Ho Fame della Pelle Sudata
e delle Mani che scorrono nei Gemiti Inghiottiti.
Inebriata tanto da non comprendere
né Luogo né Tempo, da spezzare ogni Realtà.
Sentire le Unghie nella Schiena
mentre Batti la Voglia addosso alla Carne Bianca.
Baci da Togliere il Fiato per far Tacere
le Mille Urla del Piacere che Vibra dentro.
Bambola fra le Dita Intraprendenti
che sanno Esattamente cosa Vogliono e cosa Dare.
La Testa fra le Gambe
e le Mani che Premono fra i Capelli e ti Supplicano di Continuare.
Per poi Essere nuovamente Uniti in una sola Carne
e Vederti Guardarmi Negli Occhi nell'Ultimo Istante.
Mentre con le Mani ti Aggrappi alle Sensazioni
e io Stringo con le Gambe Ogni Ardore Crescente.
Ho Fame di tutto Questo.
Di un Cibo per gli Dei, visto che tu Sei un Angelo.
E Muoio fra le Fiamme del Mio Inferno Pregando
che chi Sfiori la Mia Pelle abbia Solo e Sempre i Tuoi Occhi.
O un Giorno Potrei non Poter Più Fissare il tuo Sguardo,
abbassandolo, come una Puttana nel Momento del Pagamento
di un Qualcosa che Desidera più della Consapevolezza
di Uccidere tutto ciò per cui ha Stravolto la sua Vita.
1 commento:
questo pezzo è fantastico.
sei brava...
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