lunedì, ottobre 12, 2009

Vergine al mio Altare

Ed è ancora nel mio Stomaco,
credevo di averlo superato.

Sono bastate poche parole,
pochi colori che già conoscevo
e il mondo mi è caduto sopra nuovamente.

Non è paura di perdere quello che ho,
non è dolore di un ricordo,
di ciò che è stato e che mi ha Lacerato.

E' il Veleno che porto ancora nello stomaco.

Ho vomitato, proprio ora.

Rimesso al Mondo tutte le tue sensazioni,
rimesso nell'Aria tutto il mio risentimento,
rimesso davanti ai miei Occhi il mio tormento.

Io che mi ero illusa di aver passato,
che mi ero illusa di aver superato.

Tu che per me sei già morta,
e rinasci a nuova e innata vita.

Ma ora non voglio sapere nulla,
ho pregato il mio Diavolo di tacere,
di mentirmi spudoratamente.

Gli ho consegnato nelle mani un pugnale
e questo ci porterà di nuovo alla distruzione
perché dentro di Lui si nutre il Sospetto.

E tu che sei la Regina degli Inganni
sfamerai il suo languore.

Ma voglio morire questa volta,
per mano di altri,
Vergine al mio Altare.

7 commenti:

Duca Nero ha detto...

Una volta un Angelo mi ha detto:

"Siamo noi che scegliamo di dare o togliere fiducia. A volte muore nel nostro cuore all'improvviso perchè altre parole annebbiano la nostra mente.
Tutto può essere ricostruito, ma per farlo non serve fiducia. Serve affidarsi nuovamente."

Il pugnale lo hai tu, il tuo Diavolo te lo ha affidato tanto tempo fa e non lo vuole indietro.
Il veleno che è dentro finirà, così come il sospetto, e saranno entrambi dimenticati.
Il tuo Diavolo custode non ti mentirà, perchè non ci sarà nulla da nascondere.
Non sarai tu a morire stavolta.

Ormoled ha detto...

In quest'ultimo anno mi è capitato due volte di essermi sentito dentro qualcosa che credevo, e speravo, non mi appartenesse più. Sensazioni di cui non riesco a trovare il controllo interiore, esteriormente non trapela quasi nulla. Ora temo sia li latente pronta a venire fuori nel momento in cui mi sento più libero e più forte. Mi prende lo stomaco, l'aria che respiro forte per rinfrescare il pensiero sembra diventi più densa, e la testa, che poi va in frantumi per l'illogicità di quello che sento, viaggia in dimensioni infinite e tutte sue. Saprò di essermene liberato quando non mi accorgerò più che c'è, ci vuole tempo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Di veleno a voler guardare, ce n'è sempre dentro di noi, anche se cerchiamo di affogarlo nella dolcezza.
Spero che questo momento di rigetto sia passato. Meriti tutto, tranne che essere infelice...

Lindalov ha detto...

Bella giornatina, eh?

Squilibrato ha detto...

Rimettere al (proprio) mondo le proprie sensazioni, rimettere nell'aria il proprio risentimento, rimettere davanti ai propri occhi, il proprio tormento.
E' la sensazione di disgusto, che ho nei confronti di ciò che mi circonda in questo periodo.
Nonostante i difetti, non smette di affascinarmi con la sua magia ed il suo potenziale negativo.

Momò ha detto...

scrivi molto bene.
rendi vivide le tue sensazioni.
brava.

Fernando pannone Pessoa ha detto...

Non credo che il tuo cuore sia di pietra.... altrimenti per te è finita veramente..........