lunedì, giugno 14, 2010

Nothing Compares You

Ragiono nelle mie serate,
sai che sono solita farlo, anche se mi avevi chiesto,
di prendere tutto notevolmente più Easy.

E sai che io Easy non lo sono mai stata,
anche se spesso amici mi hanno appellata così
per rimarcare proprio il mio Essere contrario.

Quello su cui questa volta ho riflettuto
è stato il trascorrere del tempo con l'attesa nel cuore,
il bruciare di attimi che poi si sono rivelati inutili.

Inutili non per il sentimento che ho nelle vene,
inutili perché avevo reputato te, una persona con una vita,
con dei principi, con delle conoscenze e curiosità.

E tutto questo è caduto come un castello di carte
quando il vento decide di soffiare più forte
solamente perché si è lasciata aperta quella porta maledetta.

E di sbagli "infantili" ne abbiamo fatti parecchi,
tu per la tua voglia di emergere e per la curiosità,
io per la mia voglia di vivere e non soccombere agli eventi.

E poi cosa è accaduto?

Le nostre vite si sono freddate, stabilizzate per un attimo
e abbiamo odiato questo momento di stasi che attanagliava
le nostre emozioni, le nostre sensazioni.

Avevamo fame.

Mi sono disgustata cercando persone che potessero capire.
Capire cosa avevo dentro e cercare ogni volta in loro
quel qualcosa che poteva alimentare il mio Essere.

Ti sei amareggiato e chiuso in un mondo che non t'appartiene,
non finendo Biologia, non trovando una strada gratificante nel lavoro,
deluso dalle amicizie e dagli amori.

Ed entrambi eravamo in un punto di fermo,
nell'occhio del ciclone tutto è fermo.
Tranne quello che gira intorno.

E in tutto questo marasma ho incontrato i tuoi occhi
e mi sono bastati per trovare quel qualcosa di nuovo,
di inebriante, di vero.

E in tutto questo marasma hai incontrato i miei occhi
e non ti sono bastati per scacciar via quell'inutilità,
quel vuoto e quell'aridità che portavi dentro.

Che era così grande
perché era supportata da un tuo passato vivo,
da ricordi per cui hai pianto, da amori che t'hanno ferito.

Ed è trascorso il tempo,
in cui io avevo i tuoi occhi nei miei e tu,
non credevi semplicemente in te.

Le potenzialità si acquisiscono,
non si distruggono con azioni completamente irresponsabili,
specialemente se coinvolgono anche altre persone di riflesso.

E avrei potuto farmi trascinare nel tuo ciclone,
sarebbe bastato fare quello che Silvia mi aveva suggerito.

"Vallo a trovare. Dirgli quello che provi.
Fatti dare una motivazione concreta a quello che accade"


Ma qualcosa mi ha fermato,
quegli stessi stimoli che ho imparato a controllare
e che a te davano così fastidio.

T'ho lasciato andare, come desideravi.

Hai tradito sì la mia fiducia,
ma non come mi aspettavo.

Il tuo volo è concluso Angelo.
Ora sei riverso a terra e sei coperto di Sangue.

Stranamente è di nuovo il mio.

1 commento:

UIFPW08 ha detto...

Nulla è l'ardore con cui dipingo l'amore, perchè non ha volto ne sapore, solo distanze incolore colme di funeste emozioni che fermano il cuore. Ai tuoi orizzonti i tuoi occhi, ai miei aquiloni privi di vento.