martedì, novembre 24, 2009

La Natura non si Cambia

La Natura non si Cambia,
nella Realtà nel Sogno.

Eravamo a casa insieme ad amici,
stavo cucinando bevendo del vino rosso,
mentre gli altri chiacchieravano fra i divani color sabbia,
disperdendo le loro parole in sbuffi di sigarette.

Giravi attorno a me sorridente, come sempre,
cercando ciò che più poteva aggradare i nostri amici.
La tua ragazza, dolcissimamente soave,
parlava con un'amica di lavoro.

Meravigliosa serata,
un'allegria spontanea trasudava dai muri,
tutto sembrava perfetto.

"Riesco a tagliarmi anche con la carta"
sussurravo mentre stringevo l'indice della mano destra
dopo essermi ferita con un coltello.

Ti ho seguito in bagno.
La ferita era profonda e il sangue non si fermava.
Porto il dito alle labbra mentre sei chinato avanti a me
alla ricerca di un cerotto.

Guardo in alto per cercare qualcosa che possa aiutarmi
e non noto il tuo rialzarti di scatto.
Finisci fra le mie braccia.
Mi appoggio alle tue spalle per non cadere
nella vasca da bagno dietro di me.

Sporco il tuo viso del mio Sangue.

I miei occhi si immergono nei tuoi,
l'odore della mia Vita permea nei tuoi Pensieri,
dannandoli.


Rimango dinnanzi a te,
incapace di movimento.

Tirando fuori la Lingua, lecchi il mio Sangue
sulle tue Labbra,
mentre
afferri la mano e la stringi con forza.

Copioso il mio Essere zampilla fuori da me
su di te, scorre scaldando, contaminando
ciò che era puro, irrimediabilmente.


Passo il dito sulle tue labbra, tremando dentro.
Avvicino la mia bocca alla tua fremendo di desiderio
di cibarmi di me stessa, assaggiarmi su di te.

Deliro mordendoti la Carne,
ascoltando il mio Respiro nel tuo
mischiando la Saliva al Rosso Nettare.

Mi stacco in preda alla frenesia,
i miei Occhi vibrano nei tuoi.
Rimaniamo devastati l'un l'altro,
tu di Esserti Scoperto Tale,
io di averlo potuto Fare Senza Pensare.

Chiudo la porta dietro di me,
ritorno al mio desco.

Sorriso in viso e coltello alla mano.
Ora i tuoi occhi seguono il movimento delle mie mani,
la ricerca ora è chiara e precisa.

Rigo volontariamente l'avambraccio,
senza che nessuno possa notare
le sensazioni che stiamo provando.

Si ferma il tuo fiato e i tuoi movimenti al mio incalzare.

Fuggi fuori a fumare una sigaretta.

Sciacquo il mio Essere e la tua nuova Ossessione
sotto i rubinetti del Perbenismo.

Allungo le maniche e imbraccio il mio bicchiere.

Questo Vino Rosso per questa sera basterà
a fomentare ogni tuo Nuovo Tormento.

8 commenti:

zoé ha detto...

E' Stupenda ...

Brennox ha detto...

Dracula era decisamente emo....
Non comprendo questo tipo di cultura perchè non l'ho ancora esaminata. L'unico sangue che riesco a desiderare è quello dei nemici, che scorra copioso nella polvere.

Lindalov ha detto...

Serata anemica.

Disperso ha detto...

chissà poi la notte.
(buongiorno)

Natalie ha detto...

Il sangue mi fa paura. Ma immaginare la scena descritta... mi ha attirata. Non farmi venire voglie strane! :P

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