venerdì, luglio 17, 2009

Non va.
Questa sensazione non cambia,
nulla la muta è sempre presente.

E' un'Amica che non voglio vedere ora,
è un Amante che non posso allontanare,
è un Odore che mi penetra dentro.

Non posso fermare il Dolore.

Sto impazzendo da questo che si diffonde attraverso le urla
del mio Stomaco e dalle accuse della mia Mente.

Non riesco a fermarli.
Io ho bisogno di Aiuto.

Non trovo la mia strada e ogni giorno che passa,
tutto il contorno di questa vita
perde irrimediabilmente i colori
e le sfumature.

E il Dolore Non Passa.

Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.
Non Passa. Non Passa. Non Passa. Non Passa.

E butto giù le alchimie migliori per Sedarlo,
senza alcuna risposta.
Lentamente i miei cassetti si svuotano dalle pillole,
ma loro non danno tregua,
insensibili al mio rannicchiarmi e chiedere basta.

Iera sera il pensiero folgorante.
Posso Farlo, Posso Farlo.
Può Finire, al prezzo del dolore di un attimo,
tutto può Passare.

Il pianto m'ha Sedata e il Sonno accompagnata.

Ma la mattina svegliandomi mi ha fatto ricordare ciò che sono

6 commenti:

darklady ha detto...

Sei la cosa piu'bella che esista al mondo Una Mamma!..una donna speciale! Non dimenticarlo Mai!

the red moth ha detto...

quando la falena brucia le ali
deve morire
e rinascere
solo così si potrà salvare
deve morire dentro
uccidere la propria anima
e ricostruirla pezzo per pezzo
non c'è scusa che tenga
bisogna vivere
NOTHING ELSE MATTERS

Luciano Penco ha detto...

Il passato emerge anche sotto forma di ricordi corporei, non mnemonici. Questi non li possiamo cacciare via dai pensieri, poiché non lo sono. Questi non li possiamo padroneggiare con la razionalità, poiché non sono affatto razionali.
Non li possiamo sedare con i farmaci, poiché con i farmaci anestizziamo più il nostro cervello che il nostro corpo.
Questi li possiamo soltanto incontrare scendendo nel buio del passato, nelle cantine dove li abbiamo rinchiusi tempo addietro e da dove urlano comunque i loro lamenti.
Qualcuno, in passato, ci ha feriti profondamente. Il dolore di allora continua a far male e usa il nostro corpo per sfogarsi.
Fa male riattraversare il passato. Ma è un male che prima o poi ha una fine. Riviverlo continuamente lasciandolo dove lo abbiamo nascosto no.
Nessuna verità assoluta. Soltanto la mia esperienza personale.
Un abbraccio
Luciano

Lorenzo ha detto...

concordo con Luciano Penco.
Ti aspetto in cantina.

RU486 ha detto...

in queste righe vedo me bambina e mia mamma con le sue dannate gocce calmanti..la vedo a cavalcioni della finestra che urla di voler uccidere mio padre e poi volare via..x fortuna si è ricordata chi era e non l'ha fatto..ma forse era solo un sogno di bambina.

Squilibrato ha detto...

Sembra una lenta agonia, pare addirittura che il tempo si sia messo d'accordo con il nostro umore. O forse siamo solo metereopatici. Finora nessun esperimento alchemico ha funzionato. Forse si deve provare con qualcosa di chimico.