mercoledì, ottobre 28, 2009


L'innata follia che avvolge le mie giornate
come se queste fossero nient'altro
che il contorno di una tazza di caffè
sulla quale tu stai roteando un dito.

E sto aspettando che tu lo immerga
per ascoltare tutte le sensazioni che sono
dentro di me.

Perché abbiamo una concezione diversa dagli altri
di tutto quello che è amore,
di come può essere vissuto sulla pelle,
nei discorsi, nel cuore
e nelle semplici giornate che scorrono
spingendo le altre.

E chiudo gli occhi ancora una volta
e appoggio il mio naso nei tuoi capelli,
ascolto la tua musica.

"And maybe I'm too young
To keep good love from going wrong
But tonight you're on my mind so
(you'll never know)"

Appoggio labbra su labbra
perché non ricordo più il sapore dei baci
e questi li voglio conservare.

Avvolgi le tue braccia attorno alle mie spalle,
tu che per me sei Edera.
Riesci ad accarezzarmi, naturalmente,
a entrare nelle mie fessure con le tue radici
e a spaccare il muro che trovi dinnanzi
con una semplicità disarmante.

E non posso far altro che farmi proteggere,
mischiare il mio odore al tuo,
lasciarmi lacerare da te stesso,
farti entrare nel più intimo dei passaggi.

Perché non moriremo.
tu prima di me, io prima di te.

1 commento:

Squilibrato ha detto...

No che non moriremo!!!!!!

Naturalmente sempre soggettiva l'idea di condizione vitale.