Sto perdendo la cognizione
fra il giusto e lo sbagliato
tra l'amicizia e l'amore
fra il piacere e il dolore
il sesso e l'amore.
Non trovo più le linee di demarcazione
che avevo segnato con tanti sforzi.
La pioggia le ha cancellate
da sotto i miei piedi.
Non sono stata in grado di fare nulla
se non guardare il cielo con i miei occhi
e implorare a un Dio che non credo,
la pietà di un Padre,
per chi in un attimo smarrisce la strada
senza soluzione di ritorno alcuna.
Non ho udito risposta
e sono caduta nuovamente in ginocchio
stringendo il fango fra le mani,
piangendo, questa volta, di rabbia.
La stessa che non riesco ad esternare,
che mi rode dentro lentamente,
come il passare dell'acqua sulle rocce.
E ho rivisto per l'ennesima volta
le sue labbra ridere e le sue mani prendere le mie.
Ho visto il suo sguardo fuggente e le parole confuse.
Ho ascoltato discorsi sensati e lunghi abbracci.
Ho tremato al ricordo della sua pelle e del suo odore.
Ho urlato al dolore che ora provo.
fra il giusto e lo sbagliato
tra l'amicizia e l'amore
fra il piacere e il dolore
il sesso e l'amore.
Non trovo più le linee di demarcazione
che avevo segnato con tanti sforzi.
La pioggia le ha cancellate
da sotto i miei piedi.
Non sono stata in grado di fare nulla
se non guardare il cielo con i miei occhi
e implorare a un Dio che non credo,
la pietà di un Padre,
per chi in un attimo smarrisce la strada
senza soluzione di ritorno alcuna.
Non ho udito risposta
e sono caduta nuovamente in ginocchio
stringendo il fango fra le mani,
piangendo, questa volta, di rabbia.
La stessa che non riesco ad esternare,
che mi rode dentro lentamente,
come il passare dell'acqua sulle rocce.
E ho rivisto per l'ennesima volta
le sue labbra ridere e le sue mani prendere le mie.
Ho visto il suo sguardo fuggente e le parole confuse.
Ho ascoltato discorsi sensati e lunghi abbracci.
Ho tremato al ricordo della sua pelle e del suo odore.
Ho urlato al dolore che ora provo.
2 commenti:
MOlto intense le foto e le poesie...
Forse non c'è demarcazione fra giusto e sbagliato, c'è solo un sottile lineamento fatto di materia degradabile. Il Dubbio è la sostanza che fa decadere quel filo, consequenziale al dolore, motore del grido che segue l'atto.
Una, due, mille, transfinite volte.
Posta un commento