Sento pesanti e mutevoli questi giorni che mi accompagnano
verso il nulla.
Vorrei aprire nuove porte ora che sono ferma e sono riuscita
a chiudere tutte quelle che non desideravo fossero aperte.
Attimi interminabili di sospensione, a volte rigenerano,
a volte stancano e stressano.
Ora ho bisogno di muovermi, ma non conosco la direzione.
Non ho ancora ben compreso cosa voglio,
so solo come si rimane in piedi dopo la tempesta.
Ed è proprio di questo silenzio che ora sto godendo,
con gli occhi chiusi mentre la mia mano cerca un appoggio immaginario.
La mia pelle è tesa e ricettiva,
non sempre il bene in quanto tale viene recepito.
Ha cambiato totalmente sentire, è tutto diverso.
E mentre prima questa cercava affannosamente altra pelle
ora ringrazia gli Dei perché le altre passino ignorandola.
Sono stata seduta a terra,
lentamente ho reciso i mille fili che mi legavano agli altri,
i più duri li ho interposti fra i più semplici,
ho ripulito e sanato il mio corpo dalle ferite provocate,
l'ho reso più forte all'esterno. Ora reagisco.
E da qui voglio iniziare nuovamente il mio cammino,
cercando di gratificare quello che apparentemente non avrebbe senso.
Sono sicura che ci si può accontentare anche di poco,
che non è detto che i propri sogni debbano realizzarsi,
che si può stare anche da soli per sempre,
che tutto può non andare come tu l'avevi pianificato.
Oggi sono consapevole che si può vivere morendo.
verso il nulla.
Vorrei aprire nuove porte ora che sono ferma e sono riuscita
a chiudere tutte quelle che non desideravo fossero aperte.
Attimi interminabili di sospensione, a volte rigenerano,
a volte stancano e stressano.
Ora ho bisogno di muovermi, ma non conosco la direzione.
Non ho ancora ben compreso cosa voglio,
so solo come si rimane in piedi dopo la tempesta.
Ed è proprio di questo silenzio che ora sto godendo,
con gli occhi chiusi mentre la mia mano cerca un appoggio immaginario.
La mia pelle è tesa e ricettiva,
non sempre il bene in quanto tale viene recepito.
Ha cambiato totalmente sentire, è tutto diverso.
E mentre prima questa cercava affannosamente altra pelle
ora ringrazia gli Dei perché le altre passino ignorandola.
Sono stata seduta a terra,
lentamente ho reciso i mille fili che mi legavano agli altri,
i più duri li ho interposti fra i più semplici,
ho ripulito e sanato il mio corpo dalle ferite provocate,
l'ho reso più forte all'esterno. Ora reagisco.
E da qui voglio iniziare nuovamente il mio cammino,
cercando di gratificare quello che apparentemente non avrebbe senso.
Sono sicura che ci si può accontentare anche di poco,
che non è detto che i propri sogni debbano realizzarsi,
che si può stare anche da soli per sempre,
che tutto può non andare come tu l'avevi pianificato.
Oggi sono consapevole che si può vivere morendo.
6 commenti:
Forse si può vivere morendo, ma si rischia di morire vivendo.
Guardare i nostri sogni non realizzati fa spesso male, ma non averne a lungo andare fa morire dentro.
Prendi i tuoi tempi, muoviti con calma, cerca la tua direzione...
Nel silenzio tornerai ad ascoltare la voce dei tuoi sogni.
Silenziosamente ti lascio un bacio.
Si può vivere morendo, hai ragione.
A volte lo facciamo da così tanto tempo che ormai è diventata un'abitudine, e ci sembra che sia l'unica condizione di vita possibile.
I sogni possono anche non avverarsi (e poi, a volte ha ragione Roberto Gervaso: "Un sogno che si avvera come lo avevamo immaginato, è sempre una delusione") ma continuare a lottare per essi forse ci può dare una ragione di tornare a vivere vivendo.
Amore, io credo di capire quello che provi, e sono convinta che la prima cosa che possiamo fare, e la più giusta, sia non fidarci di nessuno se non di noi stesse. Purtroppo è così, e anche se vivere soli credo sia davvero difficile, è quello che siamo nel dolore e nelle battaglie: fondamentalmente soli. A volte lo siamo perché le persone che dicono di amarci in realtà non ci amano, e ci voltano le spalle, altre volte perché crediamo che nessuno possa capire davvero quello che stiamo provando, e così ci isoliamo e impediamo agli altri di aiutarci. Credo di sapere che cosa vuol dire vivere morendo, dato che non vivo praticamente da sempre...ma i sogni, quelli che inseguiamo, che ci sembrano irraggiungibili...a volte quei sogni e il nostro lottare per realizzarli riesce a tenerci in piedi.
Non smettere di sognare, e non arrenderti a non vivere. Non te lo dico da persona che ci è riuscita, ma da persona che si sta sforzando di riuscirci. Siamo qui, al mondo...siamo in ballo, tanto vale ballare!
Ti amo infinitamente
andare verso il nulla
.. so come ci si sente
Forse troppo spesso mi sono lasciato morire, e ancora più pesantemente mi sono lasciato vivere, ma quando si è soli, quando l'alba sorge per gli altri e non per me...
Lì e solo lì mi rialzo e ricomincio a vivere, di nuove nascite è costellata la mia vita, sempre in evoluzione come le cicatrici che porto nel profondo dell'animo.
Un abbraccio.
Guardarti è vivere
sognarti è sperare
dimenticarmi è morire.
Quando una parte di noi muore è inevitabile che inizia una nuova vita. Se chiudi delle porte e ne apri delle altre ti si aprono nuove prospettive talmente diverse che è naturale sentirsi spaesati.
Sono d'accordo con te quando dici di sapersi accontentare delle piccole cose, a me alcune piccole cose rendono felicissimo, ma un sogno vale sempre la pena di seguirlo. Nessun grande non sarebbe stato tale se non fosse partito da un sogno. Buona serata, ciao
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