giovedì, dicembre 25, 2008

La mia Rosa Rossa


Sento la tua mancanza e in questo giorno di festa,
a lutto mi vesto.

Una calda rete nera avvolge il mio corpo,
illudendomi del tuo abbraccio.

I miei occhi di ghiaccio scorrono le persone
allegre passare e sorridere.

Il tuo ricordo mi travolge e mi sconvolge,
come onda del mare mi spoglia
e torno nuovamente alla realtà.

E' una giornata dissociata
fra le immagini della mia mente
e le movenze del mio corpo.

Ho bisogno di calore, mi appoggio al camino,
poi immagino la tua pelle bagnata e sudata
rialzandomi
di scatto per muovermi altrove.

Parlo con le persone e rido ai loro convenevoli,
immagino il tuo bosco nero e le tue folli corse
e batto gli occhi cercando di concentrarmi sulla realtà.

Gusto un meraviglioso pranzo
e mi chiedo come sarebbe poter portare alle tue labbra
del vino rosso e farmelo passare dalla tua
alla mia bocca.

Corro forsennata lontano da tutto e da tutti,
da occhi indiscreti, la mente aggrava la mia anima.

Senza fiato mi fermo.

In piedi, silenzionamente contro un muro
sono entrata nel giardino,
ho in mano la mia Rosa Rossa,

che di dolce estasi, lentamente appassirà.

3 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Rapita dal ricordo di un'emozione,
rapita dalla forma delle parole,
rapita dall'odore delle sensazioni,
la non realtà prevalica la realtà e tutto si attenua,i contorni del momento perdono sostanza,i suoni volume ,sino al silenzio,i movimemti spessore.
E il sogno prende forma,acquista un suono accompagnato da intense emozioni e reso reale dalle sensazioni.
La rosa appasisce al ritorno al reale,ma rinasce in ogni suo pensiero.

Lorenzo ha detto...

la tua rosa rossa
la tua anima nera
non appassiranno mai

Duca Nero ha detto...

Vorrei essere le labbra che passano il vino alla tua bocca,
e il vino stesso,
per essere da te bevuto
fino ad inebriare i tuoi sensi.
Fino a lasciarti
senza fiato...