Smisi.
D'Amare, di Cantare, di Sognare, le Aspettative, i Sorrisi.
Era tutto così inutile, così deviante dalla Realtà.
Morii.
Come pochi sanno fare, in Silenzio senza Urlare.
Non me ne accorsi neanche.
Agonizzai.
La mia Mente era la Spada di Damocle.
Sfilavano Immagini come fossero Ricordi di Altri.
Caddi.
Sulle mie stesse Ginocchia, nei miei Stessi Errori.
Offuscai così la Vita, anche per un solo Attimo.
Staccai.
E quando aprii gli Occhi vidi Solo Sangue.
Non sapevo da dove proveniva, perché era li.
Trasalii.
Vedendo sgorgare la mia Vita dalle Vene.
Poggiai la mia Bocca sui Tagli, tentando di fermare il tutto.
Gelai.
Era Dolce, Aspro. Era la mia Vita. L'odore Acre nel Naso.
Un piacere misto al Dolore quando la mia Lingua sfiorava le Fessure.
Attesi.
Senza correre ora che tutto s'arrestasse.
Compresi che ero stata io. Da sola. Anche se non lo Ricordavo.
Continuai.
A perpetrare su me stessa la stessa Agonia.
Perché la Sensazione successiva, di Cure e Coccole, divenisse Felicità.
Continuai.
Ed Era l'unico momento che dedicavo a me stessa.
Una Carezza successiva alla Violenza. Il Modo di Dirmi che m'Amavo.
Continuai.
Che mi accorgevo di quanto stessi Soffrendo, che mi Comprendevo.
E m'Amavo di quell'Amore che nessuno Capiva, mi sapeva Dare.
Continuai.
E tutte le volte che si Ripete, ancora mi chiedo chi possa essere stato,
cosa pensassi in quel Momento, perché accade ancora, ancora oggi.
Ancora oggi. Che tu ci Sei.
1 commento:
Forse accade ancora per il motivo di sempre, un bisogno d'Amore che solo tu riesci a darti, che riconosci solo con il dolore...
Un modo straordinariamente diverso da ciò che gli altri interpretano per te, ma non é una vicinanza, o mille parole che possono ridarti la voglia di smettere.
Devi crederci tu.
Ma per DAVVERO
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