martedì, dicembre 23, 2008

Io Menade Danzante


Come una Menade invasata dal Dio,

mi aggiro con un'unica pelle addosso.

Il vento culla i miei passi,
il buio sorregge con mani leggere il mio danzare,
la piogga disseta il mio corpo eburneo,
le foglie cadenti pettinano i miei lunghi capelli,
rami di rosa canina sfregiano le mie cosce.

Continuo a danzare nel tuo bosco,
in un estasi di movimenti e pensieri.
Non c'è altro che il tuo odore nella mia gola
che continuo ad assaporare ancora e ancora.

Folle Danza che porta allo sfinimento del mio corpo,
unico giaciglio il letto di un fiume
che alternarndo il suo corso
culla il mio corpo e cura le mie ferite.

Passo un dito sulle mie cosce sanguinanti
e lo porto alle labbra.
Il sapore del sangue... finalmente,
sono viva.

3 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

E ora odi la musica con cui danzavi,
ti giunge il suo suono alle orecchie
e i tuoi movimenti hanno senso,
il sapore che sentivi in gola
ora è un'immagine negli occhi
che faticano ad aprirsi
per la paura del sogno
una mano si allunga
ti invita ad alzarti.
E' ancora buio,
ma è il calore
di un'abbraccio
che ti accompagna danzando.
Ti lasci trasportare
con il capo posato su una spalla,
scambi il tuo sapore
in un bacio insanguinato.
La pioggia continua insistente,
ora sono mani che ti accarezzano i lunghi capelli,
e i rami di rosa canina si piegano inermi alla danza,
tutto può accadere
ma sai che quella stretta
non ti vuole lasciare.

UIFPW08 ha detto...

Entro in te come tu entri in me
come disprezzeremo gli altri
fumeremo qualche sigaretta
bacerò i tuoi seni divini
e lascerò al mondo un pizzico di malinconia
rimango chiuso in questa stanza senza ricordi
dove le finestre non hanno un’anima divina
dove il sesso si confonde con l’amore
e poi si ci risveglia domattina... senza fare rumore

Duca Nero ha detto...

Nel buio rimango a guardarti
La tua danza è nutrimento per la mia anima
Veglierò sul tuo riposo
Finchè le tue ferite saranno guarite