lunedì, marzo 03, 2008

Che confusione

Che confusione e come è facile che il vento cambi quando stai costruendo un castello di carte. Non è tanto che il soffiare del vento riesca a far cadere le carte, ma il fatto di aver deciso di costruire il castello sulla sabbia. E' proprio quella, che quanto il vento s'alza, che ti entra negli occhi e ti fa piangere.
Ho certamente passato momenti più tranquilli, assimilabili al vegetativo, ma sicuramente più equilibrati e stabili. Poi mi sono svegliata... stranamente sveglia con un'inquietudine dentro che mi porta a mal tollerare qualsiasi cosa che non mi vada a genio.
Ho poche forze dentro, probabilmente perchè le ho indirizzate verso tutt'altra fonte che prima non c'era. Quelle che mi sono rimaste poco bastano a chi mi circonda e per nulla a me.
Ho lasciato molto andare la mia precisione dentro casa e mi sto dedicando un pò di più all'anima dei miei bimbi (anche se, chi mi è vicino è di tutt'altro avviso ...). Bianca cresce con innumerevoli cambiamenti di umore, opinione e sentimenti. Se fosse un colore sarebbe l'arcobaleno. Difficile è venir meno alla sua volontà (buono perchè è caparbia e sa quello che vuole) ma purtroppo non si piega, si spezza. E quando si spezza ci metto tanto tempo a curare le sue ferite e a rimetterla in gioco con gli altri. E' cristallina e fragile. Non ammette diminuzioni di attenzioni, ha shock muscolari continui e piange spesso per sensazioni che non sa, ancora, spiegare.
Con me trova consolazione, riparo e sicurezza. Mi sento molto la sua ancora di salvataggio e sono contenta quando non mi cerca, perchè vuol dire che è carica di energie e riesce ad affrontare la vita e gli altri.
Stamane mi si è attaccata alla vita e non riuscivo a lasciarla all'asilo. L'ho rassicurata molto e le ho detto che l'avrei ripresa nel pomeriggio e saremmo andare in piscina assieme. Le manca Valentino che non è potuto andare con lei perchè malato. Questo cordone ombelicale fra fratelli ogni tanto mi fa pensare perchè veramente forte (si aiuteranno da grandi, ma soffriranno anche molto ...).
Penso poco a me, a quello che vorrei... tanto non posso averlo ed è congelato la, nel mio cuore. A che serve riscaldarlo per farlo tornare nell'inverno delle mie sensazioni? Lasciamolo la per ora, e aspettiamo (strano ...) che qualcuno decida per me.
Mi manca la mia Nonna, la mia guida, la strada battuta ... so che sei con me, ti prego fatti sentire come sai fare, aiutami ancora, ho bisogno di te, non farti pregare ...
E a te, Amore mio, cosa dire? Sono sempre nelle tue mani, stranamente mi lascio portare dal vento e attendo un tuo cambiamento. Che tu mi voglia venire incontro, rincorrere, tirare o scacciare non importa... Smetti di evitarmi. Fare l'amore non basta a colmare la voglia che abbiamo di felicità, fare l'amore non ripara a tutto il dolore che abbiamo dentro, fare l'amore non colma le distanze fisiche o mentali che siano ...

E ora ? Il tempo ancora passa ... Tutto scorre ... Panta Rei ...

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