Non esiste più legge del mio Essere
a favore di me Stessa.
Gli attacchi sono frequenti e senza titubanza.
L'uno non si cura più dell'altra, lede senza pensare.
Soccomberanno assieme, come assieme
sono legate nella stessa Anima.
E non è questione di dignità o di maschere.
Non si può cancellare di dosso quello che si è
come un lupo scrolla la pioggia dalle spalle.
Il mondo rimane dentro,
la polvere copre oggetti che non vuoi vedere,
dondolano avanti a me tre stelle nell'ambra.
Ma le sensazioni ancora veleggiano
e dentro di me ne albergano molte a cui,
non so dare il nome.
Ma questa volta respiro a fondo
e cammino, voltando le spalle.
L'accettazione di sé, probabilmente,
risiede anche nel sapere quando è ora
di lasciare spazio al resto del mondo.
Apro le braccia,
mi faccio invadere da questa notte.
Tossisco alle mie paure,
emoziono la mia voce nei ricordi.
Il corpo reagisce a questa inattesa apertura.
E il sangue vivo sgorga dalle rose
rendendo il meraviglioso,
incredibilmente inarrivabile.
Sorrido ancora una volta,
questa volta non c'è piacere nel dolore,
ma dolcezza.
Che strano.
Riesce a cullarmi e placarmi.
Dolce carezza materna,
rasserenante sospiro di sogno,
vento caldo dai capelli.
E ora non è più piacere.
a favore di me Stessa.
Gli attacchi sono frequenti e senza titubanza.
L'uno non si cura più dell'altra, lede senza pensare.
Soccomberanno assieme, come assieme
sono legate nella stessa Anima.
E non è questione di dignità o di maschere.
Non si può cancellare di dosso quello che si è
come un lupo scrolla la pioggia dalle spalle.
Il mondo rimane dentro,
la polvere copre oggetti che non vuoi vedere,
dondolano avanti a me tre stelle nell'ambra.
Ma le sensazioni ancora veleggiano
e dentro di me ne albergano molte a cui,
non so dare il nome.
Ma questa volta respiro a fondo
e cammino, voltando le spalle.
L'accettazione di sé, probabilmente,
risiede anche nel sapere quando è ora
di lasciare spazio al resto del mondo.
Apro le braccia,
mi faccio invadere da questa notte.
Tossisco alle mie paure,
emoziono la mia voce nei ricordi.
Il corpo reagisce a questa inattesa apertura.
E il sangue vivo sgorga dalle rose
rendendo il meraviglioso,
incredibilmente inarrivabile.
Sorrido ancora una volta,
questa volta non c'è piacere nel dolore,
ma dolcezza.
Che strano.
Riesce a cullarmi e placarmi.
Dolce carezza materna,
rasserenante sospiro di sogno,
vento caldo dai capelli.
E ora non è più piacere.
1 commento:
Mi hanno detto"pesnsi troppo ai ricordi,i ricordi fanno male,non voglio ricordare".Eppure ci sono ricordi che accompagnano il presente,sicuri,di non abbandonarci nel futuro.
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