sabato, dicembre 13, 2008

Desideria

Piacevole serata passata a eccitare i nostri sensi.
Un incontro al buio, le mani a volte si toccando, raramente gli occhi si incrociano
se non suggellare un emozione.

Quanto tempo avremmo trascorso assieme? Un'ora, due, una vita...
Nella mia mente alberga il seme della follia, desiderio allo stato puro.
Ricordo le tua mani sui miei fianchi, quella magnifica insistenza che tanto m'ha fatto sentire donna.

Desideria ... così percepivo il mio vibrare, così pulsava il mio essere che tanto ti bramava.
E in tutta me stessa saliva un fuoco destinato ad esplodere.

Ragione, respiro, il fermare la tua brama, non faceva altro che alimentare la mia voglia.
Tremante, il tuo odore troppo vicino, la tua lingua sul collo, un dolce brivido.

Desideria ... così mi scaldavano le tue mani e la tua bocca, a tal punto di uscire di senno.

M'allontanai, respirando appena, godendo di quel momento incompiuto.
Morsi la sigaretta fra le labbra, passandoci la lingua, assaporavo ben altro.

Fermai la macchina, inebriata dal tuo essere e ti pensai.
Ma non era la mente che formulava domande, bensì il corpo che sollecitato dava le sue risposte.

Desideria... solo ora stavo appagando pienamente con corpo e anima cosa veramente desideravo. Cosa immaginassi? La tua bocca nell'attimo finale, il respiro più profondo, il gemito più intenso.

2 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

Desrivi bene la sensaualità e l'emozione del desiderio.Attimi,istanti,vibrar di pelle e il sangue che corre e si affiotta al cervello.

Papa Hemingway ha detto...

Il desiderio che diventa sogno,
il sogno che crea il desiderio,
il battito che aumenta d'intensità...
devo fermarmi...
immagino te ferma allo stesso modo,
mentre ti abbandoni al sogno
e dai sfogo al desiderio...
e io che sogno te,
desidero te,
immagino la tua bocca socchiusa,
posso sentire il tuo respiro...
un gemito all'unisono...
io e te...
uniti nel sogno...