martedì, maggio 27, 2008

Bad Angel


Tante volte ho provato l'ebrezza di stare seduta sul cornicione di un palazzo a piedi fuori. Quel piccolo stupido gesto, ti fa capire quanto sei viva e quanto vuoi vivere ancora. Il brivido di muovere i piedi nel vuoto e di sapere che potrebbe finire il tutto se tu volessi è la più grande delle emozioni.
Il controllo del tuo corpo sulla vita.
Ogni tanto mi siedo sul cornicione di un palazzo elevato, quando la mia testa è offuscata da mille pensieri e chiudo gli occhi muovendo i piedi. Ascolto allora le sensazioni che ciò mi da. Se percepisco brividi di paura ed eccitazione sapendo di cadere so che tengo alla mia vita e apro gli occhi, mi gira la testa per le vertigini e scendo dal cornicione appoggiando le spalle ad esso e sedendomi per terra.
Quando invece muovo i piedi e la mia anima non si meraviglia del mio librare in aria, li comprendo che c'è qualcosa che non va. Non sto lottando per il mio essere, per la mia vita, non mi interessa di morire.
Ho sentito 2 volte questa sensazione nella mia vita e mi sono giurata di non provarla più. Mi sono giurata che non avrei mai provato "il nulla" ma che ci sarebbe sempre stato nel mio cuore quel brivido di eccitazione mischiata alla paura di poter cadere.
Si, senz'altro, sono un "Bad Angel"... uno di quegli Angeli che non sanno volare, che cadono a terra e scoprono di poter provare emozioni, che si innamorano di un terrestre e desiderano la vita, la morte e il dolore piuttosto che la beatitudine eterna che nel cuore non scalda.
Adoro le foto in bianco e nero, sono daltonica. Quei pochi colori che sono nelle mie foto sono quelli che, a volte, posso vedere.
"Che senso ha una vita in bianco e nero" mi chiese una volta un mio amico. Lo guardai sorridendo è gli dissi una cosa che gli fece veramente male. "Che senso ha continuare a vivere e avere il cuore così arido da non saper amare?"
Esiste sempre un male minore, ma talvolta vediamo il male degli altri e non ci accorgiamo di quello che avvolge la nostra vita, la vita che ci costruiamo da soli senza che nessuno ci forzi a farlo.
Il caso non esiste, esiste solo il voglio e il non voglio.
Il mio male minore? E' vivere e non saper volare ...

1 commento:

Richard Cantwell ha detto...

Nel leggere queste tue parole ho provato un'emozione fortissima, mi sono sentito io sul cornicione al posto tuo... sentivo il marmo su cui ero seduto, il muro alle mie spalle, vedevo il vuoto davanti a me e un filo di vento sul mio viso... Ho pensato, come te, se avevo o no paura di cadere...
e ho capito: tutto dipende da cosa lascerei se mi lasciassi cadere...
se non dovessi avere più al mio fianco la persona che amo a cosa varrebbe vivere? Tanto vale lasciarsi andare, pochi secondi per rivedere la mia vita che mi scorre davanti e poi il nulla, il riposo, la fine di tutti i dolori fisici...
Quelli del cuore forse no, forse nemmeno in quel caso sarebbero alleviati.
Ma se al contrario avessi sempre il mio Unico e Grandissimo Amore con me, allora no, non vorrei cadere! Vorrei vivere, lottare, andare avanti contro tutto e tutti, e nessun dolore sarebbe tale perchè mi basterebbe uno sguardo negli occhi del mio Amore per essere curato da tutti i mali.

Non lo so se tu sappia o no volare, ma di certo con poche parole riesci a far volare me...
Grazie per emozionarmi, grazie per darmi sensazioni così intense, grazie per farmi sentire vivo e attaccato alla vita.
Grazie mio Angelo.