gocce.
con la fantasia ho visto posti unici che non si possono raccontare...con la fantasia facciamo i viaggi più belli...un abbraccio
Da una muscia in testa a un immersione di sguardi passando per le candele.
In una grande emozione.
Ciao
quanta luce ...
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