Respiro nuovamente a fondo,
dopo molto tempo.
Sto ricomponendo un puzzle
che mi sembrava così difficile.
Sistemo i miei tasselli,
l'uno dietro l'altro.
E l'immagine prende forma.
Non era quello che immaginavo,
bensì quello che è.
E spesso provo disgusto
per ciò che è stato.
E respiro ancora profondamente
comprendo che tutto è servito.
Muovo le mie dita sulla pelle,
sopra le cicatrici che mi lasciasti.
E questa volta sorrido
non sentendo più la tua voce.
E' un lieve eco che svanisce
e questa volta non mi manca.
Forse è vero che si sta bene da soli,
forse è vero che per stare bene
non c'è bisogno di altri che di se stessi.
E in questo nuovo freddo
metto la testa sulle ginocchia.
Ascolto lento battere il mio cuore,
mi stupisco di come ancora lo faccia.
E intorno a me c'è solo buio,
e posso vederci attraverso.
Chiudendo gli occhi riappari.
Così li apro nuovamente
e il buio mi inghiotte.
Cammino nella notte
sussurrando ricordi,
Aspettando quell'immagine che tornerà
e a cui, questa volta, non darò un nome.
2 commenti:
Esserci o non esserci...
Ti trovo più serena,il libro della tua vita è un libro di poesie. Un libro di poesie è il succo dell'anima che tra dolori,rimpianti,e speranze,non si arrende.
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