lunedì, febbraio 15, 2010

Il Mondo Fuori.

Completamente stanchi dagli impegni della giornata,
tornammo a casa ridendo sugli eventi.

Mi seguisti in bagno mentre scherzavamo
su come era preseguita la serata
e sulle vicissitudini degli amici.

Era caldo quella sera,
ed entrando in casa avevamo lasciato sulla soglia
le nostre scarpe e i cappotti.

"Dai ora esci" t'ho detto ridendo
"così posso farmi in santa pace una doccia"
"Ti apro l'acqua intanto..." affermasti regolando il flusso.

Mentre stavo sfilando i pantaloni
scherzando mi hai pizzicato un fianco
per poi spingermi nella doccia, ancora vestita.

"Ah è così ..." e con un gesto t'ho tirato dentro
sotto il getto caldo e il vapore
che illuminando la stanza, appannava i vetri.

Mi piace vederti ridere
e sapevo che non c'era cosa che non avrei
condiviso assieme a te.

Sotto la doccia avevo le mani sulle tue spalle,
saldamente ancorata alla tua camicia.

In un attimo, perdendo l'equilibrio,
sono scivolata addosso a te
rovinosamente.

La tua schiena era appoggiata alle piastrelle,
le mie mani ancora sulle tue spalle,
ma quel gesto aveva avvicinato i nostri visi.

Erano così vicini.
Ti sentivo respirare velocemente,
il tuo cuore batteva forte per l'euforia e i giochi.

Smettesti di sorridere.
I tuoi occhi rimasero fissi e si immersero nei miei.
Tremai così forte, come mai prima.

Abbassasti lo sguardo fissandomi le labbra
mentre io le stingevo per asciugarle.

Questa volta sentivo io il cuore in gola,
rimasi immobile

senza alcun pensiero.

Ascoltai salire la tua mano lentamente
dalla schiena bagnata, sotto i panni pesanti,
sui miei lunghi capelli,

fino a dietro la nuca.

Apristi la bocca mentre continuavo a guardarti,
dolcemente t'avvicinasti sfiorandomi le labbra.

Allentai la presa sulle spalle
e tu rafforzasti la tua stringendomi a te.

Desideravo il tuo sapore,
la tua lingua sulla mia,
il calore della tua pelle.

Ora ero io ad essere appoggiata al muro.
La tua innata dolcezza aveva lasciato il posto
al fiume di emozioni che ci passavano dentro.

"Ti voglio" sussurrai.

Sorridesti ancora una volta
prima di sbattere il mondo fuori
e baciarmi ancora.

6 commenti:

enzo ha detto...

Ridere insieme è uno dei carburanti dell'amore. Grazie...

Cannibal Kid ha detto...

il problema è che c'è un mondo fuori, sto dannato

Asha Sysley ha detto...

Non ricordarmelo Marco. Ho ancora tempo per non pensare. Un attimo ... un attimo e ancora uno ... Fino alla fine.

Ormoled ha detto...

Bello, molto. Mi da il senso della
sintonia, di gustarsi i momenti e non lasciarseli sfuggire.
Da motlo calore.

Natalie ha detto...

Bellissimo... scrivi e descrivi così bene che a volte mi sembra di aver vissuto io quei momenti invece di te.
Un abbraccio e ancora tanti momenti lontani dal mondo!

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

La dannazione?e la stessa che ti ha portato a distruggere....ma questa volta no!non te lo permetto!hai fatto del male a troppe persone che mi hanno confidato chi razza di persona sei!!e son pronta a dimostrarlo!sii almeno sincera!e non sparare minkiate!Una vera donna una vera madre una vera moglie non agisce come hai fatto tu in web!!!ho i miei buon motivi per incazzarmi con te!e mi disgusta come prendi in giro questa gente!