giovedì, dicembre 10, 2009

Nessun Timore

Non esiste più legge del mio Essere
a favore di me Stessa.
Gli attacchi sono frequenti e senza titubanza.
L'uno non si cura più dell'altra, lede senza pensare.

Soccomberanno assieme, come assieme
sono legate nella stessa Anima.

E non è questione di dignità o di maschere.
Non si può cancellare di dosso quello che si è
come un lupo scrolla la pioggia dalle spalle.

Il mondo rimane dentro,
la polvere copre oggetti che non vuoi vedere,
dondolano avanti a me tre stelle nell'ambra.

Ma le sensazioni ancora veleggiano
e dentro di me ne albergano molte a cui,
non so dare il nome.

Ma questa volta respiro a fondo
e cammino, voltando le spalle.

L'accettazione di , probabilmente,
risiede anche nel sapere quando è ora
di lasciare spazio al resto del mondo.

Apro le braccia,
mi faccio invadere da questa notte.
Tossisco alle mie paure,
emoziono la mia voce nei ricordi.

Il corpo reagisce a questa inattesa apertura.

E il sangue vivo sgorga dalle rose
rendendo il meraviglioso,
incredibilmente inarrivabile.

Sorrido ancora una volta,
questa volta non c'è piacere nel dolore,
ma dolcezza.

Che strano.

Riesce a cullarmi e placarmi.
Dolce carezza materna,
rasserenante sospiro di sogno,
vento caldo dai capelli.

E ora non è più piacere.

1 commento:

Julien Sorel ha detto...

Mi hanno detto"pesnsi troppo ai ricordi,i ricordi fanno male,non voglio ricordare".Eppure ci sono ricordi che accompagnano il presente,sicuri,di non abbandonarci nel futuro.