mercoledì, maggio 12, 2010

E' Serrata ora la bocca dal tuo drappo Argenteo,
come la Luna che invadente ci osservava
fare l'amore quella sera nella Valle.

Il Silenzio si faceva spazio fra i Miei Pensieri e i tuoi Gemiti,
atti a erigere Muri della stanza del nostro Nuovo Mondo,
chiudendo fuori ogni altra Anima non indispensabile
al nostro Gioco.

Nei primi tre Passi riuscii a calarmi nella Parte,
indossare il Vestito che tu avresti desiderato per me quella Notte,
Dannatamente attratta dal tuo Essere Opposto.

Svaniti i miei Dubbi, non avevo altro che i Tuoi Occhi
come confine che delineava i miei Limiti
e che noi avevamo deciso di Valicare Insieme.

Ho ancora il tuo Odore addosso,
l'infinita dolcezza delle tue Mani sui miei Fianchi,
l'Espressione delle tue Sensazioni Tatuate sul Viso.

Il Ricordo è un Paradiso dal quale non potranno Scacciarci.

Riflessa nello Specchio incastonato nel tuo Divenire,
lascio scorrere il mio Sangue lungo il lavandino,
con Sguardo Attonito, noto la Vita defluire.

Considerazioni scivolano sull'Epidermide
per fermarsi sulle Punte delle Dita
che prontamente porto alla Bocca come Fragole Rosse.

Tingo ancora una volta le Labbra Carminee con tuo Frutto
questa volta non stando attenta ai contorni Lineari e Armoniosi
non Dosando le mie Mosse per Prevedere le tue.

Perché tutto questo non ha senso
sapendo che non ne seguiranno altre.

Ti cibi per l'ultima volta dei miei Umori,
aggrappandoti alla Carne delle mie Cosce,
m'abbracci come il più Confidente degli Amici.

Chiudo gli Occhi per un'ultima volta
immergendomi nell'Odore di quello Sguardo consapevole
di chi non pone alternative ad una decisione già presa.

Le mie Mani fra i tuoi Capelli.

"Ci vediamo presto."
E' così più dolce la Sentenza di Morte appena Annunciata.

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