lunedì, settembre 14, 2009

E temo che sarà così per sempre.

Sono sempre fermamente convinta che la scelta iniziale,
l'impatto istintivo, sia quello migliore.

Lentamente volgo le mie spalle ad un futuro incerto
per tornare a qualcosa di più stabile ed equilibrato.

Si può costruire anche sul nulla,
ma non si può erigere dove il terreno continua ad ardere.
E' una battaglia persa dall'inizio.

Imboccai questa valle con la presunzione di poter lenire
queste ferite incluse le mie.

M'allontano ora da questa gola rocciosa con la consapevole sconfitta.

Ma non ho lasciato nulla di intentato,
ho cercato sempre di porre rimedio, di provare, di riuscire.

E se per altri questo è una spudorata presa in giro,
per me era amore di qualcosa che c'era e in cui credevo.

La terra c'era, le basi c'erano.
Ma ancora tutto arde e non ho voglia di combattere.

9 commenti:

UIFPW08 ha detto...

Dove hai lasciato il coraggio, non hai lasciato la vita, essa continua a sorridere e a farci compagnia. Dove hai lasciato il coraggio, non è stata una sconfitta
ma una curva dove il fiume sa di proseguire. Chi abbandona le armi non guarda mai avanti.. credici cosi come hai sempre creduto e troverai sempre il sole domattina.
A te sinceramente.

Ormoled ha detto...

Quando ci hai provato fino all'ultimo, hai fatto il possibile e il termine sconfitta quando uno fa il possibile stona sempre un po per quanto i fatti possono dire che è così. Il non voler combattere ancora, e adesso, è segno di saggezza spesso, anche saper fare la cosa giusta al momento giusto è una dote che va sfruttata.
ciao

Anonimo ha detto...

A volte la stabilità ci fa più paura di un traballante e incerto futuro, ma credo che infine siamo sempre un po' sedotte da ciò che non conosciamo, e che non conoscendo possiamo plasmare a nostro piacere.
Se non sei sicura di andare avanti, torna indietro. Non è un fallimento, è solo una scelta ponderata. Il cuore non le ama molto, le scelte ponderate...non è forse lui che ci spinge ad agire senza pensare? E ad amare senza riserve?
Il cuore va seguito, ma ogni tanto va anche domato...

paperinik ha detto...

ti abbraccio e ti sostengo...
qualunque scelta tu faccia è quella giusta se dettata dal tuo cuore

Anonimo ha detto...

Non bisogna mai mollare... continua a combattere...
tanto è quello che ci tocca fare tutta la vita.
ciao

Achab ha detto...

molto bello il tuo blog,e anche quello che scrivi,e come lo scrivi,si mi piace,ciao.

mIsi@Mistriani ha detto...

se non ne hai voglia forse non è questo il momento.
se non vuoi mollare forse c'è un perchè,piu' grande della stanchezza che ti porterebbe a farlo.
se le basi c'erano,sotto la terra che arde,forse ci sono ancora..e quando il fuoco si spegnerà,spostando le ceneri si troverà altra terra fertile,da coltivare insieme.
forse.

se il cuore ti permette di restare,e prendere il tempo di cui hai bisogno,non puoi che farlo..

un abbraccio

giardigno65 ha detto...

eppure una trincea bisogna pure difenderla ...

Squilibrato ha detto...

Pare a te. In realtà combatti, mentre lo neghi. Combatti per i tuoi valori, interni ed esterni. Non è necessario sentire la fisicità della battaglia per accorgersi sia in atto. Vero, si può costruire sul nulla (la visione è quella di tanti castelli di sabbia in aria che si costruiscono e si abbattono, uno in seguito all'altro), ma esistono anche i fachiri.