sabato, gennaio 15, 2011

Osculum infame

La Conoscenza dà il Potere
di poter Creare e Distruggere,
Mutare e Mistificare.

E' forse l'Arma più Potente,
che l'Uomo Possiede.
Stranamente di Raro Utilizzo.

Ogni Oggetto ha però
il risvolto della Sua Medaglia.
Si può Rivoltare contro il Suo Possessore.

Così ci si Taglia con un Coltello,
ci si Sporca le mani con un Colore.
Solo chi Agisce Sbaglia.

Ma come può la Conoscenza
avere un Risvolto Negativo?
Utilizzandola contro Noi Stessi.

Nella Parte più Morbida del Cuore,
per Distruggere i Sogni fatti di Zucchero,
Sciogliendo la Fantasia nella Realtà.

E la Conoscenza è così Cruda,
che porta alle Mani tutto ciò
che non hai mai voluto Vedere, Ascoltare.

Ora sta a Te, scegliere il Bersaglio.
I più si Riscattano verso gli Altri,
acquistando un indubbio Potere.

Io ho sempre Rivolto verso il Mio Stomaco
i Coltelli che avevo in Mano,
prima di farli Saggiare alle Persone.

La Conoscenza anche del Dolore
porta a capire il grado di Sopportazione
e ad Aumentarne l'Efficacia.

Malgrado ciò, Incapace di far del Male,
tutto è Rimasto dentro Me.
Depositandosi.

Così, L'Angelo del Signore,
non Potette far nulla Per Me
quando Entrando nell'Anima, la Macchiò.

Nell'Amore inserì un Dolce Cancro,
contrappasso Divino alla mia Dannazione.
Io, Non lo capii subito.

Notai solo col passar del Tempo,
gli Occhi di chi Amavo, guardar a Terra,
perdere la loro Lucentezza Iniziale.

Lunghi Silenzi infine avvolgevano i Momenti,
gli Stessi che sembravano non Bastar Mai.
Il Tempo che Fuggiva, ora era Fermo.

Come Foglie d'Autunno,
Cadevano dall'Albero della Vita.
Esanimi. Esangui.

Fino a quando Toccai il Cuore
di quello che sicuramente era
un Angelo.

Ma il Cancro non risparmiò
neanche il più Puro tra i Puri.
Lentamente iniziò a Soffrire.

Non essendoci Cura a tutto questo,
offrivo la mia Anima al Diavolo
perché Lui potesse continuare a Respirare.

Pagando sulla mia Pelle,
nel Tormento della Mente e nel Dolore del Cuore,
qualsiasi Patimento Desiderasse.

Nella notte mi allontanai,
dopo averlo Baciato per l'ultima Volta,
dopo aver Pianto e Riso ancora.

Sto Pagando ancora per quel Dono
che lui Chiamava "Essere Particolare"
e che non è altro che il mio Cancro.

Così che, la Conoscenza illuminò il Cammino,
in mano ritrovai il mio Grimorio, perso negli anni,
accantonato per una Promessa.

Ma cosa è una Promessa se l'Anima di colui
a cui la feci è nel Paradiso,
mentre io vivo l'Inferno?

Lentamente lo riaprii. Dolcemente.
Sorrido ora, attendendo il Sabba.
Avevo trovato il la Cura al mio
Osculum infame.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Osculum infame...
Ho studiato demonologia, magia nera, bianca...rituali che fanno paura, macumbe...E ti senti così, avvilupata da un dolore che non ha nome, ti senti infame, ingannata, ingannatrice, acusatrice, impetosa creatura che bacia l'Anima ad un dio demone che vuol solo la tua infelicità e si nutre di essa...vuole udire le tue fredde vibrazione, armare sempre prima della tua mano la tua mente...un demone ossessivo che credi di aver perso in alcuni momenti ed invece é ormai un tarlo...il tuo grillo parlante, la tua macchia nera, la tua oscurità che prevale sulla luce...Ho assaporato parola dopo parola,le tue righe, io Maga di endor, capisco e tremo quando leggo nello stesso Grimonium.una morte annunciata...

... il silenzio calò in tutta la piazza.
Il boia si avvicinò a passo lento verso le pire.
Una guardia gli passò la torcia.
Il boia accese il rogo divampando...
solo pche braci ospitarono le sue misere spoglie

Questo, solo per un Osculum infame
by maga

Asha Sysley ha detto...

Ogni tua parola rispecchia esattamente ciò che sono e sono destinata ad essere. Ho celato troppe volte il mio Destino. Ma a ciò che si è Inciso, non si può fuggire. 1217 Licet ab initio, li morii.

Anonimo ha detto...

idem...lì morii
anno 1542

Licet ab initio:
... diamo ad essi il potere di ricercare coloro che si allontanano dalla via di Dio....
Ho scritto un racconto sulla mia pr. vita, quelle che ti ho citato sono le ultime righe, vita spezzata dopo un Te Deum
by maga