E ritorno a scrivere di me, dopo tanto tempo, dopo aver fatto parlare canzoni e poesie.
Torno per avere memoria di sensazioni e dolore che non proverò più. Difficile è scrivere il tormento interno di chi ama e desidera, di chi considera e valuta e tutto sfugge fra le dita delle mani.
Cosa è cambiato? Io sono sempre la stessa. Il tempo passa e non riesco a correre con lui, tutto cambia e non sono pronta.
Questo senso di confusione che mi fa fare cose strane che mi annebbia testa e cuore, che mi fa desiderare che sia più dolce anche la morte.
Quale è il conflitto interno delle persone che amano, di quelle che pensano, di quelle che vogliono vivere la vita e sanno che per farlo dovranno scegliere il male minore...
Cosa vale veramente? E' vero forse che chi troppo vuole nulla stringa? Perchè ho bisogno di vibrare per sentirmi viva? Perchè non sono come gli altri e non considero un sorriso una smorfia sul viso invece che il più bello dei regali?
Come posso aver trovato l'elisir di lunga vita e accorgermi che è il più potente dei veleni? Posso veramente poter scegliere di non berlo? Posso veramente esimermi da questa scelta?
Ciò mi è posto in un piatto d'oro nel quale vedo il riflesso delle mie labbra che bramano il sapore di quell'elisir anche se sanno che sarà per l'ultima volta.
Piano morirò per effetto della dolce sensazione che un istante può regalare e lungo e tormentato sarà il risveglio e forti le fitte al petto.
Non sarebbe meglio morire ora allora? Non sarebbe meglio morire veloce senza soffrire? E cosa ricorderei? Di aver amato e di non saper toccare, dimostrare e sentire sulla mia pelle quelle sensazioni che provo senza essere sfiorata.
Ma sono veramente quelle le sensazioni che si prova amando? O sono tutte congetture della mia mente sbagliata?
Riesco a fare ciò che voglio della mia e dell'altrui vita. E giusto anche questo? E' un potere che non so controllare e di cui temo la forza.
Allora perchè non fuggire da tutto ciò a cui posso nuocere e vivere nel ricordo? Nel ricordo di cosa? Di sensazioni immaginarie e di Vero Dolore ...
Vero Dolore ... posso provarlo anche stando sola ... Vero Dolore ... sono capace di resistere ... Vero Dolore ... per quanto ancora?
Torno per avere memoria di sensazioni e dolore che non proverò più. Difficile è scrivere il tormento interno di chi ama e desidera, di chi considera e valuta e tutto sfugge fra le dita delle mani.
Cosa è cambiato? Io sono sempre la stessa. Il tempo passa e non riesco a correre con lui, tutto cambia e non sono pronta.
Questo senso di confusione che mi fa fare cose strane che mi annebbia testa e cuore, che mi fa desiderare che sia più dolce anche la morte.
Quale è il conflitto interno delle persone che amano, di quelle che pensano, di quelle che vogliono vivere la vita e sanno che per farlo dovranno scegliere il male minore...
Cosa vale veramente? E' vero forse che chi troppo vuole nulla stringa? Perchè ho bisogno di vibrare per sentirmi viva? Perchè non sono come gli altri e non considero un sorriso una smorfia sul viso invece che il più bello dei regali?
Come posso aver trovato l'elisir di lunga vita e accorgermi che è il più potente dei veleni? Posso veramente poter scegliere di non berlo? Posso veramente esimermi da questa scelta?
Ciò mi è posto in un piatto d'oro nel quale vedo il riflesso delle mie labbra che bramano il sapore di quell'elisir anche se sanno che sarà per l'ultima volta.
Piano morirò per effetto della dolce sensazione che un istante può regalare e lungo e tormentato sarà il risveglio e forti le fitte al petto.
Non sarebbe meglio morire ora allora? Non sarebbe meglio morire veloce senza soffrire? E cosa ricorderei? Di aver amato e di non saper toccare, dimostrare e sentire sulla mia pelle quelle sensazioni che provo senza essere sfiorata.
Ma sono veramente quelle le sensazioni che si prova amando? O sono tutte congetture della mia mente sbagliata?
Riesco a fare ciò che voglio della mia e dell'altrui vita. E giusto anche questo? E' un potere che non so controllare e di cui temo la forza.
Allora perchè non fuggire da tutto ciò a cui posso nuocere e vivere nel ricordo? Nel ricordo di cosa? Di sensazioni immaginarie e di Vero Dolore ...
Vero Dolore ... posso provarlo anche stando sola ... Vero Dolore ... sono capace di resistere ... Vero Dolore ... per quanto ancora?
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