Non sono una creatura del giorno,
stento malamente a stare alla Luce,
in mezzo agli altri.
Non credo di voler uscire da dove sono,
rimettersi in gioco ora è fuori discussione.
Non dormo da giorni,
è inutile farlo, tanto la mia testa non smetterebbe
di pensarti ancora, come in tutti questi mesi.
Maledico il mio essere,
sempre così complesso e fuori misura.
Ho cercato questa notte la tua pelle,
ho trovato i ricordi, le immagini, le parole e la musica.
L'ho trascorsa piangendo,
ma non erano singhiozzi come quella volta,
su quel letto, mentre sapevo di dover andare via.
Era tirar fuori il mio veleno,
lentamente lasciarlo uscire e sorridere perché lo facesse.
Svuotare il mio essere,
di qualcosa che avevo tenuto dentro per tanto tempo
e che non avevo permesso uscisse,
per paura di perderti definitivamente.
Ma lo sai quale è la fregatura del Tempo, mio Angelo?
Che il tempo cura se lo lasci passare
e quando t'ha curata, ti accorgi che ormai è troppo tardi
e non puoi più fare ciò che desideri, che hai perso il treno,
che nel frattempo le cose sono cambiate.
Il tempo è un traditore,
più ti affidi a lui e più ti lascia confondere.
E per questo piangevo.
Perché il mio veleno stava uscendo da me,
ma con lui, anche il tuo sapore.
E mentre questo accadeva continuavo a chiedermi
come facessi ancora ad amarti così forte
da sanguinare pur non ricordando il tuo odore.
"cerco su di me, la tua pelle che non c'è
poi ti entro, in fondo dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei "
stento malamente a stare alla Luce,
in mezzo agli altri.
Non credo di voler uscire da dove sono,
rimettersi in gioco ora è fuori discussione.
Non dormo da giorni,
è inutile farlo, tanto la mia testa non smetterebbe
di pensarti ancora, come in tutti questi mesi.
Maledico il mio essere,
sempre così complesso e fuori misura.
Ho cercato questa notte la tua pelle,
ho trovato i ricordi, le immagini, le parole e la musica.
L'ho trascorsa piangendo,
ma non erano singhiozzi come quella volta,
su quel letto, mentre sapevo di dover andare via.
Era tirar fuori il mio veleno,
lentamente lasciarlo uscire e sorridere perché lo facesse.
Svuotare il mio essere,
di qualcosa che avevo tenuto dentro per tanto tempo
e che non avevo permesso uscisse,
per paura di perderti definitivamente.
Ma lo sai quale è la fregatura del Tempo, mio Angelo?
Che il tempo cura se lo lasci passare
e quando t'ha curata, ti accorgi che ormai è troppo tardi
e non puoi più fare ciò che desideri, che hai perso il treno,
che nel frattempo le cose sono cambiate.
Il tempo è un traditore,
più ti affidi a lui e più ti lascia confondere.
E per questo piangevo.
Perché il mio veleno stava uscendo da me,
ma con lui, anche il tuo sapore.
E mentre questo accadeva continuavo a chiedermi
come facessi ancora ad amarti così forte
da sanguinare pur non ricordando il tuo odore.
"cerco su di me, la tua pelle che non c'è
poi ti entro, in fondo dentro, lo sai
soltanto per capire chi sei "
1 commento:
Perché corri se vento non ti ascolta.
Perché le mani mi sono distanti
Perché il tuo pianto m'angoscia più delle parole che ascolto
Dove è la Sirena che mare regalò
a sorrisi e sogni d'infinita bellezza,
dov'è veleno che stordisce la mente e nel cuor si ritrova a cantarne vanto
dove sei dentro che non passa giorno che m'innamoro del tuo tempo
che ti ferisce che mi tradisce e non colora.
Sono e sarò solo parte del vento che ti bacia ogni istante
e muore senza un lamento
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