La testa a tratti si offusca.
Penso di essere in preda della sindrome di E. A. Poe e del suo oppio
che lo faceva scrivere storie di orrore.
Ma la mia non è una storia,
lentamente cresce dentro di me,
sfinisce il mio corpo e annebbia i miei pensieri.
Lentamente le mie gambe cedono,
i muscoli sopra le cosce si tendono alla ricerca di ossigeno.
I crampi all'addome divengono più frequenti durante
gli eccessi di tosse.
La mia voce non esce dalle mie labbra,
le corde vocali di rifiutano ancora di emettere suoni.
Stranamente non ho paura di essere sola,
anche se so che basterebbe chiudere gli occhi
per non pensare più a nulla e lasciarsi trovare.
Ho sfidato molte volte questo,
e avevo motivazioni molto ben minori per andare avanti
ed uscirne.
Continuo a insufflare a fatica l'aria nei miei polmoni,
la gola brucia, le braccia e le spalle sono dolenti.
Posso farcela ancora, ho ancora un sogno da realizzare,
ancora una speranza che nel mio cuore non muore
è lei che mi porta avanti, è lei che è vita.
3 commenti:
Non sei sola, non lo sarai mai.
Hai due meravigliosi motivi per andare avanti, due cuccioli che ti daranno ancora tanta gioia, e tu hai ancora tanto Amore da dare a loro.
Puoi farcela, devi farcela, i tuoi occhi sono troppo belli per chiudersi, sarebbe come se il sole non sorgesse più.
Riposa ora, Dolce Creatura, recupera le forze e la musica della tua voce tornerà presto a rallegrare coloro che avranno la fortuna di udirla.
Io sono vicino a te, ti aspetto.
Ce la farai
perchè la speranza è reale,perchè non è solo un sogno,i sogni li acchiappa,ma li trasforma in vita.
è quando si smette di sognare che si muore davvero
finchè sogni, finchè speri, sei viva.
E trovi la forza di respirare anche quando i polmoni bruciano
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